FORUM NIKONCLUB

non devi dirlo a me ma all'autore del post

quindi, secondo la tua metafora, sarai bravissimo nella composizione, proporzioni, tecnica (?) ma non saprai come utilizzare i colori per rendere credibili i soggetti sulla tua tela.... sai che bella la gioconda, costruita con attenzione seguendo l'armonia aurea, curando le pennellate, ma con un bel viso giallo itero perchè non sapeva come realizzare un incarnato.
è vero, oggi il digitale è una realtà (pensa che quando sono passato al digitale ho avuto tutti i colleghi contro) ma la semplicità di base e poi le complicazioni dell'analogico danno una marcia in più nell'uso del digitale.

Per quanto riguarda le materie che non ti interessano.. la cultura generale ha un valore elevatissimo, in particolare per il rapporto personale verso amici, e poi anche fornitori e clienti.

certo, fanno anche il caffè.
Se la richiesta di chch parla di relazionarsi con il NG in rapporto alla distanza.. forse, forse, vuole, oppure deve, lavorare in manuale.

Le luci alogene sono le migliori, lampade a basso consumo si comportano come piccoli bank e vanno usate molto vicini ai soggetti altrimenti perdono contrasto, stesso discorso per i led.
Comunque le alogene scaldano, ma non sono pericolose, non sono le vecchie lampade fotoflood che esplodevano e bisognava lavorare con una griglia di protezione
le Alogene per la fotografia (che però non sono economiche) con lampade da 650w hanno in genere una ventola di raffreddamento, per iniziare comunque anche quelle da cantiere vanno benissimo, ovvio che scaldano.

Fotoborelli ti ha gia dato un bel consiglio, in particolare perchè imparare a sfruttare la luce naturale è come vincere la lotteria
se invece vuoi iniziare a provare a crearti un piccolo studio con luci artificiali:
un set ideale è composto da tre punti luce, se non hai esigenze particolari meglio la luce continua per iniziare, riesci a valutare meglio ad occhio il risultato. I softbox o bank sono il meglio per ammorbidire la luce, gli ombrelli la soluzione più semplice ed economica, ma se vuoi imparare bene è meglio cominciare con le luci dirette, Bank e ombrelli producono ombre minime e quindi facile non tenerne conto nella disposizione dello schema di illuminazione, mentre con l'uso di luce diretta le ombre diventano evidenti e parte integrante dello schema. Impari prima la disposizione corretta delle luci.
Un set minimo è di un punto luce + 1 pannello per ovviare alla mancanza del secondo punto luce di schiarita, ovviamente non hai una luce per lo sfondo o l'appunto, quindi se ritieni necessario questo all'ora comincia con due punti luce.
buona luce

I parametri dipendono dalla luminanza della scena che devi fotografare, difficile o impossibile valutarli cosi.

Usare o non usare il flash dipende sostanzialmente da cosa e come vuoi fotografare, se fotografi la festa di compleanno del bimbo usi il flash e ti relazioni al NG (facendo delle prove per valutare se i dati di targa siano reali, spesso sono un po' ottimisti);
se fotografi un paesaggio o un locale e vuoi mantenere l'atmosfera non usi il flash e lavori con cavalletto e tempi lunghi;
se vuoi illuminare una zona limitata in una situazione come la precedente oltre all'uso di cavalletto e tempi lunghi usi il flash valutando la distanza con il NG considerando che il soggetto comunque registra anche una parte di luminanza dovuta all'esposizione senza flash, va valutato di quanto tenere sottoesposto il flash, -1 o più stop (ovviando con la distanza)
ricordati che oltre al NG devi considerare la caduta di luce del flash sullo sfondo



la funzionalità del flash è quella di illuminare una scena non illuminata, l'uso con il calcolo del NG si fa solo in manuale e, marca e modello non fanno differenza.

vediamo:
lettura della luce ambiente esempio iso 1600 f4 1/60
impostazioni in macchina relative alla luce ambiente
impostazione flash iso 1600 f2
oppure ttl con correzione -2 o anche -3
ovviamente avrai due fonti di luce con colore completamente differente... sta a te decidere quale utilizzare come parametro per il bilanciamento.
comunque è vero che per fotografare serve la luce, ma serve la luce giusta

per avere risultati simili a quello, lascia a casa il flash

lavori in CRaw o Lightroom sui bianchi e sui neri, nulla di complicato.
Ovviamente ci vuole una foto appropriata, un bel controluce aiuta parecchio ad avere un'effetto realistico.

oltre a un filtro flow leggero (che puo essere stato applicato sia in fase di scatto che in post) è stato abbassato il contrasto generale dell'immagine, eliminando i bianchi e i neri puri

Purtroppo il "secondo me" non ci sta, perché il risultato è oggettivamente non valido.

