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Fattore Di Correzione Af ?
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aseller
Messaggio: #1
blink.gif
Proprio oggi leggevo , su una rivista del settore, che la nuova Canon Eos 1D Mark III, offre tra le molte novità , la funzione Custom Function III-7 ovver Micro-Af micro adjustment.
In effetti , dice l'articolo, che si può memorizzare manualmente il punto corretto di messa a fuoco x "ogni singolo obiettivo del proprio corredo " e quindi la macchina riconosce l'ottica e ne applicca questa customizzazione in AF facendo dormire sonni tranquilli al fotografo, tutto questo fa in modo da non caricare i centri assistenza dal lavoro necessario per far fronte alle richieste di correzione di qualche millimetro della messa a fuoco.
Ciò mi fa pensare che esiste per ogni ottica una tolleranza sul punto preciso di messa a fuoco e quello che in effetti viene ripreso realmente sull'immagine, io a dire il vero, so che alcune nostre ottiche AF hanno qualche prb in Af sul digitale, ma davvero è possibile correggere in assistenza questo difetto ?
E' solo un difettuccio della Canon oppure lo ritroviamo anche in Nikon ?
ph34r.gif
Una bella questione che certamente , a mio avviso, è più interessante del filtro antipolvere oppure del Liveview sempre di Canon.
Rugantino
Messaggio: #2
E già....
Pensa che bella soluzione sarebbe per alcune ottiche!
me ne viene in mente una in particolare: l'80-200 che molto più spesso di quanto qualcuno sia disposto ad ammettere, soffre di difetti di MaF!
Ma sicuramente ce ne sono parecchie altre che potrebbero essere corrette e quindi usate con questo accorgimento.
aseller
Messaggio: #3
QUOTE(Rugantino @ Apr 8 2007, 06:54 PM) *

E già....
Pensa che bella soluzione sarebbe per alcune ottiche!
me ne viene in mente una in particolare: l'80-200 che molto più spesso di quanto qualcuno sia disposto ad ammettere, soffre di difetti di MaF!
Ma sicuramente ce ne sono parecchie altre che potrebbero essere corrette e quindi usate con questo accorgimento.


Si in effetti è un'eccellente soluzione che Canon ha già messo in atto, ma cmq io personalmente non ero a conoscenza di questo grosso carico di lavoro relazionato alla messa a punto sulla digitale di ogni singola ottica AF.
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #4
QUOTE(aseller @ Apr 8 2007, 05:48 PM) *
...Proprio oggi leggevo , su una rivista del settore, che la nuova Canon Eos 1D Mark III, offre tra le molte novità, la funzione Custom Function III-7 ovver Micro-Af micro adjustment...

Dopo la possibilità di personalizzarsi l'esposimetro, quella di poter applicare distinte compensazioni AF. Nel secondo caso è però più articolato di quanto si possa ipotizzare. Si potrà infatti, solo per ottiche motorizzate, impostare una unica compensazione per ottica e se il problema non è lineare sull'intera escursione zoom resta indispensabile una riparazione dell'obiettivo. È intanto una prima comparsa di regolazione AF mai vista e resa necessaria non dal "digitale" in se ma dalla maggiore precisione oggi ricercata e necessaria dalle sempre più elevate risoluzioni. È infatti un argomento valido anche su fotocamere a pellicola ma meno sentito perchè le pellicole non le si guarda al microscopio ed anche a causa delle variabili indotte sull'inclinazione di proiezione tollerata dai singoli sensori, dalle microlenti, dai filtri antialiasing e...
QUOTE(Rugantino @ Apr 8 2007, 06:54 PM) *
...Pensa che bella soluzione sarebbe per alcune ottiche!
me ne viene in mente una in particolare: l'80-200 che molto più spesso di quanto qualcuno sia disposto ad ammettere, soffre di difetti di MaF!
Ma sicuramente ce ne sono parecchie altre che potrebbero essere corrette e quindi usate con questo accorgimento.
Anche in questo caso mi preme ricordare che non bisogna generalizzare. Il sistema AF agisce in misurazione a contrasto di fase elettronico e quindi attuazione. In casa Nikon l'attuazione si suddivide tra obiettivi AF e quelli AF-S. Nel primo caso si aggiungono le variabili meccaniche del singolo obiettivo che, se usurato, con durezze meccaniche, con giochi di spostamento, o staratura di linearità AF e/o Zoom implica errori di attuazione che non sarebbe appropriato correggere sfalsando la misurazione.
Nel secondo caso sono da gestire schemi di spostamento AF lineari o non lineari. La compensazione potrà "solo" prevedere una compensazione totale non tenendo in considerazione eventuali differenze di escursione Zoom e specifica distanza tra primo piano e infinito. La reale soluzione resterebbe quindi quella di correggere otticamente (ed elettronicamente) l'obiettivo per usare la compensazione di sfalsamento di misurazione solo per specifici casi comunque ripetibili "solo" in circostanze univoche.

