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Precisione AF-Singolo delle DSLR
Variabili su obiettivi motorizzati e non
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ReVic
Messaggio: #1
Mi capita una cosa curiosa con la mia D200.
Per capire meglio vi allego una foto divisa in due parti.
Tutti i parametri di scatto sono uguali. Per eseguire la foto della parte di sinistra ho prima messo a fuoco all'infinito e poi il soggetto che si trovava a circa 4 metri. Per eseguire lo scatto di destra ho prima messo a fuoco a 1 metro e poi il soggetto che si trovava sempre a 4 metri.
Come si vede chiaramente il risultato è diverso.
Il problema è che la messa a fuoco dello scatto di destra è al limite. Mi capita spesso che se il soggetto esegue piccoli movimenti all'indietro o la luce è scarsa e la D200 è più in difficoltà nell'eseguire la messa a fuoco la foto viene leggermente sfocata. Per l'esempio ho usato il Tamron 17-50 2.8 a 2.8 ma ho provato gli stessi scatti con il Nikon 50 1.4 con gli stessi risultati. Il problema non mi si presenta ha distanze molto minori.

Problemi di taratura dell' AF ?, Giretto in LTR ?, Normali tolleranze dell'AF?

Chi mi sa dare una risposta?
Grazie mille.

Fabizio
Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata

 
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #2
QUOTE(ReVic @ Jun 16 2007, 10:16 AM) *
...Problemi di taratura dell' AF ?, Giretto in LTR ?, Normali tolleranze dell'AF?...
Fabrizio, i sistemi motorizzati di messa a fuoco agiscono con l'analisi e quindi l'attuazione.
Utilizzando obiettivi non motorizzati...
...ed escludendo le più articolate variabili dei criteri dinamici ma anche della messa a fuoco continua, in AF-S la fotocamera analizza il contrasto di fase e, trovata la collimazione comanda il fermo della motorizzazione. In base alla focale, allo schema ottico, alla marca e modello, all’usura e durezza di spostamento dello stesso, tra il comando di fermo e il reale serraggio dello stesso intercorrono lievi differenze. Differenze che inevitabilmente porteranno ad una diversa messa a fuoco se lo schema sta avanzando oppure indietreggiando. È stato un aspetto da me più volte descritto quando si trattavano argomenti su back/front focus...

Immagini "sdoppiate"...
Back Focus D70 ?
Fattore di Correzione AF ?

Utilizzando obiettivi non motorizzati sarà quindi normale percepire lievi variazioni AF misurate in AF-S. Variazioni legate al tipo di focale ma soprattutto all’usura o ai giochi del singolo obiettivo preso in esame.

Utilizzando obiettivi motorizzati AF-S...
L’analisi di contrasto di fase attuata dal sistema AF evidenziata anche dal telemetro elettronico, produce un comando di spostamento obiettivo che intende portare la rotazione di sposamento sullo specifico punto. Il sistema AF conosce di ogni obiettivo quale spostamento AF comandare al motore obiettivo per collimare il preciso punto misurato anche in pre/post focus.
Nel sistema AF combinato con obiettivi motorizzati il sistema AF può infatti comandare lo spostamento anche prima di aver verificato la collimazione elettronica a contrasto di fase potendo calcolare il punto presunto anche all’interno di una misurazione front/back contenuta nell’estensione di capacità d’analisi defocus.
Con obiettivi AF-S si ha quindi da una parte maggiore velocità ma dall’altra anche maggiore precisione e linearità indifferentemente dalla direzione di spostamento. Anche in questo caso possono intervenire tolleranze maggiori su obiettivi usurati o starati che disgiungono lo spostamento fisico della motorizzazione con la perfetta posizione dello schema che tale posizione deve rispettare.

Quanto in esame non può pertanto essere ricondotto alla fotocamera ma all’obiettivo.
Per la fotocamera, con obiettivi non motorizzati si potrà solo agire in taratura che non potrà mai prevedere variabili d’inerzia meccanica disgiunta dalla direzione e specifica posizione (lo spostamento e l’inerzia di collimazione AF varia sostanzialmente tra piccole variazioni in primo piano, all’infinito oppure prossima all’iperfocale).

Zoom 80-200 Aiuto, acquisto...

Per quanto sopra descritto è anche da considerare lo specifico obiettivo e se lo stesso agisce in spostamento AF lineare o non lineare. Obiettivi che incorporano uno spostamento AF micrometrico operato con più giri di rotazione, offriranno maggiore precisione così come più precisione sarà percepita facendo operare l’obiettivo nel range di distanze tipiche della focale. A parità di eventuale gioco sarà pertanto più percepibile uno scostamento AF su distanze non regolate con estesa escursione di spostamento. Gli obiettivi con elicoide di spostamento AF non lineare offrono maggiore corsa di rotazione sulle distanze caratteristiche della focale riducendo lo spostamento su distanze meno tipiche del tipico obiettivo. Spostamenti non lineari sono usati su obiettivi che richiedono maggiori velocità di spostamento ottico. È infatti tipico l’esteso e micrometrico spostamento AF offerto dagli obiettivi macro della serie Micro Nikkor.

Messa a Fuoco o Nitidezza ?, Variabili in essere...
Costanza e Coerenza in AF-C
Messa a Fuoco, Nitidezza e Criteri AF D200

Se per la sensibilità della pellicola all’interno di uno specifico formato si considera la grana inversamente proporzionale alla sensibilità...
...se nei sensori a parità di tecnologia e generazione si considera la sensibilità ed il rapporto S/N inversamente proporzionale alla risoluzione ed alla dimensione pixel...
...nella messa a fuoco la precisione AF si contrappone anche con gli aspetti di velocità ricercata.
G.M.

PS: Cambio il titolo della discussione da “AF D200 Comportamento normale?“ a “Precisione AF” togliendo la D200 dal titolo perchè l’argomento è comune a qualunque DSLR con impiego di obiettivi non motorizzati.
ReVic
Messaggio: #3
Ho dovuto rileggere tre volte per capire completamente la risposta di Giuseppe.

Ho preso il mio 70-200 2.8 Nikon AFS e sono corso a rifare la stessa prova. Le due foto sono praticamente identiche.

Cavoli allora è tutto vero.

C'è una cosa che però non ho capito. Se rilevo il problema con tutti e tre gli obiettivi non AFS, posso sperare di migliorare (non eliminare ) il problema mandando la macchina in assistenza?
Ora, se metto a fuoco un sogetto prima da vicino e poi da lontano, la messa a fuoco è veramente al limite, è tutta frontale.

Grazie dell'esauriente risposta.

Fabrizio
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #4
QUOTE(ReVic @ Jun 16 2007, 06:37 PM) *
...Se rilevo il problema con tutti e tre gli obiettivi non AFS, posso sperare di migliorare (non eliminare ) il problema mandando la macchina in assistenza?...
Fabrizio,
ciò che l’assistenza può fare è anticipare o posticipare il punto di collimazione che la fotocamera comanda all’obiettivo. Non potrà in alcun modo invece agire sui giochi dei singoli obiettivi che potranno essere ridotti su ognuno sostituendo l’elicoide di messa a fuoco.
In laboratorio, la taratura viene fatta su mira ottica inclinata usando un obiettivo campione di riferimento. Obiettivo con taratura e giochi in standard.
Potrà pertanto inviare la fotocamera per la taratura allegando un obiettivo. Il laboratorio potrà spostare la taratura verso l’obiettivo inviato ma lo potrà fare solo se la differenza è minima al solo fine di evitare di starare la fotocamera su obiettivi non più in tolleranza.
Come potrà comprendere, il laboratorio potrà far collimare la taratura in avanzamento di messa a fuoco, in arretramento o nella metà delle due estensioni. Non potrà mai esistere una taratura che coinvolge queste tre posizioni citate dovute agli obiettivi.
Il laboratorio ha poteri di taratura distinta tra obiettivi motorizzati e non.
Tarando la rilevazione a contrasto di fase si agisce sul comportamento di obiettivi motorizzati e non, agendo in taratura di comando e motorizzazione si varia il comportamento slegato tra obiettivi motorizzati e non.

G.M.
stb-5000
Messaggio: #5
come sempre le spiegazioni di Beppe Maio sono complete e chiarificatrici

adesso ho capito perchè non hanno messo il motore sulla D40 laugh.gif laugh.gif

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

D40 Afd 85 mm f1.4 a tutta apertura
Lucabeer
Messaggio: #6
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jun 16 2007, 11:03 AM) *
Utilizzando obiettivi motorizzati AF-S...
L'analisi di contrasto di fase attuata dal sistema AF evidenziata anche dal telemetro elettronico, produce un comando di spostamento obiettivo che intende portare la rotazione di sposamento sullo specifico punto. Il sistema AF conosce di ogni obiettivo quale spostamento AF comandare al motore obiettivo per collimare il preciso punto misurato anche in pre/post focus.
Se ho capito bene, quindi, con gli obiettivi motorizzati la focheggiatura avviene con un comando in "feedforward" (la cui entità a seconda dello spostamento richiesto è mappata in un chip all'interno dell'obiettivo), piuttosto che in "closed loop"?
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #7
QUOTE(Lucabeer @ Jun 18 2007, 09:18 AM) *
con gli obiettivi motorizzati la focheggiatura avviene con un comando in "feedforward" (la cui entità a seconda dello spostamento richiesto è mappata in un chip all'interno dell'obiettivo), piuttosto che in "closed loop"?
Affermativo, il feed-drive è parte del sistema AF con obiettivi AF-S.

