Coolpix con filtro infrarosso Hoya R72

Premessa e conoscenza
dell'infrarosso

Le radiazioni elettromagnetiche costituiscono una grande famiglia comprendente forme di energia che siamo abituati a considerare molto diverse tra di loro (calore, onde radio...). Esse sono caratterizzate da una propagazione "pulsante" che ha fatto sì che si parlasse di onde e, conseguentemente, di lunghezze d'onda. In particolare la luce visibile è costituita da emissioni con una lunghezza d'onda compresa tra i 400 e i 750 nm (nanometri, miliardesimi di metro).

 

 

 

Tra questi due valori sono comprese le emissioni luminose generate dal viola fino al rosso, attraverso tutti gli altri colori (blu, ciano, verde, giallo, arancio...). Al di là del viola abbiamo l'ultravioletto, mentre al di là del rosso abbiamo l'infrarosso; in ogni caso il nostro occhio non è in grado di vedere nulla partendo proprio da queste due zone di radiazioni. Tuttavia i CCD possono registrare emissioni fino a circa 1200 millimicron (l'infrarosso si estende da circa 700 a 15.000 millimicron).
La luce infrarossa presenta caratteristiche molto peculiari che la rendono adatta ad applicazioni scientifiche e, volendo, creative. E' in grado di penetrare la foschia e le nebbia leggera in misura maggiore rispetto alla luce visibile; viene riflessa dagli oggetti in un modo diverso da quello che siamo abituati a riconoscere; ai limiti della sua zona di lunghezza d'onda possiede caratteristiche calorifiche (il che vuol dire che, a questo punto, calore e luce sono molto simili).
I raggi del sole sono molto ricchi di radiazioni infrarosse (particolarmente se non filtrati da nubi o spessi strati di atmosfera, come accade nelle belle giornate estive).


Nelle riprese fotografiche digitali all'infrarosso è necessario tenere conto del fatto che i raggi di questa luce vanno a fuoco su di un piano diverso rispetto a quello della luce visibile. In pratica bisogna comportarsi come se il soggetto fosse leggermente più vicino. Per ottenere immagini interessanti è necessario sapere come si comporta la luce infrarossa. Essa viene quasi interamente assorbita dalle superfici d'acqua e dal cielo che risulteranno quindi praticamente neri mentre è intensamente riflessa da alcune sostanze di origine organica (come la clorofilla contenuta nelle foglie). Lo stesso verde quindi potrà risultare estremamente denso se derivante da un pigmento chimico o estremamente luminoso se appartenente a fogliame. Due piante apparentemente verdi allo stesso modo diverranno, in fotografia, molto diverse se le loro foglie conterranno differenti quantitativi di clorofilla (a seconda dello stato di salute, ad esempio). E' pure interessante considerare che questo tipo di radiazioni è in grado di penetrare per qualche millimetro sotto le superfici che colpisce rivelando quindi particolarità invisibili all'occhio ma utili, ad esempio, per la ricerca medica. Dato che le radiazioni calorifiche emettono un certo quantitativo di luce infrarossa è possibile procedere alla rilevazione fotografica di fonti di calore anche al buio. Nella fotografia ordinaria, tuttavia, è generalmente desiderabile ottenere anche una porzione della luce visibile in modo da poter godere di una maggior rapidità di esposizione e poter leggere dettagli che altrimenti andrebbero persi. Si usano quindi i filtri che permettono di cambiare il contrasto e l'effetto dei colori che verranno comunque alterati. L'effetto sarà tanto più visibile quando le riprese verranno effettuate in ambiente esterno e comprenderanno soggetti naturali (legno, acqua, vegetazione, cielo) che riflettono l'infrarosso in modo più differenziato di quanto accada con la luce visibile, producendo risultati di colore imprevedibili.

