Buonasera a tutti,

Stasera vi invito a cena,con Dolomieu.
Vi racconto come è nato e come ho risolto e realizzato un altro still life.

Anni fa, nel 1988, alcuni ristoranti della provincia di Belluno, per valorizzare la loro cucina, hanno proposto la manifestazione "Piatto Dolomieu".
Ogni ristorante proponeva una propria specialità e, durante la serata, veniva offerto agli invitati a ricordo della cena, un piatto raffigurante un'opera del pittore chiamato ad esporre le proprie opere per l'occasione.

Per il manifesto delle serate, mi è stato commissionato lo still life di uno dei piatti, argomento di questa discussione.

Dal colloquio con gli organizzatori, è emerso che le specialità culinarie proposte erano quelle semplici, delle famiglie dei contadini bellunesi che lavoravano la terra, rivedute in chiave moderna, per andare avanti, verso il futuro e conservando le proprie origini.

Questo il titolo del tema.
E adesso viene il bello, lo svolgimento.
Passato e futuro, come conciliarli in un'unica immagine?

Prendo il notes e inizio a buttar giù alcune idee, alcuni schizzi.







continua...

Messaggio modificato da Fedro il Jun 6 2007, 08:15 PM

Un paio di queste decido anche di realizzarle, ma non mi convinceranno
(magari di quella con i tubi neri, la prima è banale, ne parlerò in un altro thread).





Non riuscivo a trovare il collegamento con le motivazioni del menù.
Quella di cui parlerò qui, è quella che più mi ha convinto, e che ho realizzato e consegnato.
Dovevo fotografare un piatto. Dove appoggiarlo? su che superficie? includervi legumi, carni, frutta?

continua...

Messaggio modificato da sergiopivetta il Feb 12 2006, 08:52 PM

La specialità culinaria che veniva presentata proveniva dal lavoro della terra,
ho deciso quindi per un fondo di terra.
Ho steso uno strato di sabbia e l'ho livellato ben bene.




Una specialità antica protesa verso il futuro...
forse sullo sfondo ci stava il profilo dei grattacieli, il profilo di una città,
ma qui siamo a tavola.
Idea: quindi il profilo delle posate.

Proteso verso il futuro.
Cosa mi aiuta meglio? La prospettiva.
Diamogli un aiutino disegnando sulla sabbia delle linee convergenti verso la città di posate.

Adesso decidiamo il punto di ripresa,
trovatolo, posiziono il banco ottico, inclino i corpi mobili in modo da inclinare il piano di messa a fuoco ed avere a fuoco tutto quello che mi serve senza chiudere eccessivamente il diaframma (regola di Scheimpflug),



sfruttando quindi la massima qualità dell'obiettivo.
E' noto che il massimo di qualità della lente si ha ad un diaframma intermedio (e che dipende da obiettivo a obiettivo) e che cala VISTOSAMENTE più lo si apre o chiude.

Trovata la posizione ideale per il piatto e sistematolo leggermente inclinato, restava un ultimo decisivo ragionamento sui colori presenti.
Il piatto è sul ciano-blu, la città... magenta, cosa manca?
il giallo, e cosa?
ovviamente le stelle.

continua...

Messaggio modificato da Fedro il Jun 6 2007, 08:16 PM

Le stelle sono state realizzate con la stessa tecnica dello still life delle ruote dentate

(http://www.nital.it/forum/index.php?showtopic=21913)

Questa volta gli scatti sono stati tre,
uno per avere solo i puntini luminosi,
uno scatto col filtro cross screen per i raggi,
uno col filtro diffusore per un leggero alone luminoso.
Tutti e tre gli scatti, sono stati fatti con un filtro giallo per dare il colore giallo ai raggi e all'alone.




L'illuminazione.

Non è stato facile decidere.
Una luce di effetto, radente o contrastata rischiava di rendere pesante, freddo per l'occasione conviviale, lo scatto.
Eccessivamente morbida avrebbe reso piatto (... ) il set del piatto.
Ho cercato quindi una via intermedia giocando sull'indipendenza della luminosità delle posate rispetto a quella del piatto.
Non sono rimasto pienamente soddisfatto della scelta ma, neanche adesso, saprei trovare un'altra soluzione che sia migliore.
Luce principale leggermente morbida con un banck 40x40. Come sfondo ho scelto un fondale sfumato dal grigio al bianco.



continua...

Messaggio modificato da Fedro il Jun 6 2007, 08:17 PM

Particolare cura alle posate, dipinte con smalto color magenta e che ho illuminato con una luce riflessa da un pannello bianco posto davanti ad esse, ma più basso del piano di sabbia in modo da non renderlo visibile e sul quale sparavo il fascio di luce di uno spot.
Sicuramente un fotografo potrebbe essere un ottimo giocatore di biliardo .




Come pellicola ho scelto una pellicola negativa VHC formato 120, caratterizzata da una alta saturazione e contrasto dei colori per controbilanciare la "piattezza" della luce.
Il formato ottenuto era 6x7.
Le torce flash che avevo non erano potenti, il massimo diaframma che mi permettevano di usare era f16 1/2 , a me serviva invece usare, per avere la profondità di campo voluta, f32.




continua...

Messaggio modificato da Fedro il Jun 6 2007, 08:17 PM

Bene, siamo sul rettilineo d'arrivo.


Tiriamo fuori il pallottoliere e facciamo un pò di conti:
da f16 1/2 devo arrivare a f32 più l'aumento di 1 stop dovuto al tiraggio del soffietto... 5 scatti uno sull'altro,
più i 3 scatti per le stelle.

e...click :




e, per chi si ferma a cena, buon appetito.

