All'autodromo con il 70-200mm f/2.8G ED-IF AF-S VR e il Fisheye 10.5mm f/2.8G ED DX

A cura di: Valerio Pardi

Un fish eye e un tele-zoom luminoso e stabilizzato, per affrontare senza riserve creative e con una sicurezza qualitativa senza pari un pomeriggio tra i box e sulla pista del celebre circuito automobilistico di Monza

a cura di Valerio Pardi

70-200mm f/2.8G ED-IF AF-S VR Zoom-Nikkor Zoom-Nikkor Tecnologie consolidate
10.5mm f/2.8G ED DX Fisheye-Nikkor
Sul campo Fisheye
Lo zoom tele Conclusioni

 

Il Fisheye

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Appena si porta l'occhio all'oculare della fotocamera ci si rende conto che esiste anche un altro mondo. Spazi immensi, linee alternative alla realtà, visioni completamente diverse. Mi rendo conto quanto sia difficile spiegare a parole cosa si prova osservando attraverso un'ottica fisheye. L'obiettivo è quanto di più creativo ci si possa immaginare, qualsiasi soggetto visto attraverso quest'ottica assume un significato e una connotazione diversa. Stupefacente. La Nikon D200 sembra addirittura troppo grossa per quest'ottica, e penso che bello possa essere girare con questo obiettivo montato anche su una piccola e trasportabilissima D40x. 180° di campo sono enormi, tanto vasti che mi accorgo subito quanto il Sole tenda sempre a cadere dentro l'inquadratura, ovunque mi giri a comporre… lui è sempre lì, in qualche angolo del fotogramma.

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Anche con il Sole nell'inquadratura, il 10.5mm f/2.8G ED DX Fisheye-Nikkor
non risente di flare o riflessi incontrollati. Davvero eccellente.

Normalmente impazzirei per cercare di eliminare i riflessi o i flare che si possono generare includendo la nostra stella in un'inquadratura generata da un'ottica grandangolare, ma nel caso del fish-eye da 10,5mm mi son reso conto che ciò non è necessario. Certo a volte qualche riflesso compare, ma la tenuta ai flare è davvero esemplare in quest'ottica, tanto da incentivare ad utilizzare il Sole come elemento estetico di composizione delle immagini. Straordinario. La qualità è ancora una volta sorprendentemente elevata. Si nota solo un impercettibile degrado verso i bordi, compensabile diaframmando di un paio di stop e di un leggero residuo di aberrazione cromatica laterale a qualsiasi valore di diaframma.

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Aver a che fare con ampi campi, significa scontrarsi anche con forti differenze di illuminazione. Una soluzione ottimale a questo problema la offre Nikon stessa con la funzione D-Lightning applicabile direttamente in macchina (addirittura in automatico su alcune compatte e le nuove reflex D300 e D3) oppure in fase di postproduzione attraverso Nikon Capture NX


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L'aberrazione cromatica laterale è sempre in agguato, ma anche in questa situazione Capture NX risolve brillantemente il problema.

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Non sempre può essere opportuno riprendere un soggetto
con la deformazione tipica dei fish-eye.
Il software Capture NX consente di eliminare completamente
la distorsione sia utilizzando tutta l'immagine, sia solo quella necessaria a ricreare il formato originale con rapporto dei lati
di 3:2, con un risultato del tutto analogo a quello che si
otterrebbe con un ultra grandangolare, non fish-eye però!

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Ecco ancora un esempio di come varia la prospettiva correggendo
la distorsione del fish-eye.

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Corretto o non corretto? Entrambe le immagini sono valide, ma quando non ci sono oggetti fortemente distorti agli angoli
è preferibile mantenere l'immagine curva, in questo caso quella a sinistra

Ciò comunque non so nemmeno se considerarlo come un difetto, visto che si corregge perfettamente passando per l'ottimo software Nikon Capture NX, mi sembra quasi di scrivere che le foto con questo obiettivo vengono molto sottoesposte se non si toglie il tappo di fronte all'ottica! È evidente e per entrambe le situazioni c'è la soluzione, quindi…

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Altri possibili difetti non sono riuscito a scovarli, l'autofocus è velocissimo anche senza l'utilizzo dei motori SWM, ciò però limita l'utilizzo di quest'ottica sui corpi D40 e D40x ma è altrettanto vero che con questo obiettivo si può lavorare con impostazione manuale della messa a fuoco e in iperfocale per dimenticarsi del tutto della messa a fuoco. Il secondo aspetto, sempre relativo alla messa a fuoco, è che la ghiera ruota anche in AF, ma è talmente piccola e leggermente incassata nel corpo dell'obiettivo che non disturba.

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La maneggevolezza di questo obiettivo è ai massimi livelli. Bisogna solo stare attenti
a non toccare con le dita la lente frontale molto esposta a questa eventualità.

Infine l'obiettivo, pur avendo la lente frontale che non ruota, non può utilizzare filtri polarizzatori ma solo filtri in gelatina da inserire in un apposito vano sul retro dell'ottica.

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Filtri anteriori non se ne possono montare a causa dell'estremizzato angolo
di campo offerto, tuttavia è stata creata una tasca posteriormente dove inserire, all'occorrenza, filtri in gelatina.

Questa è forse la limitazione più grande di quest'ottica, e la dice lunga quindi sulla bontà generale di questa realizzazione. Come accennato all'inizio, la distorsione introdotta da quest'obiettivo può essere completamente corretta in Capture NX. Personalmente mi piace molto la prospettiva offerta dall'ottica nuda e quindi non sono un estimatore di questa funzione, ma capisco come questo possa tornare utile a molti fotografi e in determinate circostanze che costringono ad operare in ambienti stretti, troppo stretti.
Ecco qualche esempio di immagini corrette e non per la distorsione, davvero difficile scovare quale immagine è stata raddrizzata e quale no. Occorre solo evitare di inserire oggetti rettilinei ai bordi dell'immagine.

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Qualche immagine scattata a Monza con il Fish-eye da 10,5mm

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