Scusami, cerco di essere franco, da non confondere con maleducato o arrogante tra l'altro non mi cimenterei mai con un lavoro cosi per un cliente perché non credo di esserne all'altezza, ma questo non significa non riconoscere la qualità di un'immagine.

effettivamente si vede bene che il risultato fa schifo... scusa la franchezza.
L'oro o comunque i metalli lucidi necessitano di luci ben diverse che disegnino i profili e che risaltino le brillantezze. Se volete fare delle foto per giocarci voi ok, ma se volete approcciarvi in maniera pro questo è proprio ciò che non dovete fare.
Vi ricordo che questo genere di foto sono le più complicate e difficili in termini di schemi di illuminazioni e anche di punti luce.

regola Aurea, regola dei terzi o del Diapente, regola dei quarti o Diatesseron, regola delle gabbie prospettiche, le leggi della configurazione ecc, ecc,
non sono, ripeto NON sono regole scritte alla mattina da qualcuno. Sono la risultanza di studi sulla percezione occhio/cervello delle immagini.
studi che sono stati eseguiti da tutti gli artisti fin dai tempi più remoti, la proporzione Aurea e la regola dei terzi e quarti sono state scoperte dagli antichi greci, sono le due principali armonie della composizione delle immagini e derivano una dalla natura e l'altra dalla musica.
riporto una frase di un certo HENRI CARTIER-BRESSON:

Modifichiamo le prospettive con una leggera flessione delle gambe, produciamo coincidenze di linee con il semplice spostamento della testa di una frazione di millimetro, il che si può cogliere soltanto con la velocità di un riflesso, esimendoci così dal fare arte". Sono le coincidenze delle linee a regolare la composizione, e non le regole astratte che determinano la composizione plastica della scena fotografata. "La composizione deve essere una nostra costante preoccupazione, ma al momento di fotografare essa non può che essere intuitiva, poiché siamo alle prese con istanti fuggevoli dove i rapporti sono in movimento. Per applicare la sezione aurea, il compasso del fotografo non può essere che il suo occhio. Ogni analisi geometrica, ogni riduzione a uno schema può essere prodotta solo quando la fotografia è già scattata, sviluppata, stampata e può servire soltanto come argomento di riflessione

prova a vedere qui www.anfm.it se qualche fotografo della tua zona soddisfa i tuoi criteri

le regole di composizione non sono delle "regole" ma dei concetti che il nostro cervello elabora e "capisce"
quindi non sono state create per comporre l'immagine, ma si è studiato come il nostro cervello scompone e cataloga ciò che vede.
la regola dei terzi è solo la prinicpale e la più semplice, ma non la sola. partendo dai colori, dal bilanciamento delle masse, le diagonali, le fughe prospettiche, i piani, le quinte, il fuoco selettivo insomma sono decine e decine.
non ho ancora trovato uno foto, un dipinto, una scultura famosa o comunque valida che non contenga almeno una delle "regole" compositive.
il vero artista non ha bisogno di studiarle, ma riesce a usarle automaticamente e d'istinto.

ciao a tutti, è molto che manco dal forum, ma colgo questa occasione per un rimpatriata.

veniamo al "problema"

precisazioni iniziali

1 - ci sono fotografi e Fotografi, in particolare nel campo della fotografia sociale
2 - l'atrezzo non fà le foto, ma è il fotografo.

detto questo direi che se vedessi un collega che si presenta (a prescindere da come le usa) come riferito rimarrei un'attimo basito.
non tanto per la macchina, anche se un corpo di scorta è d'obbligo, ma per il resto.
un plasticotto ed un flashettino?

ribadisco e confermo il concetto del padrino, un fotografo bravo e che ci tiene al proprio lavoro usa ottiche di qualità e professionali, e forse il flashettino lo porta dietro solo per eventuali emergenze.

Sicuramente lo sfoggio di un'atrezzatura di alto livello non fà il Fotografo, ma insito che il Fotografo (serio e capace) sente il bisogno di avere un'atrezzatura di un livello sicuramente superiore.
poi può portarsi dietro due D40, ma il resto

gli obiettivi restano, le macchine cambiano.
una volta era il contrario compravi un buon corpo (ti durava 10/20 anni) e piano piano ti facevi il tuo bel parco ottiche.
oggi i corpi cambiano e si evolvono alla velocità della luce, non fai in tempo a finire di pagarlo che è già uscito un nuovo modello
quindi secondo mè è meglio farsi un buon parco ottiche di partenza e poi pensare all'upgrade del corpo.
ciao

tralascio la polemica su cosa spinge il cliente a scelglier il fotografo, ci tengo al mio fegato
per avere un'idea dei costi di un fotografo di matrimonio fatti un giro sul sito di TauVisual www.fotografi.org nella sezione tariffario.
tra l'altro è spiegato come si calcola un prezzo di un servizio.
sul quanto si quadagna è un "mistero". ti potrei dire che un 50% è di quadagno, ma sono i "conti della serva" perchè devi inserire le spese di gestione di un negozio, l'atrezzatura, le spese di rappresentanza (publicità e simili), corsi, tempo che perdi negli esperimenti e in tutte quelle occasioni per migliorarti, vestiti (le cinghie di macchine e di borse rovinano tutto), l'auto ed altro.
Nessuno lo calcola, ma più o meno un professionista serio dedica dalle 12 alle 20 ore per un servizio: primo contatto con la coppia, accordi, giornata del matrimonio, scelta dei provini, montaggio album e consegna del lavoro finito. credo che almeno lo stipendio di un operaio specializzato lo meriti
ciao

