a cura di Gerardo Bonomo

Introduzione

Craig Strong... e chi se no?
Lens Baby, tre modelli per tre esigenze
Sul campo - I risultati Perché Nikon?

 

Sul campo

Guardando i modelli 1 e 2 di Lensbaby appare subito evidente che nonostante sia comunque possibile effettuare un rudimentale basculaggio, l'obiettivo non nasce come ottica basculante per aumentare la profondità di campo e controllare forma e dimensione del soggetto come un vero banco ottico. Il fatto che sul modello 3 il basculaggio può essere controllato in modo micrometrico non deve far pensare, ancora una volta, che una reflex armata di Lensbaby diventa un banco ottico in miniatura: sono solo movimenti che una volta scelti possono essere fissati per poter fare, per esempio, dei bracketing di esposizione una volta fissata la macchina sul treppiedi e nulla più. La vera filosofia che sta alla base di tutti i Lensbaby è quella di poter trasportare una filosofia di immagine di bassa tecnologia anche su una DSRL o su una SRL, ma con la stessa visione tipica delle toy cameras.

Il "gioco" diventa invece divertente e pieno di infiniti spunti se si va a cercare volutamente il fuori fuoco, l'aberrazione, la distorsione volutamente indotta: è questo lo stargate attraverso il quale si entra nell'altra dimensione di questo genere fotografico.
Alla fine, a lavorarci un po', volendo salta fuori anche della buona qualità, come per le macro delle punte di matita inserite in questo eXperience, ma non è questo lo scopo primario di Lensbaby.

In esterni si può tranquillamente lavorare a mano libera, come con un comune obiettivo; in interni, approfittando del fatto che con le DSRL si può calibrare il bilanciamento del bianco e utilizzare qualsiasi sorgente luminosa, anche di debole intensità, è importante utilizzare un treppiedi, così da non aggiungere al percorso espressivo una variabile non controllabile come il micromosso, a meno di non salire con l'impostazione ISO del sensore, o di lasciare nel gioco creativo anche l'inevitabile mosso, creativo sì, ma non facile da controllare e quindi da ripetere.

Con il Lensbaby 3, tanto in interni che in esterni, per sfruttare al meglio il controllo micrometrico dei basculaggi, il treppiedi permette maggiore stabilità di inquadratura, e consente anche dei bracketing tanto sull'esposizione che, perché no, sulle diverse posizioni di basculaggio senza modificare in alcun modo la posizione originale della fotocamera.

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I risultati
Soprattutto con il Lensbaby 3G (ma anche con gli altri due modelli) ci vuole un po' di pratica prima di riuscire a controllare questo particolarissimo obiettivo e piegarlo – letteralmente - ai propri desideri.

Noi suggeriamo di iniziare ad impratichirsi lavorando senza nessun diaframma innestato, in modo da valutare con più facilità i punti di fuoco e di fuori fuoco. Con qualsiasi reflex, tanto SRL che DSRL, una volta innestato un diaframma si lavora obbligatoriamente in stop down, visualizzando direttamente nel mirino anche il miglioramento di fuoco e di profondità di campo dovuto proprio al diaframma, ed è molto difficile, le prime volte, capire dove cade il punto di fuoco ottico e dove invece si sta guardando in estensione del punto di fuoco dato dalla profondità di campo. È indubbio che la possibilità di vedere immediatamente sul monitor delle DSRL il risultato ottenuto facilita enormemente tanto la padronanza dello strumento che il controllo del risultato che varia in modo evidentissimo anche con piccoli movimenti di basculaggio o di messa a fuoco. Alla fine si tratta di visualizzare lo sweet spot of focus, cioè la zona circolare "morbidamente" a fuoco e puntarla nel punto dell'inquadratura di cui si intende catturare un certo dettaglio; il puntamento lo si effettua impugnando con gli indici di entrambe le mani il Lensbaby, basculandolo, e nel contempo avvicinando o allontanando la ghiera esterna dell'obiettivo dal corpo macchina.

Abbiamo anche provato sia gli aggiuntivi grandangoli che tele ma ci è sembrato che sia sul piano della prospettiva che dell'angolo di campo il Lensbaby dia il meglio di sé senza aggiuntivi. Interessanti invece i risultati ottenuti con le lenti addizionali, sia sul piano dell'amplificazione della sfocatura, se usati senza diaframma, che dell'inaspettato ottimo risultato macro ottenuto lavorando con i diaframmi più chiusi.

Oltre la personale ricerca, indubbiamente Lensbaby presta il fianco anche a lavorare squisitamente commerciali, dal ritratto alla fotografia di matrimonio, fino a una particolare fotografia industriale e still life.

 
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