FORUM NIKONCLUB

Perdonate se per un attimo vado fuori argomento, i 6400 iso della D500 come li trovi rispetto ai corrispettivi 6400 della D3?
Grazie

Buona sera, sapete se le fotocamere in commercio sono esenti dal difetto? nikon ha ritirato quelle difettose?
scusate se la risposta è stata già data, ma manco da diversi anni da questo forum e non ho il tempo di leggere tutta la discussione.
Conto nella Vs. comprensione.
Grazie

Grazie per la risposta... ma affermi che ci funziona benissimo perchè hai avuto modo di provarlo personalmente?

Salve, come da titolo vorrei sapere se il flash sb900 funziona sulla D2x, grazie a tutti quanti potranno aiutarmi.

Anni fa mi essuccessa la medesima cosa su D2x, la ho mandata in LTR e mi è stato fatto un preventivo di 250 euro, pur essendo ancora in garanzia con la seguente "diagnosi":

baionetta storta e quindi sostituzione e taratura AF

LTR sosteneva che la macchina o meglio l'ottica montata avrebbe preso una botta tale da piegare leggermente la baionetta e quindi nessuna garnzia.

Vi posso assicurare che la macchina non aveva preso nessuna botta e neanche nessuna delle mie ottiche.

Ho dovuto pagare, a mio parare ingiustamente 250 euro, oltretutto dopo la notizia mi sono leggermente incaz... e dopo un bel po di discussioni col tecnico che insinuava che io sostenevo il falso... avevo chiesto che mi si spedissero insieme alla macchina tutte le parti che avrebbero sostituito e lui stesso mi aveva assicurato che mi avrebbe mandato tutto indietro.

All'arrivo aprendo il pacco ho potuto constatare che la macchina funzionava alla perfezione ma niente baionetta vecchia e neanche altre parti però ho trovato una fattura che spiegava tutto alla perfezione: costo baionetta 18 euro e tutto il resto per tarare l' AF e la mano d'opera.

Ti capisco benissimo, nel 2006 spedii con poste italiane la mia Nikon D2h in LTR per la famosa riparazione dell'esposimetro... la macchina fu spedita da me il 26 agosto e non è mai arrivata.
Dopo varie denunce e ricorsi ebbi circa 900 euro su un valore dichiarato di 2000 (tanto quando diceva la fattura di acquisto della macchina usata) e una giustificazione da parte di poste italiane che
diceva che il pacco era stato "smarrito su autocarro" ma com'è possibile smarrire un solo pacco da un furgone?! avrei potuto capire se qualcuno avesse rubato l'intero furgone o una rapina....

Saluti.

Io lo possiedo da circa 10 anni ed è sempre stato così.

Ciao, ho il Metz 44 AF-4N da un po di anni questi sono i corpi dove ho avuto modo di usarlo e funziona in automatismo TTL:

D1x; D2h; D2x; fuji s2pro;
F5;F90x;F100.

ho avuto modo di provarlo con esiti negativi su D200, D70, D300; D3;D700;fuji s5.


Il flash in oggetto non ha funzionamento automatico non TTL "A"
quindi sui corpi non compatibili andrebbe usato in manuale "M" a tutta potenza regolandosi con la formula (a 100iso) NG/distanza= diaframma di lavoro.
Saluti.
Francesco

Io non mi preoccuperei tanto per il fatto che possa uscire una nuova versione, ma sul fatto che possano, le fotocamere di nuova uscita, non avere il motore af...
Questo si che potrebbe influenzare il mio acquisto.
Ho l'85 f1,4 da più di dieci anni e non lo cambiarei.
F.L.

Ciao, si! ci sarò anche io con il gruppo di Enna, e come dice Fabio ci si vede "on the road"

L'anno scorso ho letto da qualche parte che Nikon avesse comprato il marchio Contax, magari prima o poi esce fuori un corpo a telemetro digitale col marchio Contax!?

Ti capisco benissimo!!!!
La D3 mi ha cambiato il mondo!!!!

Qualche tempo fa ho letto (non ricordo dove..) che la Nikon avrebbe acquistito il marchio Contax magari c'entra qualcosa....?!

Infatti non è un filmato ma solo una serie di immagini fisse montate con un programma tipo Pro show o similari...
le immagini non sono difficili da taroccare...
se fate caso all'ultima immagine (quella dove si vede il "demente" che tiene in mano la macchina) noterete che la scritta D3H è storta rispetto all'asse orizontale della macchina!!!

Alla tua domanda non posso rispondere che un NO! niente comportamenti imprevedibili....

