FORUM NIKONCLUB

Secolo scorso? vorrai dire Millennio!!

ciao, ho il manuale di istruzioni in italiano, mandami la tua email che ti posso fotografare ed inviare la pagina che ti interessa. scrivimi a: gigicoda@hotmail.com

Semplicemente perchè gli zoom sono meno luminosi delle ottiche fisse!

Ciao, la differenza tra i due tipi di scorrimento delle tendine non ha a che fare con il sollevamento anticipato dello specchio, il quale ha un ottimo margine di anticipo, ma è questione di corsa, infatti a prescindere dal tipo di materiale di cui le tendine sono composte, meccanicamente, le tendine orizzontali, dovendo percorrere 36 mm., hanno una corsa più lunga delle tendine verticali, le quali, di millimetri ne percorreranno solo 24. Tutto ciò potrebbe non incidere molto nella velocità raggiungibile per foto senza flash, infatti se la tendina che chiude incomincia a seguire a breve distanza la tendina che apre, si può tranquillamente raggiungere una velocità di 1/2000 di secondo ed oltre, ma nel momento di synchro-flash, (momento in cui entrambe le tendine debbono risultare aperte), con le orizzontali a stento si riesce a raggiungere il centesimo di secondo, mentre con le tendine verticali ed in particolare quelle al titanio, si è riusciti ad ottenere un sincronismo di ben 1/250 di secondo, questo significa che ad 1/250 di secondo entrambe le tendine,(quella di apertura e quella di chiusura) si troveranno contrapposte alla massima distanza l'una dall'altra lasciando l'area di impressione completamente libera per ricevere il lampo che notoriamente è molto più corto di tale velocità (circa 1/700 di sec.) anche alla massima potenza! Ciao a tutti. gigicoda

Ciao, sicuramente l'agitazione con l'astina ha i suoi pro, che sono: la linearità di movimento della pellicola nel rivelatore, quindi un ricambio omogeneo dello sviluppo sulla superficie sensibile, inoltre questo tipo di agitazione evita il formarsi di bollicine di aria sul film, un piccolo contro è da rilevare, per il mancato capovolgimento della tank, che non favorisce il ricambio in verticale del rivelatore, quindi per ovviare anche a questa piccola trascurabile inezia, mi sono costruito un agitatore ciclico con movimento avanti indietro, utilizzando un motorino ridotto a 30 giri al minuto, al quale ho applicato un ingranaggio in plastica di piccolo diametro che trasmette il movimento ad una rotella dentata con diametro 4 volte piu grande, il tutto applicato ad un rullo in gomma che fa da appoggio (insieme ad un gemello libero) alla tank, la quale compie ogni minuto 8 giri di cui 4 giri in avanti e 4 giri al contrario, il risultato è entusiasmante per precisione e linearità di sviluppo, (anche per processo e6 - diapositive) in questo modo il liquido viene ricambiato continuamente dalla superficie della pellicola e nello stesso tempo mescolato a dovere, naturalmente marchingegni del genere sono in vendita, ma farseli da se, è tutta un'altra cosa, gradirei in proposito scambiare opinioni con chi, come me, si è autocostruito un agitatore a motore! ciao a tutti!!!! gigicoda gigicoda@hotmail.com

Pienamente d'accordo, in più, credo che molti di voi si uniranno al mio sentito ringraziamento indirizzato al grande "BOOM DEL DIGITALE" perchè, ci ha permesso di acquistare un sacco di materiale analogico, a prezzi strepitosi!!!!!!!

....è solo una questione di sensibilità, infatti la carta fotochimica (ormai è carta fotografica anche quella per le ink-jet), ha una sensibilità di pochi ISO, quindi molto più bassa della sensibilità media di una pellicola, la quale ha una reazione alla luce molto più immediata, ( specie se trattasi di pellicola tipo ilford hp4) inoltre i filtri da camera oscura essendo dei filtri economici, sono poco selettivi, quindi lasciano passare anche piccole quantità di frequenze che dovrebbero trattenere ergo la pellicola può essere velata anche da una breve esposizione alla luce verde, (anche se di bassa intensità), mentre se si dispone di un visore all'infrarosso, collocando una lampada infrarosso nella propria camera oscura, si può seguire passo-passo la rivelazione della pellicola ed addirittura decidere il tempo di sviluppo in base al proprio colpo d'occhio (specialmente quando si scatta con sensibilità diversa da quella nominale, naturalmente bisogna prima fare una certa pratica). ciao: gigicoda

Prova a regolarla aprendo prima (un pochino) la calda e poi la fredda lentamente fino ad ottenere un flusso con una temperatura di circa 18 gradi avrai delle oscillazioni di temperatura al variare della pressione della rete, ma oscillerà tra i 16 ed i 20 gradi, per il lavaggio del B&N è un'inezia.

