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Come tutti sappiamo il rumore digitale non deriva tanto da un iso elevato ma soprattutto dal surriscaldamento del sensore, surriscaldamento che avviene con i tempi di esposizione lunghi. Dovendo quindi andare a fotografare in condizioni di poca luminosita' si hanno 2 distine opzioni, o un connubio di entrambe. Aumentare l'ISO? il tempo di eposizione? oppure un po' di ambedue?

Avete mai fatto delle prove?

Come ho scritto in un vicino post, una buona soluzione integrativa ( non alternativa) è usare uno specifico software per ridurre il rumore: Heliconfilter o Neatimage.

La mia esperienza è che alzando la sensibilità (aumentando gli ISO) fino ad ottenere tempi relativamente brevi (diciamo 1/60) non si riscontra rumore percettibile.

per notturni ancora più bui, secondo me, conviene aumentare al max la senisbilità.

Aggiungo che quando ho preso la D70, fra i consigli del rivenditore (che già la possedeva da un po') c'era anche quello di usare una sensibilità di circa 320-400 durante l'utilizzo del flash (ovviamente in condizioni di scarsa luce). Ti dirò, io mi trovo molto bene a 640.

saluti

Andrea

Ciao,
anche io ho una D70 e un SB800, per errore ho impostato la sensibiltà a 400 e ho scattato con il flash inserito e devo dire che ne è venuto un gran bel risultato, difatti tendo sempre ad umentare la sensibiltà con l'uso del flash.
Qualcuno mi saprebbe dire se è corretto fare così e perchè? e se anche voi usate ll stesso metodo e in quali casi?
ciao e grazie

QUOTE (Hannibal @ Jan 8 2005, 09:47 PM)

Come tutti sappiamo il rumore digitale non deriva tanto da un iso elevato ma soprattutto dal surriscaldamento del sensore... ...Aumentare l'ISO? il tempo di eposizione? oppure un po' di ambedue?

Sarebbe più corretto definire che entrambe le situazioni introducono disturbo "noise" cosiddetto rumore ma manifestato da cause diverse e rappresentato in forma diversa.
Anche le sensibilità ISO elevate aggiungono rumore che è meno influenzato dall'aspetto termico ma dall'amplificazione del naturale disturbo fisico presente in ogni circuito e componente elettronico. Elevare la sensibilità corrisponde ad una specifica amplificazione analogia applicata ad un basso segnale elettrico e nel nostro caso all'amplificazione di una immagine scattata in sottoesposizione.
Ecco che qualunque amplificazione amplifica il segnale "buono" ma assieme eleva anche il segnale "noise" rendendolo più visibile rispetto ad uno scatto fatto a sensibilità nominale con il più performante rapporto segnale disturbo.
Ma ecco che ci vengono in aiuto i circuiti di controllo e limitazione "noise" specifica previsti dai costruttori nell'ingegnerizzazione dei circuiti di amplificazione ISO. Questa è una delle tante motivazioni che fanno "inbufalire" i produttori di fotocamere quando si tenta di scegliere il prodotto solo in base alla marca ed al modello del sensore incorporato nella fotocamera "banalizzando" gli sforzi fatti nell'ottimizzazione del segnale circa noise, gamma e microfiltri colore responsabili assieme al WB, alla gestione colore ed ai complessi algoritmi della precisione cromatica. I circuiti di amplificazione ISO incorporano dunque quanto in Hi-Fi conosciamo come "dolby" B, C oppure "dbx" ma anche complessi sistemi di gestione della gamma dinamica come RG. In casa Nikon le ricerche a tale proposito sono estreme e nella D70 troviamo ottimi risultati grazie ai complessi circuiti previsti anche se non rilevabili dalle caratteristiche dichiarate. Nella imminente D2x vengono applicati specifici e diversi controlli di riduzione noise ad ogni sensibilità ed estremizzati nella complessità delle elevazioni denominate non a caso Hi-1 ed Hi-2.

Meglio dunque elevare gli ISO dalla fotocamera piuttosto che sottoesporre o allungare "troppo" il tempo di posa che in entrambi i casi aggiunge disturbo non controllato elettronicamente ma soprattutto variato dalla curva esponenziale e causale del disturbo termico. In questi casi risulta quindi necessario un controllo di riduzione noise via software che difficilmente porta ai risultati controllati in forma analogica dai circuiti di controllo segnale. Ma certe specifiche applicazioni scentifiche preferiranno controlli gestibili manualmente attraverso sottrazioni dark frame mirati od interventi dedicati alla specifica lunghezza d'onda interessata e dalle dedicate situazioni di ripresa.

Dal punto di vista fotografico preferisco quindi "consigliare" in genere di elevare gli ISO o comunque mediare tra la sensibilità ed il tollerabile tempo di posa impiegabile.

QUOTE (flari @ Jan 9 2005, 11:44 AM)

...Qualcuno mi saprebbe dire se è corretto fare così e perchè? e se anche voi usate ll stesso metodo e in quali casi?

Ovviamente la sensibilità elevata "sostenibile" dipende dalla fotocamera utilizzata e con la D70 vediamo ottimi risultati a 400 ISO ma ancche 640 come testimoniato negli interventi sopra.

Sebbene non si possa generalizzare, se il flash non viene impiegato come schiarita in buone condizioni di luce, elevare la sensibilità aiuta a schiarire lo sfondo e le ombre e comunque ad aumentare l'apporto di luce ambiente in aiuto a quella flash. Si cambiano dunque i rapporti di contrasto tra quanto illuminato dal flash e quanto dalla sola luce ambiente ed ovviamente anche i punti di intersezione dei particolari illuminati sia dalla luce ambiente che quella flash.

Eleverei dunque la sensibilità quasi sempre in riprese di interni o esterni quando il sole è tramontato.

Giuseppe Maio
www.nital.it

Io personalmente ho notato che con la D70 andando sopra 800 ISO abbiamo un rumore veramente alto a confronto con la D100 che non cè paragone, avendo constatato foto fatte nello stesso posto e con stesse sorgenti luminose la D100 con ISO1600 ha un rumore accettabile, la D70 a confronto ha un rumore pazzesco, questo chiaramente è un mio parere, io personalmente con la mia D70 non supero mai i 800ISO per rimanere nel sicuro.

Grazie di cuore all'ing. Maio per la risposta come sempre esauriente.