FORUM NIKONCLUB

Condividi le tue conoscenze, aiuta gli altri e diventa un esperto.

Chiudi
TITOLO*
DOMANDA*
AREA TEMATICA INTERESSATA*
10 Pagine: V   1 2 3 > »   
Pulizia Sensore
Seconda "Edizione"...
Rispondi Nuova Discussione
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #1
Le vicende negative scaturite dall'attuazione di alcune procedure di pulizia suggerite, in buona fede, da diversi utenti di questo forum mi costringono ad una nuova discussione, continuazione dunque della precedente:

Pulizia Sensore...

In coda a questa nuova discussione aggiungerò al testo "rivisto" alcune ulteriori delucidazioni e conseguenze portate dall'impiego di metodi "artigianali" che, a quanto pare, non possono essere applicati da tutti.

Intendo sottolineare che attenendosi a quanto da me di seguito indicato, il fenomeno sarà risolto definitivamente oltre che semplicemente e serenamente.
----------------------------------------------------------------------------------------------------

L’argomento "pulizia sensore" non è nuovo in quanto possiamo ormai contare su esperienze maturate con prodotti presenti sul mercato da più di cinque anni escludendo le reflex precedenti alle professionali D1. Le reflex digitali assorbite dal mercato di quest’anno pareggeranno e supereranno quelle a pellicola e ciò solo per rapportare la discussione ai quantitativi interessati ed utilizzati nelle più disparate applicazioni della fotografia.

Diamo da subito per scontato che nessuna soluzione hardware resta ad oggi percorribile da una parte perché non è la “polvere” (quella che comunemente intendiamo e percepiamo visivamente) il vero “problema” e dall’altra perché qualunque “vetro” anteposto davanti (più avanzato del filtro al niobato già previsto) al sensore di immagine costituisce quasi sempre fonte di maggiori ed inaccettabili compromessi ottici soprattutto se visti in soluzione ad un non problema. Ricordo a tutti coloro che insistono su una soluzione a “vetro” seppur del più pregiato e specifico minerale, da anteporre sul sensore per portare in una zona di fuori fuoco le impurità, che lo stesso provoca inevitabili riflessioni e rifrazioni troppo prossime al piano focale. Lo stesso vale per la luce riflessa dal sensore (ricordo che nel sistema Bayer, il sensore riflette quasi il 50% della luce verde, il 25% di quella rossa e 25% blu e che nei sensori a tre strati restano comunque da valutare gli altri aspetti “collaterali”) che ritornerebbe sul “vetro” generando insostenibili abbassamenti di contrasto e microcontrasto (migliorarli via software non sarebbe la strada corretta). Il “vetro” sfalserebbe anche tutto il sistema di rilevamento e misurazione TTL flash oltre a costituire delicatissimo fattore di abbassamento nitidezza. La soluzione a “vetro” costituirebbe inoltre serio problema su schemi ottici grandangolari utilizzati in particolar modo su scene ad elevatissimo contrasto ma soprattutto quando la lente posteriore dell’obiettivo interessato risulta grande per la luminosità e prossima al piano focale. In questi casi si aggraverebbe la riflessione della luce di ritorno che produrrebbe un cono rotondo e colorato della colorazione complementare allo strato antiriflesso, sovrapposto e sfalsato sull’immagine. La conferma di quanto sopra è data anche dalla testimonianza di quasi tutti i produttori di fotocamere che NON propongono tale inaccettabile compromesso.

I sensori sono comunque costituiti dal CCD o CMOS sul quale viene fissato il filtro al niobato di litio (quello azzurrino visibile in posa "B" o nella fase di pulizia). Il filtro non è a contatto con il sensore ma fissato a distanza con un calcolato spessore per costituire una ricercata "camera d'aria" sterile. Il filtro non può dunque essere sostituito se non assieme al sensore perchè la sua rimozione renderebbe impossibile il nuovo assemblaggio senza l'infiltrazione di impurità che sul piano focale diverrebbero visibilissime ma soprattutto assolutamente impossibili da rimuovere. Ho personalmente investito invano una giornata per verificare se con mille attenzioni di pulizia (contemplando anche situazioni ambientali estremizzate) si potevano raggiunfgere risultati accettabili.
Un filtro rigato oppure infiltrazioni di liquidi sotto il filtro richiedono inevitabilmente la sostituzione del sensore comprensivo di filtro assemblato in produzione!

