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Biografia di uno sguardo
Henri Cartier-Bresson

Photology rende meritoriamente omaggio a Henri Cartier-Bresson, l'occhio più potente del Novecento, con una mostra (HCB Classics, alla Galleria Photology di Milano fino all'11 novembre), un libro (Biografia di uno sguardo di Pierre Assouline) e un film (Biographie d'un Regard di Heinz Buetler).

La mostra
Una selezione dei più grandi classici di Cartier-Bresson è presentata nella mostra HCB. Classics. Sono oltre venti originali di varie dimensioni (da 30x40cm a 40x50cm), tutte stampe firmate in margine ad inchiostro dall'autore. Tutte le opere in mostra sono in vendita al pubblico, un'occasione rara offerta da Photology a tutti gli amanti della fotografia da collezione.

Il libro
Dall'universale della storia del secolo scorso, nelle immagini in bianco e nero in esposizione, si passa all'uomo Henri Cartier-Bresson, ritratto come individuo privato nel volume presentato per la prima volta in italiano Henri Cartier-Bresson. Biografia di uno sguardo scritto da Pierre Aussoline, già pubblicato da Plon e Thames&Hudson ed edito ora da Photology. È la vita di un uomo, rivelata in maniera immediata e veritiera, come sono gli scatti fotografici dello stesso Cartier-Bresson. Con Assouline, Cartier-Bresson ha stretto un rapporto di confidenza per anni, discutendo argomenti quali la sua giovanile devozione per il surrealismo, la passione di una vita per il disegno, l'esperienza della guerra, i campi di prigionia, gli amici e le donne della sua vita. Una biografia delicata, il racconto di un uomo e del suo partecipare alla storia con lo sguardo, incrociando il fascino dell'Africa degli anni Venti, il tragico destino dei repubblicani spagnoli e la Liberazione di Parigi, come la spossatezza di Gandhi a poche ore del suo assassinio. Cartier-Bresson era presente sempre al momento giusto, cogliendo gli eventi storici così come accadevano. Di seguito, riportiamo un brano tratto dall'introduzione di Pierre Assouline al libro dedicato "non solo al più grande fotografo vivente, che aveva risuscitato la sua carriera artistica con il disegno, ma all'inviato di lungo corso, all'avventuriero tranquillo, al viaggiatore di un'altra epoca, al grande contemporaneo, all'eterno fuggiasco, al geometra ossessivo, al buddista inquieto, all'anarchico puritano, al surrealista impenitente, al simbolo del secolo dell'immagine, all'occhio che ascolta, ma soprattutto all'uomo dietro tutte queste identità, quello che le riunisce tutte, un francese del suo secolo. Perché, come dice il poeta, è dell'uomo che si tratta … Per lungo tempo Cartier-Bresson non ha voluto nemmeno sentir parlare di biografia. Solo sentir pronunciare la parola gli faceva orrore. Fra l'altro mi assicurava di non leggerne mai, come dimostra la sua biblioteca. Dedicargli un libro di questo tipo equivaleva a fargli il ritratto. O peggio ancora: ad accecarlo con un flash. Di fronte a un tale interrogatorio, avrebbe potuto esplodere, impugnare un coltello e minacciare quello che considerava un nemico. Non ha mai sopportato che gli si facesse ciò che lui fa agli altri. Allo stesso modo in cui vedeva le retrospettive della sua opera fotografica come elogi funebri prematuri, l'idea di una biografia gli faceva pensare alla posa di una pietra tombale. Vivere il momento presente, solo questo vale. La vita è immediata e folgorante. Il presente appartiene già al passato. Questo è ciò che insegna la sua Leica".

Il film
A completare l'omaggio di Photology a Henri Cartier-Bresson: Biographie d'un regard, il film di Heinz Buetler, il primo al quale Henri Cartier-Bresson ha accettato di partecipare così intimamente, lasciandosi andare a racconti in cui parla di quello che più turba il suo stato d'animo, gli ispira gioia o malinconia. È la sua voce a raccontare le foto, a svelarne i particolari e a commentarle. È la sua mano a firmare le stampe. Non senza humor e passione l'attrice Isabelle Huppert, il drammaturgo Arthur Miller, così come Elliott Erwitt, Joseph Koudelka e Ferdinando Scianna, fotografi della Magnum, raccontano l'uomo Cartier-Bresson attraverso la propria visione soggettiva. Ne esce un ritratto vivissimo e nel contempo un possibile filtro per la comprensione storica e temporale di alcuni scatti che hanno fatto la storia della fotografia. Per la durata della mostra, il dvd è in vendita nel bookshop della Galleria (al prezzo di 32 €) e il film viene proiettato in Galleria dal martedì al sabato alle ore 17.30.

www.photology.com

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