Diversità di sensibilità


Diodo LED infrarosso di qualsiasi telecomando TV

Non tutte le Coolpix sono ugualmente sensibili alle radiazioni dell'infrarosso.
Dobbiamo dire subito che quelle della prima generazione, tipo la Coolpix 950, avevano una maggior sensibilità di quelle odierne. Questo è dato dal famoso "CutIr" che nelle versioni più recenti è un vetro con un grado di taglio IR notevolmente incrementato in favore alla qualità e fedeltà nel riprodurre la luce visibile.
Il test più "crudele" che possiate fare per controllare la sensibilità della vostra Coolpix è quella di porre davanti al vostro obiettivo un qualsiasi telecomando per televisione, e schiacciando un tasto, tipo quello che utilizzate per "cambiare canale" vedrete sul monitor LCD della vostra macchina una luce bianca uscire dal diodo trasparente del telecomando! Più o meno luce ne verrà fuori e più la vostra Coolpix sarà sensibile all'infrarosso.

Metodi
Chi più chi meno, tutti i sensori CCD delle Coolpix sono sensibili all'infrarosso.
Chiaramente, per avere "solo" la registrazione della luce visibile la Nikon monta sugli obiettivi delle Coolpix un vetro azzurrino chiamato "CUT IR" cioè taglia infrarosso in modo da non far passare una buona dose di queste lunghezze d'onda. Ma oggi il nostro interesse sarà quello di riuscire a fare delle foto infrarosso "identiche" a quelle eseguite con le macchine fotografiche tradizionali.
Esistono due possibilità per fare "infrarosso": il primo e più semplice procurandosi un vero filtro infrarosso; il secondo, molto più complicato, oltre al filtro infrarosso dovremo togliere una barriera ottica dentro il gruppo ottico della nostra Coolpix. Diciamo subito che per la seconda è un processo di un livello di difficoltà elevato e giustamente non coperto da garanzia Nikon, per cui non lo descriverò dettagliatamente in questa sede, ma vi dirò che sostituendo il vetrino cutIR con un medesimo ad alta trasparenza, si ottengono ottimi risultati, in particolar modo a livello di tempi di scatto; possiamo arrivare tranquillamente a 1/250, dato che solo con il filtro ed una Coolpix particolarmente sensibile arriveremo a 1/15 max. L'altra possibilità come dicevo, è quella di procurarsi un filtro infrarosso ed, anche in questo caso, in commercio ne esistono di modelli, misure e marche delle più svariate. Tra cui con tagli di infrarosso diversi da 580 a oltre 1050 nm, vedi tabella comparativa.
Purtroppo (ma anche che fortuna!) di modelli di Coolpix ne esistono molti con diametri di obiettivi e di sensori CCD che reagiscono l'uno dall'altro in maniera differente all'infrarosso.
La prima cosa da tener in considerazione all'acquisto di un filtro è di non comprarlo della solita misura dell'attacco obiettivo (od adattatore UR); ad esempio se siamo in possesso di una Coolpix 4500 con un filetto sull'obiettivo da 28mm vi consiglio di comprare un filtro minimo con diametro 37mm, montandolo con un semplicissimo adattatore 28-37 in modo da evitare fastidiose vignettature date magari da scarsa qualità del filtro stesso, meglio ancora se da 52mm in particolar modo per le Coolpix 5000, 5700 e la neonata 5400.
Tenete presente che in questo caso ci sarà una limitazione data dal cutIr interno della Coolpix che, a secondo del modello e del CCD montato su esso, vi farà avere una limitazione con pose non più veloci di 1/15 (Coolpix 950) per cui ricordate che cavalletto e ancor meglio autoscatto o scatto remoto (MC-EU1) sono di legge! Cosicchè non addentratevi in soggetti in movimento, ma rilassatevi con dei bei paesaggi naturalistici che per canto mio rilasciano (in questo caso) le più grandi emozioni.