Da questo punto di vista Nikon ha dato dimostrazione sui nuovi modelli D2 e D70, di fornire sulle estremizzazioni (non è necessario per impieghi differenti da still life in studio con fondali uniformi, focali estese e diaframmi iperchiusi) concrete soluzioni con l'opzione Image Dust Off supportata dall'opzionale Nikon Capture 4.1 su file grezzi RAW-NEF. Questo primo percorso è solo il primo passo per la ricerca e lo sviluppo di eventuali funzioni implementabili a livello hardware (tali applicazioni non sono “solo” fatti da firmware e memoria cache, ram e buffer ma, per poter essere veloci, richiedono lo sviluppo e produzione di specifici integrati chiamati ASIC) tipo l’ormai consolidata funzione di riduzione disturbo “Noise” Noise Reduction. Se la funzione Noise Reduction trova le origini nel Dark Frame della fotografia astronomica, l’applicazione Image Dust Off trova spunti nel “Flat Field” sottratto in alcune specifiche tipologie di fotografia astronomica. La funzione Nikon Image Dust Off, trova anche forti similitudini, escluse le variabili infrarosse, a quanto già da tempo sviluppato per gli scanner e chiamato dapprima “Clean Image” oggi evoluto in Digital Ice Cube della Applied Science Fiction.

Qualche informazione sull'applicazione negli scanner Nikon e presente sul questo forum al Link...

Il fenomeno "polvere" o impurità sul sensore costituisce una specifica attenzione che gli utilizzatori "digitali" devono considerare. Una normale cura associata ad una pulizia ordinaria garantirà immagini "pulite".

Per pulizia ordinaria si intende una saltuaria "soffiata" sul sensore con una "classica" pompetta per lenti (eventuali setole NON dovranno toccare il sensore perchè ciò vanificherà la pulizia a secco). Questa operazione descritta sul manuale di istruzioni di ogni fotocamera richiede l’attivazione della dedicata funzione. La D70 consente l’attivazione della funzione anche con l’alimentazione a batteria. Questa operazione non si dovrebbe trascurare anche per una saltuaria “soffiatina” sul sensore AF posto nella parte bassa del box specchio. Anche questo sensore se oscurato dalla polvere riduce le capacità di lettura e prestazioni AF.

Con un po' di esperienza si potrà impiegare al posto della “pompetta” manuale, una bomboletta di CO2 reperibile dai fornitori di materiali e strumenti per laboratori di assistenza o supporto all'elettronica. Tali bombolette (quella citata si chiama CO2 Power Clean I, 38 grams of CO2) dovranno essere impiegate solo dopo essersi accertati dell'assenza di eventuali sostanze inquinanti. Prima di soffiare sul sensore verificate dunque la purezza dell'erogazione su una superficie diversa. Le bombolette di CO2 sono raggiungibili come ricambio anche “on line” presso:

www.micro-tools.com

Con molta esperienza sulle spalle si potrà utilizzare anche una comune bomboletta d’aria compressa ma in questo caso bisogna essere ben certi di sapere come evitare di spruzzare condensa sul sensore. Questa evenienza potrà essere risolta solo con una delicata ed approfondita pulizia in laboratorio o, con un po’ di necessaria esperienza, attraverso i kit specifici per la pulizia con liquidi dedicati alla pulizia del sensore. L’eventuale impiego dei compressori deve rispettare rigorosamente la stessa regola sulla condensa!

