FORUM NIKONCLUB

Il tipo di narrazione scelto da me (in questo caso, ma anche in tutti gli altri) è di co-costruire insieme a chi osserva.
Perché narrare è un atto che richiede lo scambio tra chi narra e chi ascolta / osserva, a proposito del significato. Questo scambio è anche però viziato da un gap – che c’è sempre – tra ciò che un racconto vorrebbe dire e ciò che viene recepito da chi ne sta di fronte.
Cercherò quindi di spiegare questo racconto.
Ogni storia ha uno o più soggetti, che agiscono in un tempo e in un luogo, il cui comportamento non è casuale ma basato su motivi includenti valori, credenze, istinti ed esperienze. In questa storia abbiamo due soggetti, il mare e Napoli, la città. La città è quindi prevalente sui cittadini, sebbene le loro storie si intreccino. Ma è sempre necessario mostrare le persone per raccontare la loro storia? Quante volte un luogo ci dice molto di come sono i suoi abitanti, anzi molto più di quanto potrebbero dire i loro stessi volti?

Saluti
Francesco T

Monia,
ancora una volta il talento di scene maker emerge con forza, complimenti.
Su questo punto mi soffermerei, sottolineando la tua capacità di rendere il contesto funzionale al
messaggio. Indiscutibilmente efficace.

Una serie questa, che potrebbe benissimo essere una scelta da mood, per "..la figura che si forma dal bianco e che splende di luce propria."

Saluti
Francesco T

3 - Seduta con lo sguardo impenetrabile, il volto tra le mani, mentre nei suoi occhi sembra scorrere tutta la sua storia, pochi istanti prima della tragica fine.



4 - La solitudine è la condizione necessaria della libertà.
Anche per un bidone della spazzatura.



5 - L' atmosfera gelida è rotta.

Un saluto.
Francesco T

2- Sarà un pescatore o un contrabbandiere?
La questione oscilla ambiguamente sulla soglia di una porta. Non ci è dato di sapere se fugge dal mare o ne viene attratto.

Il titolo rimanda ad un' opera ben più interessante, ça va sans dire.



1 - Lo sfondo classico è immerso in una luce vibrante tra due barche; nel nobile e scarno strumento di lavoro si legge il peso della memoria di una storia drammatica.

Delicata atmosfera ben rappresentata.

Not too...bed!

Francesco T

Nominata vincitrice dell' excellence in fashion photography awards.

Qui:
nicoline patricia malina


Saluti
Francesco T

In questa discussione:

Le Mie Letture, link, magazine & Co.: una lista?

ne avevo citate alcune.

Forse un moderatore potrebbe unire le varie discussioni (ce n'è anche in sushi bar) ed avere un elenco unico.

Saluti

Francesco T

Mi permetto di segnalare questa discussione che voleva essere un
punto di partenza, per un archivio sulle riviste di fotografia:

Le Mie Letture, link, magazine & Co.: una lista?

Infine, penso oggi non sia così difficile poter disporre delle copie cartacee di quelle straniere anche sotto casa. Pertanto, che sia italiana o meno, per me è superfluo.

Buona lettura
Francesco T

Come pochi sanno, mi piacciono le riviste di moda, di fashion (non è la stessa cosa), stylelife etc.

Vorrei qui segnalarvi ANOTHER MAGAZINE.

Se andate nella sezione "exclusive videos", ritrovate il video menzionato nel titolo.

Buona visione.

Francesco T

Sono d'accordo. Si escluderebbe cos' anche una serie di particolari poco estetici: pantaloni, cinta e portafogli.

je pense qu'une jeune fille de 20 ans est sans l' homme, est plus fraîche...

Francesco T

Molto bella Monia, che sia l' ultima dell' estate però...
...perchè il colore fall winter 2007 è il rosso, come la borsa che trovi in 58 rue de Rennes, Paris.

Un rosso vivace, deciso.. a quando la nuova collezione?

F.T.

Scusate il ritardo..
sono in viaggio e quindi ho difficoltà ad accedere al Forum.

Ringrazio tutti per il gentil pensiero.

Saluti da Colà di Lazise

Francesco T

Mimmo Jodice : Perdersi A Guardare

Forma, Milano, dal 13 settembre al 25 novembre 2007.

Dettagli qui:
Mimmo Jodice - Perdersi A Guardare

Saluti
Francesco T

Grazie ad entrambi.

Il titolo è l' epitaffio della tomba di Spike Milligan (Duirt mé leat go raibh mé breoite -I told you I was ill) , scritto da lui medesimo.
In quanto a me, beh... lasciamo stare!

Saluti
Francesco

Saluti
Francesco T

Una mostra interessante, qui i dettagli:
Daily Encounters: Photographs from Fleet Street

Qui di seguito, la recensione di Claire Holland, pubblicata sul Financial Times del 7 agosto scorso.

