Calendari


Andrea Pistolesi, Survival International

Senza confini per Epson & We, the People



Fine anno, tempo di calendari. Dagli spazi dilatati di Andrea Pistolesi per Epson alla vita quotidiana dei popoli indigeni per Survival International. Letture del paesaggio e istanti di persone. Due selezioni di immagini che mettono in evidenza il rapporto particolare dei committenti - che siano grandi aziende o associazioni umanitarie - con la fotografia, strumento ritenuto fondamentale per mostrare la qualità dei propri prodotti o sensibilizzare attorno alle proprie campagne.



Calendario Epson 2017 - Andrea Pistolesi - Aprile. Wild Atlantic Way, Irlanda, 2015


Senza Confini è il titolo del Calendario Epson 2017 firmato da Andrea Pistolesi, fotografo specializzato in reportage geografici e sociali, composto da 12 fotografie di paesaggio scattate spesso in aree geografiche estreme dove i luoghi sono esposti alla forza degli elementi e nei quali l'uomo, seppure non protagonista, riveste anch'esso un ruolo. Un concept, nato da un'idea coltivata da anni, le “ultime frontiere”, a cui si aggiunge la scelta del formato panoramico, prima creato su pellicola e poi in digitale con la tecnica di fusione di più immagini. La scelta, partita da oltre 120 scatti, è giunta alle 12 immagini finali, dopo una complessa selezione che ha tenuto conto di numerosi criteri formali come contenuto, coerenza, taglio, gusto personale.




Calendario Epson 2017 - Andrea Pistolesi - Agosto. Ennedi, Ciad, 2005


Il Calendario Epson è un pezzo da collezione, realizzato in edizione limitata e numerata: 800 copie numerate, realizzate a mano, incollando una a una le singole immagini prodotte con stampanti, carte fine art e inchiostri. Dal 2001, prima di Andrea Pistolesi, hanno firmato le edizioni precedenti del calendario: Giorgio Lotti, Franco Fontana, Mario De Biasi, Giovanni Gastel, Mimmo Jodice, Ferdinando Scianna, Gian Paolo Barbieri, Gianni Berengo Gardin, Massimo Vitali, Vittorio Storaro, Gabriele Basilico, Maurizio Galimberti, Stefano Unterthiner, Luca Campigotto, Renato Marcialis, Francesco Radino.




Calendario Epson 2017 - Andrea Pistolesi - Gennaio. Monument Valley, Arizona, 2005


Andrea Pistolesi ama definirsi un viaggiatore che fotografa piuttosto che un fotografo che viaggia, anche se il tempo ha cambiato molto questa idea originale. Dopo gli studi di geografia ha pubblicato reportage su riviste italiane e internazionali e numerosi libri monografici. Un lavoro di oltre dieci anni sulle maggiori religioni del mondo ha avuto come frutto oltre sei libri. Il suo stile compositivo, fortemente influenzato dalle origini fiorentine, è coniugato con una scrittura personale delle luci naturali. Tra i primi utilizzatori delle tecnologie digitali, fa dell'uso del colore uno dei suoi caratteri più personali ed è un entusiasta sostenitore della stampa fine art digitale che ha definito, insieme alla nuova tecnica in generale, la «riconquista della camera oscura per il fotografo del colore».




Calendario Epson 2017 - Andrea Pistolesi - Dicembre. Isole Lofoten, Norvegia, 2016


 

Dai paesaggi alle persone. Un Dani della Papua Occidentale rifà il verso alla fotografa che lo sta puntando attraverso l'obiettivo, un attimo di sottile ma serena ironia tra due sguardi e due mondi, catturato da Magda Zelewska, è l'immagine che ha vinto il concorso fotografico annuale di Survival International, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni, conquistandosi così la copertina del Calendario 2017 dell'associazione, dal titolo We, the people. Mese dopo mese, le foto del calendario ritraggono popoli indigeni di diverse parti del mondo nella loro quotidianità, immersi nei loro ambienti; catturano momenti di intimità familiare, di lavoro, di riposo o festa; offrono uno spaccato dei loro stili di vita, largamente autosufficienti e straordinariamente diversi.