Per pulizia straordinaria si intende invece la rimozione di quelle particelle fissate sul sensore e che l'aria (priva di condensa!) o la ricarica di CO2 non riescono a staccare. Queste si fissano perchè umide oppure perchè lasciate a lungo e fissate dalla condensa formata sul sensore quando spostiamo la fotocamera da ambienti molto freddi ad ambienti caldi e carichi di umidità.
Questa situazione produce, ovviamente, anche immagini meno incise...
...ma è esattamente quello che avviene sulle lenti degli occhiali quando in montagna si entra in un luogo caldo per ristorarsi, o quando togliamo dal frigo una bottiglietta d’acqua. Per restare più propriamente nel settore succede anche prelevando l’attrezzatura dalla cassaforte quando in essa non si utilizzano i sali “silica gel” per abbassare il fattore di umidità (i sali devono raccogliere l’umidità dispersa nell’aria e si devono cambiare o rigenerare periodicamente) o comunque quando lo sbalzo termico tra i due ambienti si avvicina indicativamente ai dieci gradi.
La pulizia di effetti causati dalle situazioni legate alla condensa anche se microscopica, ci si potrà attrezzare di liquido e tamponcino/i dedicato.
Queste soluzioni sono vendute dai produttori di materiale di consumo e reperibili dai grossisti fotografici di settore oppure reperibili on line anche presso:

www.micro-toools.com.

Maggiori dettagli:

www.photosol.com

I prodotti da abbinare per la pulizia a tamponcini con liquido sono due:

1 il liquido chiamato Eclipse e dedicato alla pulizia generale di lenti
2 i tamponcini "sticker swab" dedicati alla Nikon D100/D70.

Eccezionalmente sarà da prevedere un intervento in laboratorio. Questo solo se non si è in grado di adottare le procedure sopra descritte ma in particolar modo per una pulizia davvero "eccezionale" che è ottimizzata nella rimozione di impurità depositate nelle parti felpate del box specchio, tra le lamelle dell'otturatore e nelle parti non raggiungibili dall'operatore oltre che ovviamente a quella del sensore. Ciò per ridurre al massimo le impurità vacanti che verrebbero attirate dal sensore ad ogni otturazione.
Maggiori dettagli su modalità e costi assistenze:

Link...

Questa sarà dunque da prendere in considerazione di rado...

Ogni intervento di pulizia diverso da quello indicato sul manuale di istruzioni è da farsi sotto stretta e personale responsabilità. Ciò non perché rischioso ma semplicemente perché sebbene scritto in mille modi ognuno applica livelli di attenzione e precisione soggettivi e non prevedibili.

Per una soluzione "economica" di CO2 vedere:
Bombolette CO2 & Pulizia Sensore...

Polvere o Riflessi ?

Macchie sul Sensore...

PS: Ammoniamo l'utilizzo della procedura suggerita nella discussione "Proposta fai da te, io il sensore me lo pulisco da me" con pennello, cartine ed etere. Ciò perchè sebbene applicabile ha procurato seri danni con qualche cliente che, inzuppato il pennello, ha procurato infiltrazioni sotto il filtro al niobato di litio rendendo necessaria la sostituzione del sensore non in garanzia.
La procedura con Eclipse e Sensor Swab risulta, ad oggi, preferibile in ogni aspetto.

Giuseppe Maio
www.nital.it
@lberto
Messaggio: #2
Segnalo inoltre una soluzione alternativa ai sensor swab ma molto più economica e, credo, altrettanto valida (materiali reperibili sempre da micro-tools):
user posted image
user posted image
user posted image

Istruzioni per l'uso (in inglese):
http://www.pbase.com/copperhill/ccd_cleaning
Andrea Meneghel
Messaggio: #3
Segnalo che,

dentro alla confezione del liquido ECLIPSE sono gia compresi 10 fogli NON abrasivi che possono essere usati per autocostruirsi i bastoncini usati nel kit Sensor Swab, naturalmente con molta attenzione ....
Francesco T
Messaggio: #4
Ad integrazione del preciso post di Maio,
segnalo questo sito che è un' aggiunta della Micro-Tools, azienda citata nel post.

www.cleaningdigitalcameras.com

In questo sito ci sono moltissime informazioni utili, ma soprattutto serve a capire che il fenomeno è comune ad ogni fotocamera e risolvibile in mille modi ma SOLO da utenti con le caratteristiche richieste.
Mostra anche come pulire le Olympus che pubblicizzano con la tecnologia ad ultrasuoni "dust free"...