Vengo da D100-D1x-D2H-D2x-D200 e non posso fare a meno di notare che l'esposimetro della D3 è quello che mi da più soddisfazione, avendo modo, comunque di avere l'accortezza di sapere scegliere, nelle diverse situazioni, tra spot e matrix.
Saluti
Francesco Lunardo

Ciao, la D80 costa di già un bel po meno... ovviamente dal prezzo di uscita...

e questo la dice lunga sul fatto di una imminente prossima uscita.

Novità!? sicuramente la nuova generazione di processore che accomuna D3-D300-D60

Francesco

Zio Pinooo!!!
un buon augurio per il tuo onomastico anche da parte mia!
Francesco

Per tutti coloro che vengono ad Enna il prossimo Venerdi Santo...
considerando che nei prossimi giorni mi sarà difficilissimo entrare in forum e che Fabio (fabioenna)
si è fatto male ad un piede e ora sta in ospedale, se avete bisogno di informazioni logistiche in merito alla manifestazione religiosa contattate Gaetano che ha il mio numero di cellulare.
Saluti
Francesco

Scappi nel più bello!!!!

Mi sono rifatto ad un programma un po vecchio... scusatemi ma devo apportare questa modifica:

martedi mattina non vi è nessuna processione, la confraternita del S.S. Crocifisso di Pergusa sfila domenica pomeriggio insieme alla confraternita della S.S. Passione che porta in spalla la Statua dell'Ecce Homo fino in duomo per l'ora di adorazione.

Ho proposto il programma per tutti quelli che volessero venire ad Enna non solo nella giornata di Venerdi.

Io sono di Enna se venite sarò con Voi.
Quest'anno si prevede, almeno dal mio punto di vista, una Settimana Santa molto affascinante, considerando che ci sarà ancora l'ora solare la parte "forte" del Venerdì Santo si svolgerà alla luce delle sole fiaccole sistemate ai bordi delle vie della città.

questo è il programma gli orari sono indicativi.

