Vetrina

A cura di:

Elliott Erwin Snpas
Firenze, Museo Marino Marini, fino al 19 Aprile 2004

© Elliott Erwitt / Magnum

Quasi centocinquanta scatti che fissano i volti di personaggi famosi ma anche luoghi, cose e animali. Essere fotografo per Elliott Erwitt ha significato percorrere il mondo, osservarlo, conoscerlo e farsi sorprendere dai mille aspetti curiosi, tragici o teneri in cui la vita si manifestava di fronte a lui e alla sua macchina fotografica.




 

   

© Elliott Erwitt / Magnum
Snaps presenta una serie di immagini, frutto di una lunga e accurata selezione, che ripercorrono tutta la carriera di Erwitt (classe 1928, di origine russa, vissuto in Italia e ormai americano da tanti anni, fotografo di Magnum dal 1953). Molte sono inedite o poco note e, accanto a quelle ormai diventate dei classici, mettono a fuoco come non mai la personalità affascinante di un grande interprete.

Elliott disprezza il gergo iperestetico e artistoide con cui tanti parlano del mestiere del fotografo. Per lui, il termine snap (che significa schiocco delle dita, ma anche scatto) è semplice e calzante e per questo lo ha scelto come titolo della sua mostra e del suo libro antologico che l'accompagna (pubblicato da Contrasto).



© Elliott Erwitt / Magnum

Azione o espressione congelata, composizione esattamente calcolata, congiunzione casuale, bizzarra o toccante di immagini della vita vera.
La storia sta tutta nel momento colto al volo: snap, scatto. Questa raccolta di foto di cinque decenni ne comprende alcune note in tutto il mondo e altre dimenticate, che Erwitt ha ripescato di recente dalle montagne di raccoglitori impilati nel suo studio di Manhattan e può accadere che egli, anche a distanza di tanti anni, scorga di colpo un nesso, un'illuminazione calzante, un rimando inaspettato tra due immagini.

Pur essendo noto soprattutto per le immagini umoristiche o toccanti, capaci di cogliere momenti spontanei del flusso dell'esperienza, Erwitt è anche un giornalista di grande efficacia e, quando l'occasione lo richiede, un tragico.

 

 



© Elliott Erwitt / Magnum

Per capire le qualità della percezione che sono esclusive dell'opera di Elliott, basta comprendere come la stessa sensibilità sia in grado di ritrarre la vedova in gramaglie di un Presidente americano assassinato e di registrare altrove il surreale accostamento di un Cristo e di una Pepsi, accettando entrambi i tipi d'immagine e scorgendone le affinità emotive. Nel percorso, si alternano immagini famose e scatti inediti, in un equilibrio non casuale: dalle sue famose foto di Kruscev e Nixon che discutono a Mosca nel 1959, a quella di Marilyn Monroe sul set del film "Gli Spostati", alle numerose immagini (scattate per desiderio personale più che per lavoro) di luoghi, cose e animali.

Lo stile inconfondibile e spesso arguto di Erwitt riesce a registrare, in oltre mezzo secolo di vita, gli istanti più bizzarri, ordinari, celebri, strani fermati dall'obiettivo di uno dei più ironici creatori di immagini dei nostri tempi. Ma, nell'insieme, i suoi scatti più famosi testimonieranno il ruolo che Erwitt ha avuto come testimone di questo secolo. In filigrana emergerà non solo il lato ironico ma la grande professionalità di questo autore.

Contrasto, in occasione della mostra oltre al libro omonimo Snaps (la grande raccolta antologica di Elliott Erwitt), pubblica anche altri tre libri di foto indimenticabili: Amici, Amanti e Cani. Nel suo lungo vagabondare, con macchina fotografica al collo, tra gli Stati Uniti e l'Europa, l'Asia e il Sud America, Erwitt ha fermato attimi rari ed esilaranti, catturando situazioni affettuose o struggenti, spesso buffe e ironiche, comunque significative del rapporto che ci lega, rispettivamente, ai nostri amici, ai nostri cani e ai nostri amori. Così sono nati questi tre piccoli libri (20x20 cm), pieni di foto indimenticabili: un affettuoso e divertente omaggio di Elliott Erwitt alla vita, alle sue stranezze e a quel che sempre ci riserva di inaspettato, di buffo, di tenero.


Elliott Erwitt - AmantiElliott Erwitt - AmiciElliott Erwitt - Cani

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