L'unica cosa NON condivisibile è la rimozione del filtro al niobato di litio per la pulizia. Con le Nikon il problema non sussiste perchè è fissato nella preposta "camera d'aria sterile". Ma se si tenta di ripulire sensore (ovviamente smontando il tutto) e le due facce del filtro si fanno più danni che pulizia.
Un' operazione del genere risulterebbe difficile anche a personale esperto.

Spero inoltre che TUTTI riescano a capire i numerosi passaggi che scrivono di NON usare cotton fiock ecc. ecc.
Non vorrei che guardando le figure pensiate di passarlo sul sensore !!!

L'articolo parla inoltre di soluzioni Nikon in fase di valutazione.
Per queste lascio a Nital / Nikon un commento a margine di conferma e/o smentita.

Saluti.

CLEANING SENSOR
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #5
QUOTE (@lberto @ Nov 6 2004, 12:37 PM)
Segnalo inoltre una soluzione alternativa ai sensor swab ma molto più economica e, credo, altrettanto valida...

Confermo.

I Sensor Swab sono indicati per utenti con "poca" manualità e comunque potranno essere impiegati anche sostituendo le "cartine" ritagliate dai ricambi segnalati.

Gli altri potranno anche solo acquistare l'Eclipse ed utilizzare le cartine in dotazione su supporti "costruiti" o acquistati tra le varie proposte ritrovate in internet. Bisogna solo evitare di trattare le cartine con le dita "grasse" ma questo con un po' di pratica lo si apprende subito. La parte che andrà a toccare e "detergere" il sensore non dovrà aver toccato le dita.

Confermo inoltre l'utilità dell'interessante sito proposto, quì sopra, da Francesco.

Per ora comunque la soluzione di pulizia Nikon indicata sul sito resta in fase di valutazione. Nel corso del nuovo anno (in primavera) avremo da Nikon Europa precise direttive.

Giuseppe Maio
www.nital.it
Furetto
Messaggio: #6
Bellissimo articolo questo.." come sempre del resto"
Tralasciando i vari complimenti a Nital per questo sito che reputo uno dei migliori in assoluto ed estremamente interessante,voglio precisare che dopo avere letto l'articolo in questione credo che farò pulire il sensore dal servizio assistenza.. biggrin.gif
E ho capito che bisogna acquistare Capture per poter usare la funzione DUST OFF,
che serve per determinare se il sensore è da pulire..
ho detto una marea di fesserie?
Come sempre qualsiasi risposta è la benvenuta.
Moreno
MikyR1100R
Messaggio: #7
Scusate.... ma se con 50EU (comprese s.s.) la mandiamo a LTR e loro fanno tutto bene e senza rischi non è meglio? unsure.gif
buzz
Staff
Messaggio: #8
moltiplica 50 "euri" al mese e vadi il risultato dopo un anno ( e somma anche il "fermo macchina" e avrai la risposta.
Massimetto
Messaggio: #9
E poi la polvere è un nemico non facile nemmeno per l'assistenza credo.
A qualcuno è tornata indietro con meno sporco ma comunque c'era..
Credo sia meglio imparare a farlo da soli
MikyR1100R
Messaggio: #10
Azz.... una volta al mese? ma dove vivete? nel deserto? in un cantiere edile? laugh.gif laugh.gif laugh.gif
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #11
QUOTE (MikyR1100R @ Nov 7 2004, 11:41 PM)
Azz.... una volta al mese? ma dove vivete? nel deserto? in un cantiere edile? :lol:  :lol:  :lol:

Come quasi sempre,

la ragione sta nel mezzo.

Non si capisce come e perchè ma qualche utente riesce a necessitare di pulizie mensili altri invece lavorano serenamente per un'anno ed inviano l'attrezzatura in laboratorio per un pianificato check-up annuale dove viene fatta una revisione e pulizia congiunta.

Altri riescono invece ad adottare individuali pulizie più o meno approfondite, altri riescono a far "danni" anche solo soffiando con una pompetta.

Personalmente preferisco rendere autonomo il fotografo con le procedure descritte con il primo messaggio rendendolo consapevole del fenomeno ed offrendogli la completa panoramica sulle variabili e rispettive soluzioni.

Ognuno agisca dunque secondo il personale "io" consapevole che lo stesso effetto mostra sullo stesso prodotto differenti risultati dove l'unica variabile resta l'utilizzatore. Tra le variabili dell'utilizzatore troviamo qualcuno che riesce a rovinarsi i "sonni" scoprendo un puntino di "sporco" (peraltro visibile solo con focali tele, diaframmi chiusi e sfondo uniforme) altri che più serenamente aspettano soglie di pulizia più estese.

QUOTE (Furetto @ Nov 7 2004, 01:11 AM)
...ed ho capito che bisogna acquistare Nikon Capture per poter usare la funzione DUST OFF, che serve per determinare se il sensore è da pulire...

Si. La funzione Image Dust OFF è una potenzialità esclusiva di Nikon Capture operativa solo su file RAW/NEF. Per quanto riguarda invece la possibilità di verificare la pulizia sensore basta analizzare uno scatto fatto sul cielo con focali tele e diaframma tutto chiuso. Il file scattato potrà essere esasperato con il comando contrasto automatico di Photoshop o per i più pratici agendo in forzatura livelli personalizzata.

Giuseppe Maio
www.nital.it
Furetto
Messaggio: #12
Chissà un domani ci proverò anch'io..
per il momento preferisco affidarmi all'assistenza tecnica, ad ognuno il suo.. wink.gif
Cheo
Messaggio: #13
A mio avviso non sarebbe un'idea malvagia se Nikon mettesse in vendita un kit di pulizia del sensore, sicuramente garantirebbe la compatibilità tra il liquido di pulizia ed il filtro al niobato e non dovremmo andare a cercare a destra e sinistra sistemi artigianali che possono portare danni irreparabili (se non con esborso di tanti Euro, vedi sostituzione del sensore) e non garantiscono neanche la benchè minima compatibilità.

Capisco anche che sebbene il kit dovesse essere messo in commercio non sarebbe alla portata d'uso di tutti, un po di manualità del resto occorre averla e non la si può acquistare. wink.gif
Denis Calamia
Messaggio: #14
In Giappone già lo commercializzano...
Denis Calamia
Messaggio: #15
...e con videocassetta di guida..
buzz
Staff
Messaggio: #16
beh, a questo punto falla completa e dicci dove trovarli! wink.gif

Io sto sperimentando i prodotti su un vetrino da microscopio, per vedere se lasciano residui. Credo sia conveniente per chi si accinge a questo genere di pulizie, oltre che usare i prodotti specifici migliori, anche fare un po' di "allenamento" su materiali delicati ma inutili.
Denis Calamia
Messaggio: #17
Il kit Giapponese non viene commercializzato in europa...il materiale segnalato dall'Ing.Maio,per effettuare la pulizia,è quello corretto ed a prova di neofita della pulizia sensore....Poi se mi mandi un MP con la tua mail ti dirò di cosa si tratta questo kit.... wink.gif
Cheo
Messaggio: #18
QUOTE (flyingzone @ Nov 10 2004, 10:18 AM)
In Giappone già lo commercializzano...