.....E la temperatura?........(la varianza della medesima gioca un ruolo determinante).

"Pazienza!!" [/COLOR]

gigicoda@hotmail.com[quote=[giada­],Feb 12 2006, 05:57 PM]
Un 17-35 2.8 è una signora ottica!!
Sicuramente, peccato che, per alcuni elementi (mobili) debba affidare la sua ineccepibile bontà a dei meccanismi di scorrimento troppo complessi per garantire una configurazione di gruppi ottimale.

Il 50ino va bene, ma per il grandangolo eliminerei lo zoom per un 16mm. o 20mm. il Kodachrome 64 merita ottiche fisse (secondo me!)

Stò pensando di venderne una, sono indeciso tra la F3-HP e la F4/S che mi consigliate?

A prescindere dalla fotocamera che andrai ad utilizzare, quindi dalla estensione o meno nei tempi lunghi, se non disponi di un ottimo esposimetro professionale, utilizza pure l'esposimetro della fotocamera, puntandolo in lettura spot su almeno tre diverse aree dell'inquadratura con diaframma tutto aperto, rileva i tempi che ti darà il display ed ottieni così una media dell'esposizione, supponiamo che con diaframma 2,8 ti dia in media 10" di esposizione, a questo punto raddoppierai il tempo per ogni diaframma (intero) che andrai a chiudere, quindi 5,6 -:- 20" 8 -:- 30" 11 -:- 40" 16 -:- 60" 22 -:- 80" 32 -:- 120". Naturalmente onde evitare sorprese, farai almeno tre scatti con uno stop in più ed uno in meno. Utilizzare pellicola piu spinta non te lo consiglio, perchè nei paesaggi notturni il contrasto è gia elevato di suo ed una pellicola più sensibile potrebbe solo esasperarlo di più.

salve a tutti, stò per comprare il Nikon Coolscan V ED nuovo imballato a 629,00 euro, qualcuno di voi è in grado di darmi delle valutazioni sull'apparecchio? ero indeciso tra il modello Epson F-3200 che supporta negativi e diapositive fino al formato 10x15 cm. poi ho sentito delle valutazioni in giro poco lusinghiere, avrei speso la stessa cifra del Nikon Coolscan V ED, ma avrei risolto il problema del medioformato, ora con il Nikon Coolscan V ED, credo di avere ottenuto quasi il massimo per il 35mm. ma mi rimane il problema il problema del 6x6 chi può suggerirmi qualcosa? credo che molti altri abbiano il mio stesso problema, anche perchè una foto 6x6 scannerizzata in digitale permetterebbe di ottenere risultati irraggiungibili dalla migliore fotocamera digitale al mondo, che ne pensate?
a tutti coloro che vorranno rispondermi. gigi coda

a proposito, qualcuno sa come porre rimedio a circa 150 dia con strani puntini neri su tutta la superficie? sono praticamente compromesse, oppure esiste qualche intervento per porre almeno parziale rimedio al danno? avevo pensato ad acquisizione elettronica e correzione con qualche programma di fotoritocco, oppure con interpolazione, ma non l'ho mai fatto, c'è qualcuno che ha già avuto a che fare con queste operazioni? grazie a tutti coloro che mi daranno delle informazioni e buon anno a tutto il forum. gigicoda

Perfettamente d'accordo, aggiungo ancora che potendo togliere il photomic si può apprezzare l'utilità dell'inquadratura a pozzetto, molto utile in riprese dal basso verso l'alto, naturalmente non essendoci la lente di messa a fuoco bisognerà focalizzare prima di rimuovere il pentaprisma, dopodichè non ha nulla da invidiare ad una reflex medioformato a pozzetto.