QUOTE(ReVic @ Jun 16 2007, 06:37 PM) *
...Ho preso il mio 70-200 2.8 Nikon AF-S e sono corso a rifare la stessa prova.
Le due foto sono praticamente identiche...
Comprese le differenze di messa a fuoco in relazione all’obiettivo troppo spesso confuse anche in queste pagine con aspetti Front/Back Focus...
..."esasperazioni a TA e su piani non tipici per la focale e la tipologia dell’obiettivo in uso"...
Torno sull’argomento obiettivi non motorizzati per considerare che l’aspetto di eventuale “gioco nell’elicoide AF dell’obiettivo” è da considerarsi in particolare lavorando su cavalletto con soggetto statico come ad esempio nelle riproduzioni (anche se per quelle è auspicabile un obiettivo Micro Nikkor).

Agendo a mano libera su soggetto “vivo” c’è da aggiungere anche gli spostamenti inevitabili del soggetto e quelli del fotografo che si sommeranno per aumentare o annullare l’effetto. È anche buona norma, in casi analoghi, focheggiare in AF-Singolo attendendo la collimazione di messa a fuoco (con il beep o comunque il pallino nel telemetro elettronico della fotocamera) quindi sollevare il dito dal prescatto ed attivare una seconda collimazione. Di norma questo aspetto ottimizza la focheggiatura nel frattempo “microvariata” dal nostro spostamento e da quello del soggetto e questa operazione compensa anche buona parte dell’eventuale gioco oggetto di questa discussione.

G.M.
Lucabeer
Messaggio: #8
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jun 18 2007, 12:11 PM) *
Affermativo, il feed-drive è parte del sistema AF con obiettivi AF-S.
Fin qui tutto bene: da controllista posso confermare che il modo migliore per ottenere prestazioni velocistiche di rispetto è proprio quello di fornire un comando "precalcolato", invece che usare un sistema a feedback "closed loop" puro.

Però, successivamente all'attuazione di questo comando, c'è da parte del sistema un'ulteriore correzione fine sul punto raggiunto in modo da massimizzare il contrasto di fase, oppure il sistema considera il proprio lavoro concluso "fidandosi" (a meno di guasti/errori veramente grossolani, per cui immagino ci siano delle linee di diagnosi) che il comando inviato sia effettivamente riuscito nell'ottenere una focheggiatura precisa al 100%?

O la cosa dipende dal fatto se si utilizza la modalità AF-S o AF-C?
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #9
QUOTE(Lucabeer @ Jun 18 2007, 02:16 PM) *

...successivamente all'attuazione di questo comando, c'è da parte del sistema un'ulteriore correzione fine sul punto raggiunto in modo da massimizzare il contrasto di fase...
È una procedura in loop a riduzione di tolleranza in corso d'opera in AF-Singolo.
Varia quindi l'approssimazione di comando durante lo spostamento.
In AF-Continuo cambia invece il comportamento in base all'area primaria e quelle di campionamento scenario.

Sembra però che adesso stiamo andando oltre a quanto richiesto per fotografare...

G.M.
Lucabeer
Messaggio: #10
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jun 18 2007, 04:32 PM) *
È una procedura in loop a riduzione di tolleranza in corso d'opera in AF-Singolo.
Varia quindi l'approssimazione di comando durante lo spostamento.
In AF-Continuo cambia invece il comportamento in base all'area primaria e quelle di campionamento scenario.

Sembra però che adesso stiamo andando oltre a quanto richiesto per fotografare...


Deformazione tecnica professionale.... rolleyes.gif

In effetti se allora dopo il pre-comando c'è anche una successiva fase di affinamento del punto di messa a fuoco in closed loop, si combina il vantaggio della velocità con quello della precisione... e nessun motivo di preoccuparsi della bontà della messa a fuoco ottenuta, salvo casi di guasto o grave staratura.
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #11
QUOTE(Lucabeer @ Jun 18 2007, 07:23 PM) *
...e nessun motivo di preoccuparsi della bontà della messa a fuoco ottenuta, salvo casi di guasto o grave staratura...
O casi di "impropria misurazione" focheggiando in AF-Singolo su soggetti in movimento anche se lieve, focheggiando “tremando” o "ondeggiando", focheggiando inquadrando con l’Area AF il soggetto e parte dello sfondo, focheggiando sullo scuro (capelli neri in ombra) o in zone chiare di bagliore, focheggiando su trame geometriche, focheggiando in grandangolo su un soggetto in penombra che si muove, focheggiando...

Il sistema è quindi sofisticato ma non certo miracoloso.

G.M.
 
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