Miiiii, sono sempre l'ultimo a sapere le cose... tongue.gif
Cheo
Messaggio: #19
Qualcuno mi sa indicare quali sono i tempi di spedizione del sito indicato dal Sig. Maio?

Grazie
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #20
Proprio oggi ho consegnato la fotocamera all'assistenza per la pulizia del sensore in quanto apparivano delle macchie su tutte le immagini, nello stesso punto e con foto scattate con obiettivi diversi.
Sinceramente non me la sono sentita di agire diversamente.
Però considerato che il tutto ha un costo, una domanda però mi è venuta in mente: è possibile l'utilizzo dell'aria compressa usata dai dentisti in campo odontoiatrico per dare una " soffiatina" al sensore ????????
sergiobutta
Messaggio: #21
QUOTE (bradipo.sl @ Dec 10 2004, 05:02 PM)
Proprio oggi ho consegnato la fotocamera all'assistenza per la pulizia del sensore in quanto apparivano delle macchie su tutto le immagini, nello stesso punto e con goto scattate con obiettivi diversi.
Sinceramente non me la sono sentita di agire diversamente.
Però considerato che il tutto ha un costo, una domanda però mi è venuta in mente: è possibile l'utilizzo dell'aria compressa usata dai dentisti in campo odontoiatrico per dare una " soffiatina" al sensore ????????

Se non te la sentivi, hai fatto bene ad inviare la macchina in assistenza. Viceversa, il sistema suggerito dall'ing. Maio è abbastanza agevole da applicare. A mio avviso, il soffio d'aria di una pompetta di gomma, meglio senza peli, dovrebbe essere più che sufficiente a rimuovere la polvere "volatile". Se si è attaccata, invece, non c'è bomboletta te tenga. Meglio è passare ad Eclipse ed ai sensor swab.
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #22
QUOTE (bradipo.sl @ Dec 10 2004, 05:02 PM)
....è possibile l'utilizzo dell'aria compressa usata dai dentisti in campo odontoiatrico per dare una " soffiatina" al sensore ?

L'aria compressa erogata da un compressore da dentista,

è notoriamente pulita alla "perfezione" e priva di condensa. Nel loro caso infatti una minima presenza di condensa vanificherebbe la sterilità ma anche la reazione chimica di soluzioni utilizzate in otturazioni ecc.

Quindi aria assolutamente idonea per una "sana" soffiata da dare a distanza adeguata e non vicino per evitare di abbassare la temperatura della parte di sensore colpita e generando di conseguenza la creazione di condensa creata in questo caso dall'umidità sospesa nell'aria ambiente che sulla parte fredda si condensa.

Giuseppe Maio
www.nital.it
MikyR1100R
Messaggio: #23
Allora dite che posso andare da mia cugina dentista quando vedo che il sensore ha un po' di polvere?
Dai seriamente... non scherzate.... hmmm.gif
aron
Messaggio: #24
Se l'aria che ti fornisce tua cugina dentista rispetta i requisiti descritti da Maio (che non scherza Pollice.gif ), che vuoi di più ?
biggrin.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #25
QUOTE (Giuseppe Maio @ Dec 13 2004, 11:37 AM)
L'aria compressa erogata da un compressore da dentista,

è notoriamente pulita alla "perfezione" e priva di condensa. Nel loro caso infatti una minima presenza di condensa vanificherebbe la sterilità ma anche la reazione chimica di soluzioni utilizzate in otturazioni ecc.

Quindi aria assolutamente idonea per una "sana" soffiata da dare a distanza adeguata e non vicino per evitare di abbassare la temperatura della parte di sensore colpita e generando di conseguenza la creazione di condensa creata in questo caso dall'umidità sospesa nell'aria ambiente che sulla parte fredda si condensa.

Giuseppe Maio
www.nital.it

Grazie, molto gentile
 
Discussioni simili Iniziata da Forum Risposte Ultimo messaggio
10 Pagine: V   1 2 3 > »