G.M.
aseller
Messaggio: #5
QUOTE(Giuseppe Maio @ Apr 9 2007, 12:14 PM) *

Nel secondo caso sono da gestire schemi di spostamento AF lineari o non lineari. La compensazione potrà "solo" prevedere una compensazione totale non tenendo in considerazione eventuali differenze di escursione Zoom e specifica distanza tra primo piano e infinito. La reale soluzione resterebbe quindi quella di correggere otticamente (ed elettronicamente) l'obiettivo per usare la compensazione di sfalsamento di misurazione solo per specifici casi comunque ripetibili "solo" in circostanze univoche.

G.M.



Sarebbe interessante come funzione da implementare via firmware sui corpi Pro e perchè no anche sulla D200.
Perchè la Nikon è sempre la Nikon !!!
Renzo74
Messaggio: #6
mi dicono che anche pentax nella K10 abbia inserito q.sa di silime, ma non è palesato fra i menù, è riservato agli addetti ai lavori.
Tuttavia sono d'accordo con Maio, non è la soluzione del problema, a volte il problema di MaF si presenta solo a certe distanze dal soggetto (o come ha detto Maio a certe lunghezze focali)
aseller
Messaggio: #7
Infatti cmq è una soluzione che si sta diffondendo, e che era sentita anche dai fotografi professionisti.
davideconticelli
Messaggio: #8
Scusate ma non riesco a capire una cosa. Indipendentemente dal tipo di AF preso in esamo (cioè sia che si utilizzi il motore interno alla macchina oppure il motore nell'obiettivo) il sistema AF usa come sensore di messa a fuoco quello incluso nel corpo macchina. Cioè se per esempio si cerca di mettere a fuoco un oggetto ad una certa distanza il motore AF fa "ruotare" l'obiettivo fino a quando il sensore AF registra il maggiore contrasto bloccando la rotazione dell'obiettivo nel punto esatto in cui il sensore AF vede a fuoco l'oggetto. Tutto questo procedimento dovrebbe essere indifferente ad eventuali piccoli errori nella posizone delle lenti dell'obiettivo proprio perchè cerca il massimo contrasto con l'obiettivo in uso. Ecco ora la domanda: in che senso la messa a fuoco dipende dall'obiettivo? Per quale motivo un obiettivo dovrebbe soffrire per esempio di back focus? Non è forse la macchina che ne soffre e magari il difetto viene risaltato dall'obiettivo (es usando un 50 1.4 a massima apertura)?

Ciao a tutti texano.gif
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #9
QUOTE(davideconticelli @ Apr 9 2007, 10:36 PM) *
...se per esempio si cerca di mettere a fuoco un oggetto ad una certa distanza il motore AF fa "ruotare" l'obiettivo fino a quando il sensore AF registra il maggiore contrasto bloccando la rotazione dell'obiettivo nel punto esatto in cui il sensore AF vede a fuoco l'oggetto...
Ecco uno dei punti. In AF-S la fotocamera arresta il motore a contrasto rilevato tenendo in considerazione un'inerzia standard ma se l'obiettivo, per cause diverse non "blocca" immediatamente la corsa, si ha uno sfalsamento non riconducibile al corpo e/o al sistema di rilevamento.
QUOTE(davideconticelli @ Apr 9 2007, 10:36 PM) *
...Tutto questo procedimento dovrebbe essere indifferente ad eventuali piccoli errori nella posizione delle lenti dell'obiettivo proprio perchè cerca il massimo contrasto con l'obiettivo in uso...
Infatti se l'obiettivo fosse anche starato il sistema lo compenserebbe anche se casi come questi sfasano la linearità di spostamento.
QUOTE(davideconticelli @ Apr 9 2007, 10:36 PM) *
...in che senso la messa a fuoco dipende dall'obiettivo? Per quale motivo un obiettivo dovrebbe soffrire per esempio di back focus? Non è forse la macchina che ne soffre e magari il difetto viene risaltato dall'obiettivo (es usando un 50 1.4 a massima apertura)?
Fermo restando che il mio caso descrive un caso di fotocamera tarata nello standard, l'obiettivo potrebbe sfalsare i risultati in base ai giochi, alle durezze e all'inerzia meccanica qualora fuori dalle normali tolleranze. In queste circostanze sarà facile vedere l’impropria tolleranza focheggiando dal primo piano al soggetto e dall’infinito al soggetto. Ciò fatto in prossimità della distanza minima, in prossimità dell’infinito e a circa metà dell’escursione AF. La differenza tra le due letture fatte nelle tre posizioni, costituisce la tolleranza dell’obiettivo non riconducibile al corpo.
Un’altra variabile costituita dall’abbinamento obiettivo e corpo è riconducibile all’aspetto elettro/meccanico della motorizzazione in esame. Il sistema motore e trasmissione di una F4 , di una F5, F6 ha una maggiore massa di un sistema motore/trasmissione di una D50 per esempio. Nel secondo caso l’inerzia di un obiettivo fuori standard può generare maggiore discrepanza per una minore capacità di “bloccaggio”…