si,
scusate piccolo lapsus

sicuramente uno dei poblemi è lo sbilanciamento del peso in avanti.
anche se, secondo mè, il problema maggiore è la stabilità del cavalletto, un cavalletto serio non dovrebbe crearti questi problemi, visto l'esiguità del peso dell'atrezzatura (macchina+obiettivo poco più di 1 kg)
prova a mettere appeso sotto la testa una zavorra di 3/4 kg. dovrebbe aiutare a rendere un pò più stabile il cavalletto.
ciao

il bianco del gabbiano e il nero dietro, visto il risultato corretto, probabilmente coprivano ciascuno il 50% del campo inquadrato dal semispot, 50% bianco+ 50% nero uguale grigio medio
In genere un prato verde, un asfalto consumato o il palmo della mano corrispondono al grigio medio, circa.
il bianco, comunque è da sottoesporre di 2 stop non di uno.
esiste una regole chiamata del 16, praticamente si parte da una giornata con cielo sereno e terrreno chiaro tipo mare o montagna) e tempo = iso a f16 ovvero iso 100 1/125 a f16 - iso 400 1/500 a f16
man mano si arriva in zona d'ombra a f5.6/4
sigh! una volta nelle confezioni delle pellicole c'era il diagramma.
ciao

qui trovi parecchie notizie e delucidazioni.
ciao

che ci sia gente contenta di vedere pubblicata una foto con sotto il proprio nome è vero, altrimenti tanti concorsi con regolamenti poco ortodossi non esisterebbero, e neanche la crisi nell'editoria per i fotografi.

il problema, morale, è che l'agenzia ha fatto pagare il suo lavoro, il camping ha un ritorno economico sull'uso della foto.....percui non esiste alternativa, fattela pagare.
se hai il file originale in raw non ci sono problemi a dimostrare la paternità, se fanno orecchie da mercante, spediscigli un bella fattura, in caso di contestazioni con la fattura, prima pagano e poi devono dimostrare che non dovevano pagare.

ciao

in orizzontale il flash ha la copertura del formato, in verticale.... pure
rimane sempre nell'asse di copertura.
al contrario se lo "inverti" la copertura non è proporzionale e ti ritrovi con due lati..oscurati.
se imbianchi la persona è perchè sovraesponi, il spostarlo in alto può essere un modo per ammorbidire la luce sul soggetto, ma rischi di uscire di copertura.
sarà, ma la luce del flash diretto propio non la sopporto, meglio un micromosso piuttosto.
ti allego uno scatto in luce ambiente con l'ausilio di un faretto, visto che il tizio li ha messi..si usano.
ciao

-La chiesa e il ristorante avevano una luce veramente pessima,il fotografo ufficiale
ha cercato di ovviare con dei faretti piuttosto potenti migliorando qualcosa,ma l'uso del flash era cmq d'obbligo!
ritengo che il flash non sia mai d'obbligo, in particolare il flash sulla macchina, anzi con l'uso del flash misto ai faretti (flash 5500°K e faretti a 3200°K) vorrei vedere che miscuglio di colori escono

-Io avevo il mio piccolo Starblitz mentre lui equipaggiato di Sb-800,ero mortificato,oltre tutto mi sono messo accanto a lui e i miei amici ridevano(io f55 lui d2hx).
non è con chi ce l'ha più grosso che si valuta la qualità

-I miei risultati sono abbastanza sufficienti, almeno secondo me,l'unica cosa che ho notato è che il flash con la sua luce fredda ha fatto venire il carnato con una leggera dominante viola,inoltre ha sbiancato diversi visi.
ecco perchè eviteri il flash così diretto

Seconda nota è la foto in verticale....Cosa succede, la luce del flash è visibile solo da una parte del fotogramma mentre l'altra rimane scura.Vedevo che l'sb-800 ha la testa "snodabile" e a quel punto uno mette la fotocamera in verticale ma posiziona il flash come se fosse in orizzontale ed il gioco è fatto.
Io come potrei fare??C'è qualche alternativa oltre all'acquisto di un flash dignitoso??
qui non ti seguo cosa vuoi dire??? verticale /orizzontale sono parametri nostri, per la macchina e il flash (collegato direttamente) non cambia niente

-Considerando che era la prima volta che facevo foto con quel flash mi ritengo soddisfatto,ho cercato di alzare la testa del flash per cercare di non puntare il lampo sui volti, a volte mi è riuscito altre no,ma tutto serve
per imparare.
attento facendo così rischi di andare fuori copertura del flash

visto che non eri "l'ufficiale"..un bel cavalletto e luce ambiente, no!

ciao