Salve, credo sia alquanto opinabile, dare una valutazione sommaria su di un pezzo da collezione, la cosa è alquanto fattibile se trattasi di apparecchio abbastanza recente, ma una nikon F1 (sarebbe piu logico chiamarla "NIKON F"), può avere una quotazione estremamente variabile, anche perchè non è specificato se cromata o nera, se con pentaprisma normale o photomic, e dulcis in fundo le condizioni, infatti a seconda delle condizioni (stato di conservazione) il suo prezzo può dimezzare o addirittura raddoppiare dalla quotazione di riferimento, quindi io sarei estremamente prudente nel dare valutazioni a naso senza prima aver acquisito elementi tali da poter dare un giudizio di valutazione sereno ed appropriato allo specifico apparecchio in oggetto. Incuriosito ho fatto una ricerca su ebay, per F1 nessun risultato, per nikon F ne ho trovati alcuni, questo mi sembra alquanto affine all'oggetto della discussione, che ne dite?

http://cgi.ebay.it/NIKON-F-PHOTOMIC-PERFETTA-FUNZION-100-DA-COLLEZIONE_W0QQitemZ7573886202QQcategoryZ30035QQssPageNameZWDVWQQrdZ1QQcmdZViewI
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Ciao Edo, Benvenuto, credo di essere uno degli ultimi entrati a far parte del forum, anche se mi occupo di fotografia da un pò di tempo, se hai delle domande non esitare a porle, siamo in tanti e c'è sempre qualcuno disposto a dare il proprio contributo di conoscenza a chi ne fà richiesta!

una batteria da 1,5 volt a 500mA è sicuramente meno resistente di una batteria da 1,3 volt a 2000 mA tolto quel segno di brillantezza che ti da nei primi scatti, dopo un po la tensione di lavoro (sotto carico) si abbassa irrimediabilmente quindi un pacco batterie da 6,5 volt a 800 mA equivale ad un pacco accumulatori di 5,5 volt a 2200 mA la circuiteria delle fotocamere è studiata per poter lavorare con queste differenze di potenziale di alimentazione quindi l'alimentazione del circuito esposimetrico che necessita di una tensione assolutamente stabile, e fornita da un'alimentatore interno stabilizzato elettronicamente che fornisce comunque e sempre la stessa tensione quale sia la tensione delle batterie o accumulatori, mentre il sistema di armaggio dell'otturatore e del trasporto pellicola, funziona con un range di alimentazione che può spaziare da 4,5 volt a 7,8 volt l'unica differenza è la velocità di messa a fuoco e la velocità del trasporto che con l'abbassarsi della tensione di lavoro, ne risentono lievemente, naturalmente chi ha esigenze di scatti a raffica e foto d'azione, si munirà del Motor-Boster MB-15 e del pacco accumulatori originale che assicura una autonomia ed una rapidità di gran lunga superiore allo stesso MB-15 alimentato con alkaline da 1,5 V. ciao a tutti: gigicoda

Allora a questo punto corre l'obblico da parte mia di portare a conoscenza di tutti alcuni accorgimenti utili per non restare in panne con le ricaricabili, premesso che sono soggette ad autoscarica nel tempo quindi è buona norma ricaricarle il giorno prima di quanto si pensa di doverle utilizzare, sarebbe opportuno avere un set di ricambio, in modo da sostituirle tempestivamente e continuare il lavoro, ancora è buona norma non disdegnare una scorta di alkaline per i casi estremi, se controllate per bene la scadenza all'atto dell'acquisto, potete portarle con voi per diversi anno ed avere sempre la certezza di non restare mai in panne a causa delle ricaricabili, quindi la spesa da fare per una f100 senza mb-15 è: 8 stilo ricaricabili da 2000 mA circa ed almeno 4 alkaline di marca da portarsi dietro per ogni evenienza, se poi il vostro caricatore ha anche l'attacco per la presa dell'accendisigari della vostra auto, allora siete in una botte di ferro. ciao a tutti: gigicoda

Ciao, l'indicatore dello stato di carica, rileva la tensione delle batterie in stand-by, quindi detta indicazione è a riposo e non sotto sforzo, alcune batterie manifestano un difetto, cioè pur mantenendo il voltaggio alto, hanno delle cadute a picco nell'amperaggio, prova a ripetere l'operazione con un set di pile fresche, e se non noti cambiamento allora il difetto va ricercato nella fotocamera, non penso sia imputabile ai contatti tra ottica e corpo macchina, in quanto credo che detti contatti trasmettano solo i comandi per il diaframma, mentre la trasmissione al barilotto per l'autofocus, è secondo me, palesemente meccanica.