G.M.
davideconticelli
Messaggio: #10
Grazie per i preziosi chiarimenti
davideconticelli
Messaggio: #11
Quindi se ho capito bene, ammettendo per ipotesi che l'obiettivo non "blocchi" a sufficienza, dovrei riscontrare un backfocus se passo da una posizione di fuoco vicino a una posizione di fuoco lontano mentre un frontfocus nel caso inverso (da lontano a vicino). Se invece riscontro sempre lo stesso tipo di difetto è probabile che il problema sia nel corpo macchina.
Dico bene?

Grazie grazie.gif
iengug
Messaggio: #12
Mi pare un pò una soluzione "bricolata". Occorre cambiare gli algorimtni di messa a fuoco, sennò se si cerca di compensare, allora bisogna anche compensare caldo/freddo (cambieranno gli attriti o no?) e altre cosucce. Insomma, se al primo tentativo si va lunghi o corti, si riprova a forcella fino a che non si raggiunge l'ottimo. A limite, per chi non vuole perdere l'attimo, ci sia una soluzione AF preciso e una AF veloce impostabili a menù. La soluzione Canon non mi piace per nulla.
davideconticelli
Messaggio: #13
QUOTE(iengug @ Apr 10 2007, 10:34 AM) *

Mi pare un pò una soluzione "bricolata". Occorre cambiare gli algorimtni di messa a fuoco, sennò se si cerca di compensare, allora bisogna anche compensare caldo/freddo (cambieranno gli attriti o no?) e altre cosucce. Insomma, se al primo tentativo si va lunghi o corti, si riprova a forcella fino a che non si raggiunge l'ottimo. A limite, per chi non vuole perdere l'attimo, ci sia una soluzione AF preciso e una AF veloce impostabili a menù. La soluzione Canon non mi piace per nulla.

Avevo pensato anche io ad una "doppio AF": AF veloce abbastanza preciso e AF a bassa velocità ma preciso selezionabile dall'utente. Oppure L'AF potrebbe fare una messa a fuoco più grezza ad alta velocità per poi rifinire a bassa velocità e quindi con bassa inerzia.

Ciao
Lucabeer
Messaggio: #14
QUOTE(iengug @ Apr 10 2007, 10:34 AM) *
Mi pare un pò una soluzione "bricolata". Occorre cambiare gli algorimtni di messa a fuoco, sennò se si cerca di compensare, allora bisogna anche compensare caldo/freddo (cambieranno gli attriti o no?) e altre cosucce. Insomma, se al primo tentativo si va lunghi o corti, si riprova a forcella fino a che non si raggiunge l'ottimo. A limite, per chi non vuole perdere l'attimo, ci sia una soluzione AF preciso e una AF veloce impostabili a menù.


Perfetto, proprio quello che ho sempre desiderato pure io.

Dopotutto il sistema AF è un sistema di controllo "closed loop": la mia impressione "a pelle" è che attualmente i sistemi adottati usino un'azione di tipo "proporzionale" per focheggiare (della serie "buona la prima"), mentre si potrebbe puntare su di più sull'aspetto "integrale" per perfezionare l'errore residuo e centrare perfettamente (anche se magari un po' più lentamente) il punto di perfetta messa a fuoco. O, appunto, una ricerca dicotomica del punto ottimale oscillando leggermente avanti e indietro nell'intervallo di focheggiatura accettabile.




 
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