Per la prima volta in Italia viene rilasciata l’autorizzazione a volare in First Person View con gli occhiali DJI Goggles.

La visuale in prima persona (FPV), nota anche come remote-person view (RPV), o semplicemente video pilotaggio, è un metodo utilizzato per controllare un veicolo radiocomandato dal punto di vista del pilota. Più comunemente è usato per pilotare un drone senza pilota (UAV). Il veicolo può essere pilotato in remoto da una prospettiva in prima persona tramite una videocamera integrata, trasmettendo in modalità wireless ai Goggles o un monitor video. Configurazioni più sofisticate, come quella DJI, includono una telecamera con gimbal e pan-and-tilt controllata da un sensore giroscopico negli occhiali del pilota. Grazie a questa funzionalità il pilota potrà muovere la telecamere con il movimento naturale della testa.

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Autorizzata da ENAC, la società Elite Consulting Srl, che in Italia gestisce gli Store ufficiali DJI farà da apripista alla sperimentazione di voli VLOS/EVLOS in FPV con gli APR DJI Matrice 210, Mavic collegati ai Goggles. E’ la prima volta in Italia che si concede un’autorizzazione del genere ed una delle prime in Europa.

L’autorizzazione è stata concessa anche grazie al nuovissimo Radar DJI Aeroscope, che viene venduto in esclusiva in Italia dalla società Elite Consulting partner DJI Enterprise per il settore “public safety”.

Grazie all’utilizzo di DJI Aeroscope sarà possibile monitorare i droni impiegati per la sperimentazione FPV in tempo reale e verificare che non ci siano collisioni in volo con altri droni presenti nell’area delle operazioni.

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Aeroscope è disponibile in due versioni:

  1. Aeroscope Mobile: venduto in una comoda valigia facilmente trasportabile e con un range operativo di controllo di 5Km
  1. Aeroscope Stationary: venduto con dei kit di antenne aggiuntive può arrivare ad un range operativo di circa 25km

I governi di tutto il mondo hanno chiarito che intendono richiedere presto a tutti i droni di trasmettere alcune informazioni di identificazione e telemetria per motivi di sicurezza.
Grazie a sistemi come Aeroscope i droni DJI nel breve futuro avranno la possibilità di volare in spazi più ampi e sicuramente con sistema di guida FPV. Lo scopo dei radar come Aeroscope non è quello di invadere la privacy del pilota, ma quello di poter concedere maggiori opportunità di volo in accordo con gli enti di controllo. Questo è proprio quello che è successo in Italia con Enac che ha concesso la sperimentazione proprio grazie all’impiego di questa tecnologia. Aeroscope sarà sicuramente a breve utilizzato nei principali aeroporti del mondo, prigioni governative e dalle principali forze di Polizia per monitorare obiettivi sensibili.
Il sistema Aeroscope può essere completato da un dispositivo, affidato ad un operatore, che in caso di incursioni di un drone nell’area protetta potrà respingerlo od addirittura catturarlo.
La sperimentazione FPV è un primo passo che in futuro porterà, in caso di risultati positivi, ad estendere questo tipo di guida dei droni a tutti il resto dei piloti che sceglieranno le soluzioni DJI.

La sperimentazione durerà cinque mesi, periodo nel quale la DJI ARS dovrà portare a termine gli obiettivi prefissati.

In particolare, il progetto ha come finalità quella di verificare l’efficacia dei sistemi di interfaccia e controllo Pilota-APR e relativo risk assessment in condizioni VLOS/EVLOS; studiare le modalità di comunicazione con l’Ente ATS all’interno degli Spazi aerei controllati e nelle vicinanze di un aeroporto anche tramite posizionamento di precisione centimetrico D-RTK GNSS; condurre test di Aeroscope sempre nell’ambito del controllo dello spazio aereo; valutare l’operatività degli APR in relazione alle condizioni meteo infine, definire le procedure per condurre “Inspection After Lightning Strike” su Aeromobili con il drone.

Per chi volesse maggiori informazioni sul sistema Aeroscope o sui prodotti DJI Enterprise può contattare l’indirizzo dedicato [email protected]

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