A cura di Dario Broch Ciaros

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I flash esterni

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Sulla gestione dei due flash esterni non mi dilungherò molto, visto che sul mitico sistema CLS è stato scritto già molto.

Per la loro posizione ho utilizzato uno schema classico: il primo flash, quello principale, è stato posto leggermente al di sopra del soggetto a ore 19,00 se consideriamo il soggetto inserito al centro di un ipotetico quadrante di orologio, ed il fotografo posizionato a ore 18,00. Il secondo flash, quello d'effetto, posto a ore 14,00, quindi leggermente dietro alle spalle del soggetto per dargli più profondità.

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Come anche qui già anticipato, entrambe i flash erano posti in acqua su due stativi accuratamente ancorati al fondo del lago onde evitare che una dispettosa folata di vento li facesse cadere in acqua. A riguardo voglio aprire una parentesi per tutti coloro che si vogliono cimentare nell'utilizzo dei sistema CLS in esterni in acqua o no: attenzione quando utilizzate un ombrellino diffusore aperto posto sul flash, se c'è del vento e non avete zavorrato bene la base dello stativo, preparatevi inevitabilmente ad andarlo raccogliere per terra...
…esperienza personale!  Ingrandisci l'immagine


 

 

 

 

 

 

 


 

Come per il flash subacqueo ho fatto in modo che i due sensori dei remote fossero visti dal flash master. Consiglio di porre molta attenzione nel far ciò: se in ambienti chiusi il dialogo tra i flash è quasi scontato ed assicurato dalle varie riflessioni causate dalle pareti o quant'altro, in esterni non è così, quindi assicuratevi attraverso alcune prove di scatto che tutti i flash dialoghino e che i remote abbiano il sensore rivolto tassativamente verso il master.



CLS ed esposizione

Siamo giunti alla prova del nove, e cioè lo scatto…

Ingrandisci l'immagine…tutto è pronto, tutto è sotto controllo (o quasi), indosso la mia muta da sub ed insieme alla modella entro in acqua e la faccio posizionare al di sopra della struttura, si inizia lo shooting.

Dopo i primi scatti utili per la taratura dell'esposizione e del flash sott'acqua si inizia la vera sessione, come prime battute ho scattato con i due flash direzionati sulla modella in TTL, ma in questo contesto non mi davano il risultato voluto. Al variare dell'inquadratura spesso variava, ovviamente, la dose di luce che colpiva il soggetto creandomi una differenza di esposizione negli scatti. Ovvia conseguenza dovuta al fatto che il flash gestito in TTL dosava la luce autonomamente in base alle differenze della scena in movimento misurata dal sensore esposimetrico della fotocamera. Ho quindi riprogrammato il mio master in modo che comunicasse ai due flash di lavorare in manuale, scelta obbligata per aver sempre la stessa quantità di luce sul soggetto a prescindere dall'inquadratura.

Dopo alcune nuove prove di esposizione ho trovato i giusti parametri che erano 1/2 di potenza per il flash principale e 1/8 di potenza per il flash utilizzato come luce d'effetto e 1/8 di potenza per il flash immerso, lavorando a 800 ISO e con un tempo di esposizione che variava dal 1/100 al 1/250, e con un diaframma di circa f/5,6, valori così utilizzati in modo da bilanciare anche la luce esterna data dal tramonto imminente.

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Per creare le immagini che la mia fantasia aveva partorito avevo bisogno di una luce di fondo particolare. Il cielo doveva risultare di un blu intenso e per avere ciò avevo pochi minuti a mia disposizione per scattare, perché prima era troppo chiaro ed il cielo non creava quell'enfasi voluta, poi a sole calato troppo scuro il cielo e perdeva quell'effetto di blu cercato, anzi con il passare dei minuti il mio sfondo diventava sempre più nero ed il mio soggetto si perdeva nel buio.

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Insomma era una corsa contro il tempo gestita con affanno e trepidazione perché tutto doveva funzionare alla perfezione senza perdite di tempo in quel brevissimo lasso di tempo. Rischio nel caso di eventuali problematiche tecniche di non far nulla ed aver buttato via 3 ore di preparativi e di tensione nonché scocciatura dei soggetti  fotografati ecc..

Cosa non verificatasi perché in tutte e tre le sessioni fotografiche il nostro sistema CLS si è comportato egregiamente ed ha saputo assecondarmi senza mai, o quasi, fallire un colpo.

 
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