DOMENICA DELLE PALME
La Settimana Santa ennese si apre la Domenica delle Palme, che è chiamata di Passione.
Alle 10.00 , chiesa di San Leonardo entrata di Gesù in Gerusalemme.
Alle 15:30, dalla chiesa di Montesalvo, inizia la prima processione alla quale partecipano il Collegio dei Rettori, formato dagli anziani eletti a capo delle singole confraternite, insieme agli assistenti delle stesse; dopo aver percorso via IV novembre, via Libertà e tutta la via Roma, essi si recano al duomo dove un sacerdote tiene la predica.
Dopo l’adorazione del SS. Sacramento, comincia la processione delle quindici confraternite che in dialetto ennese sono chiamate ure perché, dalla Domenica delle Palme sino al Mercoledì Santo, si recano al duomo ad intervalli di un’ora dall’altra. Le processioni sono accompagnate dalla banda cittadina che intona marce funebri. La divisa dei confrati deriva dal costume spagnolo e consiste in un camice bianco, con un cingolo ai fianchi, uno scapolare, una mantella colorata, a mantiglia, i guanti bianchi, il cappuccio con la visiera abbassata e una corona di vimini in testa. Le croci, le insegne, i lampioni, blannuna, sono disposti secondo un ordine tradizionale.
La prima confraternita a giungere al duomo alle 16:15 è la Compagnia del Rosario della chiesa di S. Giovanni. La mantelletta è color latte con una fascia nera; il camice è a sacco e dal collo pende un medaglione raffigurante la xxx di Pompei, S. Domenico e S. Caterina.
Alle 17.00 la Compagnia della Passione si reca al duomo. La divisa dei confrati è costituita da una mantelletta color rosso scarlatto con, a sinistra l’effige dell’Ecce Homo; il camice bianco è stretto in vita da un cingolo intrecciato con filo bianco e rosso. La peculiarità di questa confraternita consiste nei "Misteri", ventiquattro oggetti, disposti su vassoi, che ricordano Gesù dall’Orto degli ulivi alla Deposizione. Nel corso dei secoli, la confraternita della Passione ha acquisito alcuni privilegi, quali il diritto di precedere le altre confraternite nelle processioni, di scortare l’urna del Cristo morto nella processione del Venerdì Santo, di reggere le aste del baldacchino.
Alle 18.00, dalla chiesa del Carmine, le donne del Terzo Ordine dei carmelitani si recano in duomo.
Alle 19:00, dalla chiesa del SS. Salvatore, l’omonima compagnia, la più antica di tutte e quella che ha l’onore di portare a spalla l’una del Cristo morto nella processione completa la prima giornata di adorazione. La mantelletta è di colore giallo intenso con, a sinistra, la rossa croce di malta, la quale è riprodotta sullo scapolare dello stesso colore della mantelletta.
LUNEDI’ SANTO
La mattina del Lunedì santo, alle ore 11:00, parte dalla chiesa di Montesalvo, la confraternita di Maria SS. della Visitazione, più nota con il nome di "Nudi" o "Ignudi".
Alle 16:00 è il turno della confraternita di Maria SS. delle Grazie, che parte dalla chiesa di Sant’Agostino. La divisa consiste in un camice bianco, un cingolo nero e una mantelletta color rosa pallido.
Alle 17:00, la Compagnia del SS. Sacramento muove dalla chiesa di S. Tommaso. A sinistra della mantelletta dal bordo rosso c’è lo stemma ovale con un ostensorio, simbolo del SS. Sacramento. Questa compagnia ha il privilegio di chiudere la processione del Corpus Domini.
Alle 19:00, parte la confraternita della Donna Nuova dall’omonima chiesetta. La mantelletta è celeste con uno scapolare ed una fascia dello stesso colore e due risvolti a nappe che pendono dal lato sinistro.
MARTEDI’ SANTO
Alle ore 11:00, dalla chiesa di S. Leonardo, muove la confraternita del SS. Crocifisso di Pergusa. La divisa di confrati riproduce esattamente quella delle confradias spagnole: un camice con un vistoso colletto e maniche svasate con gli orli gialli; uno scapolare rosso lungo quanto il camice, una fascia blu con le risvolte a france pendenti dal lato sinistro ed un crocifisso in bronzo che pende dal collo con un cordoncino bianco. La caratteristica è l’assenza di mantelletta assieme al cappuccio rigido a punta e in panno al posto di quello a visiera.
Alle 16:00, dalla chiesa di S. Bartolomeo parte la confraternita dello Spirito Santo, la quale sarà presente alla "Spartenza" della Domenica in albis. La mantelletta è di colore amaranto con l’effige dello Spirito santo che si ripete anche sull’insegna del rettore; sul camice una fascia verde, con due risvolte a nappa, pende dal lato destro. I guanti sono anch’essi di colore verde.
Alle 17:00, da Piazza Neglia, si muove l’arciconfraternita delle Anime Sante del Purgatorio, intesa come quella "dei nobili" o della "Buona morte" perché uno dei suoi scopi era quello di accompagnare sul luogo del supplizio i condannati a morte e di assisterli durante il trapasso. Questa confraternita si fregia, come emblema, di un teschio con due ossa incrociate. La divisa consiste in un camice bianco a sacco, un lungo scapolare nero ed un ampio mantello, anch’esso nero, con, a sinistra lo stemma ricamato del teschio con le due ossa incrociate. Il cappuccio è a visiera e la corona in vimini. Il cingolo ha due nappe pendenti dal lato destro, la corona del rosario composta da dieci sfere con alla fine una croce e un teschio di legno verniciato, i guanti, i pantaloni e le scarpe sono neri.