Filtri
Ecco un esempio di Tabella Comparativa di diverse marche di filtri IR con loro
applicazione provata su modelli diversi delle Coolpix:

Wratten
Scott
B+W
Hoya
Tiffen
0%
50%
Note
Coolpix consigliate
#25
OG590
90
25A
 
580nm
600nm
profondo red
 
#29
RG630
91
 
 
600nm
620nm
profondo red
 
#70
RG665
 
 
 
640nm
680nm
profondo red
2100/3100/4300
#89B
RG695
92
R72
 
680nm
720nm
chiamato nero
5000/5700/5400
#87
RG780
 
 
TI87
740nm
795nm
taglia tutto
990/995/4500
#87C
RG830
93
 
 
790nm
850nm
nero
950/900
#87B
RG850
 
 
 
820nm
820nm
gelatina
 
#87A
RG1000
94
RM90
 
880nm
1050nm
 
 

 


Originale
 

2 Megapixel
 
 

5 Megapixel
 
Differenza tra il solito filtro IR
da CCD diversi con 2 Mp o 5 Mp

Settaggi
Per scattare una fotografia digitale infrarosso occorre procedere in questo modo:
Primo
Posizionare la macchina sul cavaletto, utilizzare l'autoscatto o meglio quello remoto MC-EU1, scegliendo una bella giornata di sole e magari condita con quelle belle nuvole batuffolose, e utilizzare le minime ISO possibili dalla macchina in dotazione.
Scattare una prima a luce visibile.


Coolpix 5400 - Luce naturale

Secondo
Montare il filtro con l'opportuno raccordo appropriato e scattare in priorità di tempi a circa ½ od 1 sec. a secondo della luce, a questo punto non utilizzate la messa a fuoco all'infinito, ma utilizzate quella manuale su 5 punti fino a trovare una porzione che dia la luce verde di giusta messa a fuoco.
Se non ci riuscite provate a lavorare sulla compensazione dell'esposizione, (o F/8) e trovato il fuoco, ricordandoci di settare la lettura dell'esposizioni su matrix, scattate! avrete così una fantomatica immagine con tonalità e sfumature che vanno dal rosso al viola, al bianco, al nero, al giallo (dipende dal filtro, dal CCD che dal bilanciamento del bianco state utilizzando).


Coolpix 5400 - Foto desaturata

Terzo
Di conseguenza portate l'immagine sul computer e con il programma dato di corredo Nikon View andremo prima a togliere la saturazione per avere una foto "grigia" ed in seguito, prima di stamparla, andremo a renderla un po' più vivace con la regolazione della luminosità e del contrasto per dare così un'immagine grintosa e perfettamente scambiabile con una foto infrarossa tradizionale.


Coolpix 5400 - Foto elaborata

Tips and Tricks


Coolpix 5400 con
filtro Infrarosso e UV

Per la nuova Coolpix 5400 si consiglia fortemente di usare un filtro IR Hoya R72 da 52mm accoppiato ad un filtro sempre da 52mm ma UV!! Non ci crederete ma in alcuni casi si hanno foto con messa a fuoco perfetta e pulizia di immagine senza riflessi ineguagliabili ad altre macchine!

Perché infrarosso digitale
Rispetto alla fotografia infrarosso tradizionale, quella digitale offre notevoli vantaggi: grande risparmio di soldi per l'acquisto di pellicole sensibili all'infrarosso e loro relativo sviluppo e stampa; possibilità, tramite un filtro, di averlo a disposizione in qualunque situazione, senza dover tener conto di temperature e scadenze; possibilità di scattare subito in B/N infrarosso per avere così un "provino" in tempo reale, per aver la possibilità di correggere subito i nostri settaggi; possibilità di adattarsi a qualsiasi tipo di luce.

 

 

 

 

Coolpix 5400

Cloudy        Fluorescent        Incandescent        Sunlight           Flash

Per contro: se non ne abbiamo una "opportunamente modificata" non potremmo scattare con tempi più veloci di 1/15!

di Riccardo Di Nasso

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