In questa mio "workshop" ho cercato di essere il più sintetico possibile,
pur essendo l'argomento non semplice.
Spero di non esserlo stato troppo e di essermi dimenticato qualcosa di interessante.
Al prossimo,

sergio

Messaggio modificato da Fedro il Jun 6 2007, 08:18 PM

Complimenti e ancora complimenti. Mi sono appassionato al tuo "racconto" neanche fosse un romanzo. Il risultato del tuo lavoro è davvero eccezionale, anche se la foto delle ruote dentate mi affascina di più.

Messaggio modificato da pubblisud@beactive.it il Sep 27 2005, 09:11 PM

Devo dire che il racconto ha appassionato anche me.
Complimenti per il risultato.

Questo è il "Tecniche" che vorrei leggere più spesso!

Sono affascinato nel vedere nei tuoi racconti, anche il mio mondo!

Sarebbe piacevole leggerne più spesso!!!
Complimenti.

p.s. Adesso tocca a Ludofox!!!

Bellissimo tutto Sergio
Dall'idea, alle prove, ai dubbi, alla soluzione.. mi piace molto come hai spiegato l'intero procedimento e come sei riuscito ad ottenere esattamente ciò che volevi ottenere!
Spero di vedere altri progetti molto presto..

Ciao e Complimenti,

Simone

Bravissimo

WOW
si possono vedere un pò piu grandi??

è incredibile tutto quello che c'è dietro a uno still life!!!

Bravo, complimenti!!!

ciau

PS
ho visto il tuo sito, graficamente scarno, ma caspita che contenuti!!!
wedding, a parer mio è la sezione più bella, hai trasformato le solite foto banali di matrimonio, in foto di moda, tutte d'alta classe!!!
complimenti ancora!!

Finalmente ho finito (a queste ore) di impaginare un matrimonio.
Mentre i file stanno viaggiando con l'ADSL verso il mio laboratorio, ho il tempo per venirvi a trovare.

Beh, a tutti,
mi lasciate senza parole, quanti complimenti.

Spero veramente che quanto ho scritto sullo still life del piatto Dolomieu possa essere utile.
Penso e spero che, più che le fredde procedure tecniche, possano dare spunti interessanti le motivazioni di alcune scelte. Non tanto in assoluto proprio le mie, quanto il fatto che ci siano cose che viaggiano parallele alle soluzioni tecniche e che hanno pari importanza e che possono fare la differenza.

Per Roy: no, non si possono vedere più grandi. Dovrei ripassarle tutte allo scanner perchè le ho salvate solo alla dimensione per il thread.

Monia, la grafica spartana che più spartana non si può, è stata una scelta intenzionale, proprio quello che volevo e, dicendomi che l'hai trovata scarna, mi hai fatto un complimento in più.

notte,
sergio

era un complimento infatti..
io di professione mi occupo di grafica e volevo proprio sottolineare che anche se la grafica in questo caso è quasi assente, il contenuto di altissima qualità (le tue foto), lo rendono un sito molto piacevole...

ciau

è incredibile tutto quello che c'è dietro a uno still life!!!

E' proprio così Monia.
Alle spalle di un buono still, c'è (ci dev'essere) un progetto.
La necessità di "costruire" tutto, luce compresa, lo impone.

Il paradosso (se così possiamo chiamarlo) è che se il prodotto è ben fatto, deve nascondere gli artifici necessari alla sua realizzazione.

Questa caratteristica, però, fa sì che venga sottovaluta la difficoltà da parte dell'osservatore.
Quante volte mi sento dire: "E' una foto di una bottiglia, ...che ci vorrà mai!"

Mamma mia...
scusate la ripetizione ma ....quant'è difficile?!?!?

Dopo aver letto questi workshop-online son rimasto senza parole ed apprezzo ancora di più il lavoro di voi stillaifisti...

Sergio a te un mega-complimento e un mega-grazie per aver condiviso con noi la tua tecnica, i tuoi progetti, il tuo modo di vedere.... sei bravissimo

Ludo... dopo aver visto i tuoi lavori e la tua stampa che faceva bella mostra di se a Venafro... un quadro d'autore... son stato felice di averti conosciuto e apprezzato dal vivo la tua "dottrina"!

sono senza parole....
complimenti ancora....

Istruttivo, interessante e ottimamente esposto...grazie Sergio!

(ora vado a curiosare il tuo sito )

ciao
Eli

Complimenti, davvero un gran bel lavoro.

Mi aggiungo ai complimenti, ampiamente meritati.
Ottimo lavoro, ben progettato e realizzato.

incredibile sto VIRUS dello still-live come si è propagato da quando c'è Fox "Mulder" Fossà..

complimenti per l'impegno e per il racconto.

incredibile sto VIRUS dello still-live come si è propagato da quando c'è Fox "Mulder" Fossà..

complimenti per l'impegno e per il racconto.

Sullo STILL-VIRUS, sono d'accordo e ne sono felice.
Un genere che pian pianino comincia a fare capolino sempre più spesso.

Ma Sergio non aveva certo bisogno dei miei interventi.
E' un "signor" fotografo. Basta andare a fare un salto sul suo sito.

P.S.
Vorrei non far dimenticare quest'altro suo racconto.

Ludovico ti ringrazio.
La prossima settimana però ho intenzione di cambiare genere e aprire una porta sul ritratto.


ciao,
sergio