 


Un Dani della Papua Occidentale rifà il verso alla fotografa che lo sta puntando attraverso l'obiettivo - © Magda Zelewska. Calendario Survival 2017: Maggio


 

Gli altri undici autori vincitori del concorso fotografico annuale, e presenti nel calendario di Survival International, sono: Simon Morris (bambino Nenet, Siberia), Forest Woodward (Boscimani, Botswana), Robert Stuzinski (Donne K'iche Maya, Guatemala), Alice Kohler (Bambina Muravi Asurini, Brasile)
, Tessa Bunney (Brokpa, Bhutan), Nguyen Van Long (Donna H'Mong, Vietnam), Giordano Cipriani (Bambini Suri, Etiopia), Luigi Repetto (Bambino Yanomami, Brasile), Nacho Alvarez (Donna Dong, Cina), Paolo Ronc (Donne Afar, Etiopia), Mathias Spaliviero (Tucano, Brasile).



 


Novembre, Boscimani, Botswana, 2015 © Forest Woodward, Calendario Survival 2017


 

Aperto a fotografi professionisti e amatoriali, il concorso è diviso per categorie: custodi, comunità e sopravvivenza. L'obiettivo è celebrare la fotografia come importante mezzo di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui popoli indigeni, nostri contemporanei e parte essenziale della diversità umana. Molti dei farmaci utilizzati dalla medicina occidentale e degli alimenti base del mondo ci vengono da loro, e hanno salvato milioni di vite. Tuttavia, continuano a essere descritti come arretrati e primitivi semplicemente perché i loro modi di vivere comunitari sono differenti.



 


Dicembre, Bambino Nenet, Siberia, 2014 © Simon Morris, Calendario Survival 2017


 

Le società industrializzate li sottopongono a violenza genocida, a schiavitù e razzismo per poterli derubare di terre, risorse e forza lavoro nel nome del “progresso” e della “civilizzazione”. È il caso proprio del popolo Dani, a cui appartiene l'uomo ritratto in copertina, vittima da decenni di razzismo e raccapriccianti violazioni dei diritti umani da parte dall'esercito dell'Indonesia, che occupa la parte occidentale dell’isola di Papua dal 1963.



 


Agosto, Ragazzi Suri, Etiopia, 2011 © Giordano Cipriani, Calendario Survival 2017


 

«Nella nostra lotta per i diritti dei popoli indigeni le fotografie sono sempre state fondamentali. Siamo felici di aver visto partecipare così tanti fotografi, e speriamo che le loro immagini ci aiutino a motivare le persone ad aderire alla nostra missione e al movimento in difesa dei loro diritti» ha dichiarato Stephen Corry, direttore generale di Survival e membro della giuria insieme alla direttrice di Survival Italia Francesca Casella, al co-fondatore della Little Black Gallery di Londra Ghislain Pascal e a Max Hougthon, professore di fotografia al London College of Communication.



 


Luglio, Donne Afar, Ethiopia, 2010 © Paolo Ronc, Calendario Survival 2017


 

Survival è stata fondata nel 1969 dopo la pubblicazione di un articolo sul genocidio degli Indiani brasiliani scritto da Norman Lewis per il Sunday Times britannico, e corredato dalle immagini potenti del celebre fotografo Don McCullin. È l'unica organizzazione a sostenere i popoli indigeni in tutto il mondo e da quasi cinquant'anni li aiuta a difendere i loro diritti, a proteggere le loro terre e a determinare autonomamente il loro futuro. Per mantenere la sua indipendenza, Survival rifiuta fondi dai governi.



 


Gennaio, Famiglia K’iche Maya, Guatemala, 2012 © Robert Studzinski, Calendario Survival 2017


 

A sostenere il suo lavoro sono solo le donazioni dei singoli e i proventi di speciali iniziative di raccolta fondi come il Calendario (acquistabile a un prezzo di 12,50€ sul sito di Survival International) e il catalogo solidale natalizio che raccoglie molte originali idee regalo: dai biglietti d'auguri con le suggestive immagini dei popoli indigeni del freddo, ai gioielli delle donne Peul dell'Africa occidentale, dagli accessori ai libri, ai CD musicali dei Pigmei Baka e tante altre proposte di qualità.

 

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