FORUM NIKONCLUB

Ciao Gianluca,
è piccolo il mondo cibernetico ...

Mi ero perso il tuo 3D, altrimenti avrei postato lì, invece di crearne uno nuovo.

Da completo neofita mi sembra stupendo il contrasto tra l'estrema luminosità del viso e gli occhi così penetranti.
Se fosse possibile, farei sparire anche l'ultima traccia di ombra proiettata dal naso sul lato destro del viso.

Complimenti.

E' uno scatto di almeno 20 anni fa, fatto un pomeriggio d'autunno a mia (oggi) moglie, quando iniziavo a fotografare (non che oggi sia progredito molto...) con una FE ed un Tamron 80-210.



Il viraggio seppia e la stampa sono opera del laboratorio fotografico che ha poi eseguito l'ingrandimento.
Questa sera mi metterò a cercare l'originale a colori.

Non che mi intenda molto di rugby, ma quella postata da Silvia non è una meta, piuttosto direi un "ascensore" su rimessa laterale.

Sul risultato di quanto sopra sarei piuttosto dubbioso; voglio dire, quanto sopra funziona sinchè le decisioni di Nital sono in linea con quanto espresso tramite gli strumenti, ma quando queste dovessero divergere, l'intero meccanismo si trasformerebbe in un boomerang, in quanto Nital verrebbe a quel punto accusata di tirannia, non rispettando più quello che la "base" propone.


Essendo tiratore (ma non cacciatore) mi sento in dovere di confutare questa affermazione ...
D'altronde lo scrittore americano di fantascienza Robert Henlein una volta disse "an armed society is a polite society", ed io concordo per esperienza diretta.

Mah, forse perchè frequento il forum da poco tempo ed ho ancora molto da imparare sulla fotografia, mi dovrei astenere dal commentare su questo argomento, ma dal momento che sono anche un moderatore di un forum internazionale su tutt'altro argomento (sport), mi permetto di esprimere la mia opinione.

Un forum, a tema, non è una democrazia, o per lo meno, non dovrebbe esserlo: un forum dovrebbe essere qualcosa di più simile ad un governo di saggi, una "monarchia illuminata".
Il forum non è democrazia, per lo meno non nel senso che la maggioranza possa decidere cosa sia lecito postare e discutere e cosa non lo sia.
La libertà d'opinione e di pensiero dev'essere garantità, certamente, ma sempre nei limiti imposti dall'etica (in generale) e dalle regole del forum (in particolare).
La vera democrazia sta nel fatto che è sempre possibile scegliere liberamente se aderire ad un forum o meno. Così come deve essere possibile creare un proprio forum, con le proprie regole, per chiunque lo desideri.

I moderatori, come figura, dovrebbero essere scelti dall'Amministratore tra coloro che hanno più spiccate le seguenti doti: conoscenze tecniche sulla materia di cui il forum è un punto d'incontro, capacità comunicative, equilibrio e temperanza di carattere, e non votati dalla maggioranza.
La figura stessa del moderatore, di per sè, non è democratica: il moderatore è colui che reindirizza una discussione nei binari originali quando questa scantona, il moderatore è colui che deve decidere della rispondenza di ciascun thread o post alle regole del forum, ed infine è colui che deve prendere azioni correttive quando qualcuno non segue le sopracitate regole.

Tutto questo per dire che non ritengo questa novità utile al buon andamento di un forum.

Infine, una breve panoramica sulle armi utilizzate.

La regina della classe, la open ... come dire la formula uno del tiro:


La Standard, la veterana ma sempre la più amata:

Ovviamente, data la sua unicità, ogni esercizio richiede:


... un'attenta pianificazione ...


... ed una buona dose di grinta!

E poi ci si trova a sparare nelle condizioni più assurde od impensabili:

Ovviamente sui campi di gara non mancano esempi di folklore ...


revolverista è prima di tutto uno stile di vita ...


i britannici hanno preso con humor tipicamente anglosassone il bando delle armi da fuoco a casa loro ...


"o' mericano" in azione ... persino la pistola è ... stars 'n' stripes!


Anche le spettatrici offrono un bello spettacolo sui campi di tiro.

Dunque, ci riprovo.

Desidero comunque fare una premessa, da completo neofita: i commenti, soprattutto se volti ad evidenziare errori macro e microscopici ed in grado di indirizzarmi verso una migliore qualità delle foto saranno molto graditi.

Il tiro dinamico: ho detto che è soprattutto maneggio in sicurezza delle armi, durante le fasi altamente dinamiche dell'azione.
La foto seguente ne illustra chiaramente il significato:

il tiratore sta scattando dalla posizione di partenza, l'arma è rivolta verso il parapalle di fondo, ed il dito indice è completamente fuori dalla guardia del grilletto, per evitare spari accidentali. Questa è una regola di sicurezza basilare, la cui inosservanza comporta la squalifica dalla competizione.