Alle 19.00, dal santuario di S: Giuseppe parte la processione del collegio di questa chiesa. I confrati hanno il privilegio di portare la xxx che, nel giorno di pasqua, si incontra col Cristo risorto nella tradizionale Paci, per poi dividersi, sette giorni dopo, durante la Spartenza. La mantelletta, damascata, è di colore verde oliva.
MERCOLEDI’ SANTO
Il Mercoledì Santo è l’ultimo giorno in cui le confraternite si recano al duomo per l’ora di adorazione.
La prima è quella del collegio di Valverde che muove dall’omonima chiesa. Le mantellette sono di colore verde intenso a ricordo dei campi attigui alla chiesa, mentre il cingolo è intrecciato con filo bianco e verde.
Alle 10:30, dalla chiesa di S. Maria del Popolo, la confraternita del Sacro Cuore di Gesù. La mantella è di un bel rosso damascato con a sinistra un cuore dipinto, il cingolo è composto da due nappe intrecciate con filo bianco e rosso.
A mezzogiorno in punto dalla chiesetta dell’Addolorata muove la sfilata dell’omonima confraternita, la più spettacolare processione dei primi quattro giorni della Settimana Santa, composta da oltre trecento confrati incappucciati di ogni età con le code dei camici che strisciano per terra. La processione è preceduta da una schiera di bambini vestiti da angioletti o da monachine. Per quanto riguarda il vestiario, i guanti sono neri, il camice bianco, la mantelletta è viola, la corona del rosario pende dal lato sinistro, il cingolo, a nappe intrecciato con filo bianco e nero, pende dal lato destro. A sinistra della mantelletta c’è uno stemma ovale raffigurante un cuore trafitto da una spada e circondato da spine. Invece, i confrati che portano il fercolo dell’Addolorata il Venerdì Santo, non indossano la mantelletta ma una fascia di colore viola con due risvolte a frange pendenti dal lato esterno e, dal lato interno, la corona del rosario, mentre sullo scapolare nero c’è al centro lo stemma col cuore dipinto, questa volta trafitto da sette spade. Lo scopo di questa confraternita è quello di tenere desto ed incrementare il culto dell’Addolorata, avvicinare gli iscritti all’Eucarestia e celebrare messe in suffragio dei confrati defunti. A causa dell’alto numero di confrati, un uomo con una casacca gialla con due strisce verticali di colore viola, il massaru o cacciacani, ordina le file della processione.
Alle 12:30 l’ultima confraternita raggiunge il duomo. E’ la Compagnia di Maria SS. Immacolata che ha sede presso la chiesa di S. Francesco. I confrati, come quelli dell’Addolorata, hanno camici caudati.; la mantelletta è di colore bianco latte con i bordi celesti, celeste è anche lo scapolare e una fascia con due risvolte a frange pendenti dal lato sinistro, mentre a destra c’è una corona di rosario.
In duomo si svolge la messa cantata, dopo di che il SS. Sacramento è posto nell’ostensorio d’oro per la benedizione. Questa avviene sotto il portale di S. Martino, poi l’ostensorio viene portato in processione percorrendo la piazza Mazzini, la via Orfanotrofio, la via Bagni e la via Roma, rientrando in duomo dalla porta centrale. A questa processione partecipano le confraternite della giornata con le visiere alzate e i vessilli inalberati. Così termina la prima parte della Settimana Santa alla quale hanno partecipato tutte le confraternite.
GIOVEDI’ SANTO
Questo giorno è interamente dedicato ai "Sepolcri". Gli altari delle chiese vengono addobbati in maniera sfarzosa e l’Eucarestia in ostensione, che rappresenta Gesù nel sepolcro, viene collocata in tabernacoli ed urne di varie forme.
Ogni chiesa ha il suo sepolcro che viene visitato dai fedeli, dal primo pomeriggio sino a tarda notte. La tradizione vuole che se ne visitino almeno tre.
Nelle chiese parrocchiali si effettua anche la consueta lavanda dei piedi, che consiste nella rievocazione dell’episodio del Vangelo in cui Gesù lavò i piedi agli apostoli.
Dal Giovedì Santo sino al sabato mattino le campane restano mute.
VENERDI’ SANTO
Nel primo pomeriggio, al duomo si svolge il rito delle tenebre, viene letto un lungo passo del Vangelo suddiviso in sette parti.
Dopo, i canonici sfilano lungo la navata centrale, scalzi, indossando una lunga nappa color viola, col cappuccio e la coda, e l’ermellino bianco sulle spalle, soffermandosi tre volte e genuflettendosi, rievocando così le tre cadute di Gesù prima di arrivare sul calvario. Giunti all’altare maggiore, adorano il crocifisso, che sino al giorno prima era rimasto velato.
Alle 17:00 una banda musicale va a prendere tutte le confraternite, a cominciare dalla Compagnia della Passione, ed eccetto quelle del SS. Salvatore, dell’Addolorata e di Maria SS. della Visitazione.
La processione giunge alla chiesetta dell’Addolorata dove tutti i confrati rendono omaggio alla Vergine Addolorata che è già sulla vara sormontata da una cupola di velluto viola. La confraternita dell’Addolorata è l’ultima a disporsi ed è quella che chiude il corteo.