Face to face with yesterday’s heroes
By Claire Holland

Published: August 7 2007 17:54

Press photographers have been making the headlines recently as stories of digitally “doctored” images become more widespread. A staff photographer on a North Carolina paper found himself out of a job when it was revealed that he had enhanced the colour of the background in a picture of a firefighter silhouetted against the sun. And last year a Reuters freelancer was found to have duplicated plumes of smoke in his pictures, for added dramatic effect, during the bombing of Lebanon.

Realism or what it is that constitutes the “truth” in an image has always been a contentious issue in news photography. Rewind 65 years to a grainy, black and white photograph by Fred Morley of a milkman cheerily making his rounds in London on October 9 1942, the morning after a devastating German bombing raid. Used and reused by newspapers during the war, Morley’s picture was not quite what it seemed. While the image told the story of the buoyant British people “getting on with it” during the Blitz, the milkman was the photographer’s assistant, cleverly employed to combat the over-zealous censors of the time. The resulting picture afforded an unerring view of the destruction without eroding the morale of the public.

Morley’s controversial picture is among a handful of gems on show at London’s National Portrait Gallery as part of an exhibition celebrating British press photography. The show spans eight decades of Fleet Street from 1900 to the beginning of the mass exodus from the press hub led by Rupert Murdoch in the mid-1980s.

Its focus is overwhelmingly on the mid-market papers set up to cater to an increasingly literate public; at the same time, lighter cameras made it easy for photographers to break free of the traditional studio portraits and “snap” while out and about on the streets. Events could be captured as they happened; readers could get to see the great, the good and the infamous as they were in the real world. Fittingly for the NPG, the show is a chronology of celebrities as much as of anything else. A 1931 image of Charles Chaplin strolling along the Embankment in London is a strikingly early example of the paparazzi at work.

From the beginning, many of the images show awareness on the part of photographers and their subjects of the mutual benefits to be gained from their relationship. Public figures quickly learnt to use the press to their advantage. A young Winston Churchill, then home secretary, is depicted conferring with police officers at a siege in east London in 1911, doubtless aware of the camera’s presence. Later, in a beautifully composed shot, he is pictured surveying bomb damage in 1941, the very image of a caring prime minister.

The rise of the internet and the ubiquity of camera-equipped mobile phones has meant that we are bombarded by still and moving images to an unprecedented degree. It is not surprising that there is much talk of what the future holds for newspaper photographers. Stories of unethical image-tweaking add to the unease.

Yet what the NPG show makes clear is the extraordinary power of a good image. True, there is much that is unremarkable: the snapshots of yesteryear. But many of the photographs here are more than a nostalgic nod to the past. Be it a fleeting shot of Bobby Moore lifting the World Cup in 1966 or (to my mind the star of the show) a beggar holding out his cap to George V as the royal carriage goes by on Derby Day 1920, a picture can capture a moment with startling immediacy and economy.

Saluti
Francesco T

Aldilà di tutto, molto belle, soprattutto la prima, Matteo.

Per essere poi 100% US, la bandiera andrebbe in verticale con le stars in alto a destra.

Un caro saluto
Francesco

Plate 170-1


Plate 170-2


Plate 170-3


Plate 170-4


Saluti
Francesco T

Manu,
bella scelta di fare parlare l' assenza.

Un caro saluto
Francesco

Una donna che illustra uomini con una creatività del tutto autosufficiente.

Sai passare con abilità non comune dalle matite colorate al biancoenero, sempre presentando ritratti notevoli.
La loro forza sta nel legame del tutto personale tra i soggetti e te.

Un caro saluto

Francesco T

Stavo a pochi passi dalla sua macchina fotografica e vedevo la scena che Bruno stava riprendendo.
Come spesso accade ho anche visto la piccola anteprima sul monitor.

Ma poi, come sempre, vederla finita è come se fosse tutta nuova, questa fotografia. Ciò che appare qui, l' aveva visto solo lui.

Bruno, aspetto ora di vederle tutte esposte insieme, per apprezzare la serialità.

Francesco T

Del resto, in questi letargici tempi,
Privi di letizia e privi di rimorsi,
La sola risata ancor logica
E' quella dei teschi.

Paul Verlaine

Io c'ero quel giorno. Complimenti per il risultato, Felice.

Francesco T

Il patrimonio culturale gioca un ruolo importante nella realizzazione di una fotografia.
Ci sono fotografie che hanno similitudini perchè oggi è più facile la circolazione di presunte idee, immagini et co.
Ma per capire in fondo una fotografia, bisogna necessariamente separare la tecnica e la casualità dalla cultura personale.

Molto bella.
Francesco T

Anche questa, una bella immagine che potrebbe tranquillamente far parte di un catalogo di T.M. LEWIN.

Bravo.

Francesco T