Ecco un altro esempio di maneggio in sicurezza:

la tiratrice in oggetto si sta fermando dinanzi ad una finestra, che deve aprire per poter ingaggiare i bersagli: la pistola è comunque (nonostante la corsa) rivolta verso il parapalle di fondo (dietro la paratia), è ben distante dalla mano che apre la finestra onde evitare pericolosi intercettamenti, il dito indice è fuori dalla guardia del grilletto.
Il fatto che sia anche una bella ragazza ovviamente non guasta ...

Nel tiro dinamico, l'esecuzione di un esercizio da parte di un tiratore viene seguita passo passo dall'arbitro, per verificare l'osservanza delle norme di sicurezza e delle procedure dell'esercizio stesso:

Per quanto riguarda le foto, per le quali ogni commento o critica sarà ben accetto (altrimenti come farei ad imparare?), purtroppo hai ragione Gianni, sono viziate dalla posizione infelice da cui sono riprese, ovvero per la maggior parte da tergo, qualcuna di lato.
Questo è dovuto al fatto che non è permesso entrare nell'area dell'esercizio per fotografare il tiratore.
Si potrebbe ovviare posizionando la camera su un treppiede, in posizione frontale rispetto al tiratore, (magari fuori dalla linea di tiro ) ed azionarla con un telecomando, del quale intendo dotarmi in un prossimo futuro.

Lo sfondo sfocato: dunque, essendo ancora alle prime armi con la D40X, ho usato per la maggior parte degli scatti il programma sport, con il quale pensavo che la fotocamera avrebbe impostato tempi piuttosto brevi (per congelare il dinamismo) e diaframmi piuttosto aperti, quindi lo sfocato lo davo quasi per scontato.
Mi accorgo che così non è, per cui dovrò sperimentare con qualche altro programma, magari tornando alla vecchia e sana priorità dei diaframmi.
In effetti la quarta avrebbe decisamente guadagnato dalla sfocatura dello sfondo.

Sul crop della 7 (immagino che tu intenda la 421) non sarei proprio sicuro che migliorerebbe la foto: voglio dire, così com'è racconta la storia dell'esercizio, mostra la capacità del tiratore di ingaggiare il bersaglio metallico giallo (si notano i due colpi a segno sulla vernice nella zona tonda) quando ancora non si è posato il polverone dei colpi a segno dietro le due sagome precedentemente ingaggiate.

In effetti l'undicesima è proprio quello che cercavo di ottenere con il "congelamento" del dinamismo: due colpi esplosi in rapida successione, con i bossoli ancora il volo, lo sbuffo di polvere combusta davanti alla volata, ed il carrello in posizione di completa apertura.

Giacomo, grazie per i consigli sulle inquadrature: all'utilizzo di tempi lenti non avevo proprio pensato, temendo di incappare in qualche scia di movimento che pensavo potesse risultare banale; non mancherò di sperimentare.

Appena torno dalla Germania (ogni tanto bisogna pur lavorare) proverò a raccontare una storia per mezzo di fotografie legate tra loro, come suggerisce Gianni.

Beh, dunque, per spiegare cos'è il tiro dinamico potrei usare una breve introduzione che avevo scritto anni fa in proposito su un opuscolo illustrativo:

"Questo giovane, dinamico, ed altamente spettacolare sport nasce nei primi anni 50 in California, quando il Colonnello Jeff Cooper insieme a 5 amici, Jack Weaver, Elden Carl, Thell Reed, John Plahn e Ray Chapman, decise di fondare una Lega di tiratori interessati ad un utilizzo più realistico delle armi da fuoco.
In quel periodo andavano per la maggiore il tiro accademico, ed una forma di tiro nata direttamente dal tiro western, il cosiddetto "fast draw". Quest'ultimo sport però era incentrato sulla massima velocità in fase di estrazione, senza dare molto peso alla precisione nel colpire il bersaglio.
La "SouthWest Pistol League" fondata dal colonnello Jeff Cooper e dai suoi amici, ottenne rapidamente il consenso di una larga fetta dei tiratori, americani prima e d'oltreoceano poco dopo, evolvendo nel 1976 in un organismo internazionale che regolamentò questo sport, conferendogli un aspetto meno indirizzato verso l'utilizzo delle armi da fuoco in situazioni reali e più ludico.
Oggi la IPSC, International Practical Shooting Conference, è la Federazione internazionale che governa il tiro dinamico: è composta da una settantina di Regions (tra cui l'Italia), identificabili grossomodo con le nazioni politiche, si occupa di regolamentare ed omogeneizzare la pratica di questo sport in tutto il mondo, ed organizza i maggiori appuntamenti sportivi a livello continentale e mondiale.
Lo sport
Il tiro dinamico è innanzitutto maneggio delle armi da fuoco nella massima sicurezza, che viene verificata, è proprio il caso di dire passo dopo passo, da attenti e tecnicamente preparati arbitri, detti Range Officers.
Nel tiro dinamico, i praticanti devono dosare Precisione, Potenza e Velocità per ottenere una combinazione vincente, questi tre elementi (che vengono valutati pariteticamente nelle competizioni) sono riassunti nel motto latino del tiro dinamico: "Diligentia, Vis, Celeritas".
I bersagli vengono ingaggiati a distanze che vanno da 1 a 25/30 metri, con occasionali ingaggi anche sino a 45 metri (Precisione).
Se questo può sembrare una cosa non particolarmente difficile per un tiratore di pistola libera, sicuramente porrà qualche difficoltà in più ai tiratori dinamici, ai quali è consentito utilizzare solo grossi calibri, che vanno dal 9x21mm in su. La capacità di gestire calibri da pistola di elevate prestazioni è il secondo elemento di questo sport (Potenza): è sicuramente più difficile imparare a gestire il rinculo ed il rilevamento di una pistola di grosso calibro, rispetto ad una pistola da tiro a segno, soprattutto quando il tiratore è impegnato a correre il più velocemente possibile!
La Velocità di esecuzione è pertanto il terzo elemento del tiro dinamico: negli esercizi, il punteggio ottenuto sui bersagli viene diviso per il tempo impiegato nell'esecuzione, aggiungendo ulteriori difficoltà.
Bersagli multipli, bersagli mobili e a scomparsa, bersagli reattivi (che azionano altri bersagli), bersagli penalizzanti che coprono altri bersagli, ostacoli (porte e finestre da aprire, barricate, scale, etc.), posizioni di tiro inusuali (seduti, sdraiati, in ginocchio, con la sola mano debole...) sono tutti elementi che, combinati in una gara di tiro dinamico, rendono avvincente e spettacolare questo sport.
Il principio cardine della progettazione degli esercizi è che, in generale, gli esercizi non devono essere ripetitivi: la novità della sfida rende questo sport appassionante per tutti i praticanti."

Si sono appena conclusi in Provenza i Campionati Europei di Tiro Dinamico, uno sport di tiro molto ... dinamico ... e spettacolare.

La manifestazione ha visto partecipare, ai 24 esercizi che la componevano, poco meno di 1'200 atleti, provenienti da ben 47 nazioni (molte più delle nazioni europee, in quanto la competizione ha richiamato tiratori da tutti e 5 i continenti)

L'Italia, rappresentata da una schiera di quasi 120 tiratori, è risultata alla fine la nazione più "medagliata", sia in campo individuale che a squadre.

Visti i miei risultati sportivi () ci si potrebbe chiedere cosa impugni peggio, se la pistola o la macchina fotografica, ... comunque eccovi qualche foto che tenta di descrivere l'evento.

La delegazione italiana prima della cerimonia inaugurale:

Tiratori e tiratrici in azione:

Questo è Tom, il micione di qualche casa vicina, che viene spesso a fare visita alla mia gatta, Milly.

Come potete vedere non è molto soddisfatto del nuovo "inquilino" delle sue ciotole ...


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Per me è stata la prima volta.

La rocca di Angera, sulla sponda varesina del Lago Maggiore, al termine di un temporale piuttosto burrascoso.

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L'ho fatta con l'unica cosa che avevo a portata di mano al momento, una Coolpix 4100.

Questa l'ho fotografata sull'azalea del giardino di casa, con una D40X ed il 18-55.

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In realtà apprezzo anche le albe ...

Eccone due, scattate con una Coolpix 4100, sul lungolago di Solcio (Lago Maggiore)

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Il mio primo contributo al forum ...

A me piacciono moltissimo i tramonti: mi piace cercare di catturare l'ultimo lampo del giorno che muore.

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E' un vecchissimo scatto (1987 circa), effettuato con una Nikon FE e (credo, non ricordo) un 80-210 Tamron, appoggiato sul tetto dell'auto.

Eccomi qua.
Sono un utente della D40X, acquistata in kit con il 18-55 verso la fine di aprile, a cui ho aggiunto nei giorni scorsi il 55-200 VR, dopo aver esaustivamente letto la moltitudine di post sul forum, dedicati a questo argomento.
Davvero utilissimi, grazie!

Non sono del tutto nuovo alla fotografia: ho fotografato a livello amatoriale sin dai primi anni '80 con una Nikon FE, corredata da 28 e 50mm Nikkor, e da un Tamron monoghiera 80-210.

Per il ritorno alla fotografia, dopo un lungo periodo di assenza, ho scelto la D40X appunto: da maggio ad oggi ci avrò fatto poco meno di un migliaio di foto, e devo dire che (da perfetto profano) ne sono soddisfattissimo.

Buoni scatti a tutti.