La statua della Vergine ha un’espressione di angoscia e dolore ed appare col capo leggermente reclinato a sinistra. Le mani sono aperte, l’una, la destra, come a volere trattenere il cuore trafitto dal dolore, la sinistra, protesa in avanti, in direzione del volto, nell’atto di stringere il fazzoletto usato per asciugare le lacrime. Le pupille puntano in alto, lo sguardo è pieno di sofferenza, quasi assente. La bocca è semiaperta quasi a volere smorzare un gemito di dolore. Il busto della statua è interamente coperto di ex-voto, mentre al collo c’è un collare d’argento con dentro una preziosa reliquia.
Il fercolo percorre l’intero mercato S. Antonio portato a spalla dai confrati con passo leggermente ondulatorio che fa ondeggiare l’ampio mantello di velluto nero che avvolge la xxx.
In duomo c’è l’urna di Cristo morto che i confrati del SS. Salvatore hanno portato dalla loro chiesetta. L’urna è di legno massiccio, finemente scolpito e laminato in oro zecchino.Il corpo di Cristo, protetto da vetri triangolari convergenti al centro dell’urna , è adagiato su un materassino di raso e posa delicatamente il capo insanguinato dalla corona di spine su un cuscino; i capelli e la barba sono incolti, gli occhi e la bocca lievemente socchiusi. Le braccia sono distese con le palme delle mani aperte e poggianti sul dorso. Il perizoma bianco avvolge la parte mediana del corpo e le gambe sono leggermente piegate.
Intanto le varie confraternite si sono disposte fuori della Chiesa Madre secondo l’ordine delle precedenze.
Alla processione del Venerdì Santo partecipa anche il clero al completo, mentre, sotto il baldacchino, viene portata la Croce reliquiario che, secondo la tradizione, contiene al centro un pezzetto di croce e della spina della corona di Gesù. La croce è in argento ed è un prezioso prodotto dell’oreficeria siciliana risalente la XVI.
La Croce precede l’urna del Cristo morto e il fercolo dell’Addolorata. Tutti i confrati hanno le visiere abbassate dai cui fori si intravedono appena gli occhi e portano in mano torce accese.
La processione si snoda lungo la via Roma e la via Libertà. Generalmente, la sera del Venerdì Santo, il tempo è ventoso o nebbioso, il che non impedisce, tuttavia, la partecipazione dei fedeli.
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Dopo aver percorso il viale Diaz, la processione giunge al cimitero, nella cui chiesetta viene impartita la benedizione con la Croce reliquiario. I portatori dell’urna del Cristo morto e del fercolo dell’Addolorata, entrati i due simulacri nella stessa chiesa, si riposano nella piazzetta antistante.
Dopo questa breve sosta, la processione riprende seguitando per la via S. Francesco d’Assisi e la via Vittorio Emanuele.
La processione arriva al duomo dopo essere passata dalla via Mercato S. Antonio., dove finisce la processione del Venerdì Santo.
SABATO SANTO
Il Sabato Santo non ci sono processioni.
La sera, a mezzanotte, in tutte le chiese si celebra la messa di Resurrezione.
Al duomo, dopo la benedizione del fuoco e dell’acqua, si celebra la messa solenne. Al Gloria viene fatta cadere la grande tela che sovrasta l’abside dell’altare maggiore, lasciando vedere così la statua del Cristo risorto.
DOMENICA DI PASQUA E
DOMENICA IN ALBIS
Le manifestazioni della Settimana Santa si concludono la Domenica di Pasqua con la cosiddetta Paci e successivamente con la Spartenza.
Nel giorno della Resurrezione, nella piazza del duomo si incontrano i due simulacri del Cristo risorto e della xxx. Il primo viene portato dai confrati del SS. Salvatore, la seconda da quelli di S. Giuseppe. La xxx, viene coperta da un velo nero che cade allorquando si intravede, in fondo alla piazzetta S. Paolo, il Cristo risorto. Poi, al festoso suono delle campane, i due simulacri, con veloce andatura, si affiancano ed entrano in duomo, dove restano per una settimana, sino alla Domenica in Albis.
Quel giorno, prima della Spartenza, il clero con le confraternite dello Spirito Santo, del SS. Salvatore e di S. Giuseppe, si recano al Castello di Lombardia dove viene impartita la benedizione dei campi. Dopo, in piazza duomo, si ha la Spartenza tra i due simulacri che ritornano nelle rispettive chiese di appartenenza.
La Paci e la Spartenza hanno una spiegazione leggendaria: si rifanno al confine che doveva esistere tra gli abitanti della vecchia Castrogiovanni, che si estendeva dal Castello di Lombardia alla Balata, e quelli delle zone di S. Giovannello, S. Matteo e Pisciotto. Questo confine non doveva essere superato da nessuno, per cui le feste principali venivano celebrate separatamente. Soltanto il giorno di pasqua gli abitanti dei due nuclei potevano riunirsi e fare pace. Nacque così il termine Paci. La tregua durava una settimana, fino alla Domenica in Albis.

A presto
Francesco

direi di si... non è che il flash serve solo per fare le foto al buio....
se no avrebbero tolto del tutto la slitta del flash...

comunque ripensandoci magari aggiornano i flash con l'uscita della D3x...

Non pensate possa esserci qualche evoluzione dell'SB800?!

Io sarò sicuramente qui!
Sarà un piacere.
Francesco

Diciamo che il mio intendo voleva essere questo.
Ho letto di molti "delusi" della manifestazione ennese,
e come già detto da alcuni amici il loro punto di vista è stato sicuramente falsato da molti fattori quali la temperatura e il non aver potuto vedere fino in fondo la processione.

Francesco