Toiano, un gioiello in Toscana

A cura di: Nicola Gronchi

Foto di .. È un borgo incantato Toiano: un pugno di case nella campagna collinare fra Palaia e Volterra, sullo sfondo di calanchi e balze volterrane. Provenendo da Palaia, la strada è larga non più di tre metri, tanto che due auto difficilmente possono incrociarsi. Lo sguardo si sofferma inevitabilmente sui calanchi, speroni di tufo alti anche 40-50 metri.
Alla fine dell'800, nel Dizionario Corografico d'Italia di Emanuele Repetti, Toiano era descritto come «un villaggio con castellare e chiesa plebana, dedicata a San Giovanni Battista, a circa miglia tre a scirocco di Palaia. Siede su alcuni poggi di tufo arenario e la sua parrocchia ha quattro filiali e 521 anime».

Oggi il borgo di Toiano è praticamente disabitato. Non ha un bar, non ha alberghi né negozi, banche, uffici, alimentari, non c’è acqua né luce, solo una Chiesa sconsacrata e un piccolo cimitero, posto all'ingresso del paese, silenzioso, tranquillo e un po' rovinato, come tutto il resto.

I boschi di Toiano, nei dintorni di Palaia, furono testimoni di un fatto di sangue che fece epoca: il delitto del Corpus Domini, il 5 giugno 1947. L'opinione pubblica del dopoguerra rimase sconvolta e morbosamente attratta dal terribile assassinio della "bella Elvira". Elvira Orlandini, una splendida ragazza di ventidue anni, venne trovata senza vita in un bosco vicino a casa, dove era andata ad attingere acqua a una sorgente. Il volto sorridente della bella contadina oggi è visibile sul ceppo di marmo, che la ricorda lungo la strada tra Palaia e Toiano. Se chiedete in giro, tra i vecchi dei paesi vicini, ancora oggi, molti si prestano ben volentieri a parlare della "bella Elvira".

Foto di Nicola GronchiPercorrendo l’unica via del paese viene spontaneo immaginare la vita dei suoi vecchi abitanti, senza la frenesia delle nostre città, ma con ritmi scanditi dalla bella e vigorosa natura che ancora oggi ci accoglie a Toiano.

Probabilmente i veri motivi del progressivo abbandono del borgo, vanno ricercati nella difficoltà degli spostamenti verso i centri lavorativi più vicini, dove gli abitanti dovevano recarsi quotidianamente, e nella mancata ristrutturazione edilizia, opera oggi necessaria per far rivivere questo gioiello incontaminato della campagna toscana.
Perciò il borgo merita sicuramente una visita, sia per assaporare vecchi profumi e perché no, per innamorarsene e ristrutturare una vecchia casetta, quindi vivere immersi nella natura.



 

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