Inviati 2

A cura di:

Around the World
Louise Hawson

di Silvia Benedet

Pigneto, Roma. Louise Hawson è alta e allampanata, girovaga per le strade affollate di ragazzi con una macchina fotografica e un fogliettino che spiega chi è e cosa fa, in italiano. Sono svariati i dettagli che attirano la sua attenzione: un colore, una scritta, un'espressione. Allora si avvicina con aria decisa ma gentile, è così che l'ho incontrata. All'interlocutore, e forse futuro soggetto, spiega che è una fotografa e blogger, che sta girando il mondo con il suo progetto, chiamato 52 Suburbs. Ha scelto sette grandi città, per cercare di raccontarne, di ciascuna, i quartieri meno blasonati, meno fotografati, meno conosciuti, ma non per questo meno interessanti («l'aspetto non-celebrato di alcune tre più famose città del mondo, le loro periferie/sobborghi»), parlando con le persone, cercando di entrare nello "spirito del luogo", rifiutando totalmente le foto-cartolina.

© Louise Hawson
Rome, Strike a pose Anna
© Louise Hawson

Louise posta settimanalmente il risultato di questo suo peregrinare. Si presenta come la peggiore delle turiste, poco interessata e annoiata dalle attrazioni classiche e dai Belvedere. Le immagini che seleziona sono spesso accostamenti insoliti, per colore o per associazione di idee. Una croce tatuata trova il suo posto accanto a una madonnina all'angolo di una strada, un gelato alla fragola si accorda con il carminio di una maglietta, il verde di un graffito si specchia in uno sguardo sorpreso.

© Louise Hawson
Berlin, You can hold your tattooed pierced mohawked head up high
© Louise Hawson

Tutto è partito da quando, nel 2009, si sentì quasi una straniera nella sua stessa città, Sydney, dal momento che la conosceva così poco. Iniziarono così le sue avventure con la macchina fotografica tra i sobborghi più popolari, che sfociarono nella prima versione del blog e, dato il seguito, in un libro e una mostra. Quest'anno Louise ha trovato la voglia e il coraggio di uscire dall'Australia e riproporre il format in sette città conosciute in tutto il mondo per ben altri paesaggi: Hong Kong, Delhi, Istanbul, Parigi, Roma, Berlino, New York. Assieme a Louise viaggia la figlia Coco, otto anni, che si nutre di un'esperienza che vale quanto la più brillante delle scuole.

Mappa

Louise (e Coco) è (sono) ora a Berlino, penultima tappa programmata del suo (loro) viaggio around the world prima di New York. «Alla fine ho scelto Friedrichshain, metà di uno dei 12 quartieri di Berlino, in passato parte di Berlino Est», scrive nel suo ultimo post, «il passato di Berlino è talmente sconvolgente che ho trascorso la mia prima settimana qui ossessionata dall'idea di cercare di vedere la città con gli occhi di qualcuno che viveva qui negli anni '50, '60 e '70. Ero soprattutto curiosa di sapere come fosse l'Est – ad eccezione di Karl-Marx-Allee, la strada-vetrina della DDR, sembra piena di una gran quantità di squallidi condomini costruiti tra gli anni '50 e '70. Molti sono abitati, altri abbandonati dai tempi della DDR».

© Louise Hawson
Paris, Spots and stripes
© Louise Hawson

Di seguito, riportiamo la dichiarazione di intenti di Louise sul suo progetto 52 Suburbs Around the World: «Nel 2009/2010 mi sono resa conto di essere una straniera nella mia città, Sydney. Così ho passato un anno a esplorare e fotografare un (nuovo) quartiere di Sydney ogni settimana in cerca delle bellezze dei sobborghi, condividendo le mie scoperte su un blog, 52suburbs.com.au. Il blog ha avuto molto successo e nel 2011 si è trasformato in un libro e in un'importante mostra, ed è stato ispirazione per questo secondo progetto, 52 Suburbs Around the World. Perché? Perché avendo scoperto come sia incredibilmente interessante curiosare nei cortili di una grande città, ricercando la bellezza sia nell'ambiente urbano che nelle persone, non vedo l'ora di farlo ancora, ma questa volta su scala mondiale.

© Louise Hawson
Istanbul, Prayer time
© Louise Hawson

La mia voglia di esplorare il lato non-famoso di una città deriva dal desiderio infantile di essere sorpresa e di fare scoperte, piuttosto che seguire un percorso ben noto in cui le cose sono già state scoperte migliaia di volte. Voglio osservare la vita vera, perciò per me è molto più soddisfacente avventurarmi nei quartieri dove si conduce una vita normale. Sono una cattiva turista. Detesto seguire la folla, specie una folla di turisti. Lascio a loro i grandi monumenti, le Dieci Cose da Vedere, le visite imperdibili, io vado nei sobborghi/periferie.

© Louise Hawson
Delhi, Hidden
© Louise Hawson

Nota sulla parola "sobborgo": tecnicamente questo progetto dovrebbe chiamarsi "52 quartieri intorno al mondo" perché "sobborgo" il più delle volte significa un luogo distante dal centro città. Il solo motivo per cui ho chiamato questo progetto "52 Sobborghi" è perché si basa sul mio progetto di Sydney, dove i quartieri si chiamano sobborghi. Può creare confusione, lo so. Ma che si chiamino sobborghi, quartieri o altro, la sostanza è la stessa: una zona che non sia in un percorso turistico.

© Louise Hawson
Hong Kong, Fringes
© Louise Hawson

Trascorreremo gennaio a Hong Kong, febbraio a New Delhi, marzo a Istanbul. Quindi Parigi, Roma e Berlino tra aprile e agosto prima di dirigerci verso New York a settembre e ottobre. Da qui visiteremo ancora una o due città ancora da stabilire, a novembre e dicembre. (Cioè, se avremo ancora qualche soldo; altrimenti ci ritireremo a New York per quegli ultimi mesi. C'è di peggio). Lo so, sono tutte città famose, ultra-fotografate; la mia missione è quella di ritrarne un'immagine più intima, immaginifica di quanto normalmente si veda. Come? Beh, non solo ignorerò i cliché da cartolina concentrandomi invece sul trovare la bellezza "comune"nei luoghi dove vive la gente "comune". Presenterò anche molte delle mie foto come dittici, (strano termine per due immagini affiancate) con una didascalia. È un modo giocoso di presentare immagini che mi permette di fare dei collegamenti tra cose apparentemente non in relazione tra loro tramite un colore, una forma, una trama comuni, una qualunque cosa unisca le immagini e crei un nuovo significato».

Louise & Coco
Louise & Coco

 

Metodi di pagamento: