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D2H e Gestione Colore
Immagini di "plastica" ?
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matiafis
Nikonista
Messaggio: #1
mad.gif Salve a tutti sono un matrimonialista il mio nome Matteo Iafisco

Uso da un paio di mesi la D2H con ed avrei da fare le seguenti critiche positive e
negative.
A livello di operabilità la D2H si comporta in modo eccellente ( il Display e fantastico, la velocità a dir poco eccezzionale, esposizione e fuoco ottimi) ma la nota dolente secondo il mio parere è causata dal filtro anti moiré posto davanti al sensore che rende le immagini come se fossero di plastica, la pelle delle persone diventa una pelle simile alle bambole specialmente con l'uso del flash.
Ho provato tutti i tipi di settaggi ma il problema non si risolve.
cosa ne pensate?
Infine vorrei un vostro parere soll'obbiettivo 17-55 2.8 G IF-ED da me acquistato di recente. Dopo una lunga attesa finalmente è arrivato ma la delusione è stata
tanta già dai primi scatti. La sua qualità ottica è accettabile essendo un ottica dedicata esclusivamente a corpi digitali ma la cosa che mi da più fastidio è l'elevata distorsione ottica presente a tutte le focali, Una distorsione che definirei anomala perche le immaggini risiltano distorte in modo disomogeneo che nessun programma di correzione di distorsioni (vedi LensDoc di Ambrosia) riesce a riportarle in modo giusto.
Se siete utilizzatori di quest'ottica per cortesia gradirei sapere i vostri pareri.
Un saluto affettuoso a tutti.

NOTA Moderatore:
Ho modificato il titolo della discussione per coerenza con lo svolgimento in corso. Per bilanciamento del bianco e correzioni geometriche ottiche suggerirei specifiche e "focalizzate" discussioni.

Messaggio modificato da Giuseppe Maio il Jun 5 2004, 12:23 PM
Marco Negri
Messaggio: #2
Ciao,
sarebbe bello poter vedere, ed insieme discutere le Tue immagini
incriminate.

Da tempo sono interessato all'acquisto di codesta ottica,
ma oltre al frugale test svolto al Photoshow di Roma non ho avuto altri modi di completare esperienza in merito.

Anche se…i pochi scatti mi sembravano privi di distorsioni in genere.

Rimando comunque a chi, ne ha gia fatto un appropriato utilizzo e potrà espletare la propria opinione in merito.

Buone foto.

Marco
aliant
Messaggio: #3
QUOTE (matiafis @ Jun 2 2004, 06:09 PM)
mad.gif Salve a tutti sono un matrimonialista il mio nome Matteo Iafisco

Uso da un paio di mesi la D2H con ed avrei da fare le seguenti critiche positive e
negative.
A livello di operabilità la D2H si comporta in modo eccellente ( il Display e fantastico, la velocità a dir poco eccezzionale, esposizione e fuoco ottimi) ma la nota dolente secondo il mio parere è causata dal filtro anti moiré posto davanti al sensore che rende le immagini come se fossero di plastica, la pelle delle persone diventa una pelle simile alle bambole specialmente con l'uso del flash.
Ho provato tutti i tipi di settaggi ma il problema non si risolve.
cosa ne pensate?
Infine vorrei un vostro parere soll'obbiettivo 17-55 2.8 G IF-ED da me acquistato di recente. Dopo una lunga attesa finalmente è arrivato ma la delusione è stata
tanta già dai primi scatti. La sua qualità ottica è accettabile essendo un ottica dedicata esclusivamente a corpi digitali ma la cosa che mi da più fastidio è l'elevata distorsione ottica presente a tutte le focali, Una distorsione che definirei anomala perche le immaggini risiltano distorte in modo disomogeneo che nessun programma di correzione di distorsioni (vedi LensDoc di Ambrosia) riesce a riportarle in modo giusto.
Se siete utilizzatori di quest'ottica per cortesia gradirei sapere i vostri pareri.
Un saluto affettuoso a tutti.

Hai valutato la possibilità che il tuo obiettivo sia difettoso ?

Ho letto tanti, ma tanti, commenti su quell'ottica e ne parlano tutti in maniera strepitosa.

Posta qualche foto con i relativi EXIF e se ne puo' discutere
altrimenti .... tongue.gif
Alessandro Catalano
Messaggio: #4
Carissimo Matteo,
dopo 2 anni di esperienza digitale maturata con la D1x sono approdato alla D2H lo scorso Dicembre e della quale sono estremamente soddisfatto soprattutto per la qualità delle immagini. Ovviamente lavoro esclusivamente in RAW-NEF con successiva ed esclusiva postelaborazione con Capture 4.1 - Non mi è più necessario Photoshop se non in casi eccezionali per correggere giusto qualche piccolo difetto della pelle (leggasi brufoli). Dimenticavo ho settato lo sharpening dsu Medium High. Utilizzo normalmente un AF-S 28/70 mm f/2.8 che considero eccezionale. Effettivamente da alcuni test che ho condotto personalmente ho rilevato che il 17/55 AF-S risulta talvolta inferiore in prestazioni rispetto al 28/70 che appare più incisivo in particolar modo ai diaframmi 4 e 5.6 unitamente al Flash (SB 800). Comunque si tratta di un'ottima ottica. Per quanto riguarda la distorsione considera che si tratta sempre di un 17 mm in quanto a resa prospettica.

Alessandro
matiafis
Nikonista
Messaggio: #5
Vi allego una foto da me scattata giorni fa. Valutatela attentamente specialmente
negli angoli.
si tratta di uno scatto in Nef compresso con il 17-55 su focale 45 a 180/8 iso400
stavo piu o meno a 8-10 metri di distanza dal negozio.
cosa ne pensate della distorsione?
Vi sembra normale oppure devo pensare che l'obbiettivo si difettoso?
Un saluto affettuoso a tutti.
Immagine(i) allegate
Immagine Allegata
 
sergiobutta
Messaggio: #6
La macchina non mi sembra tenuta diritta. Ma gli stipiti della porta (muro bianco) era piano o arrotondato ? Ci parli del colore della pelle. Manda qualche altra foto, per valutare ambedue i problemi denunciati.
Alessandro Catalano
Messaggio: #7
Caro Matteo,
effettivamente sembrerebbe presente una leggera distorsione ai bordi, che comunque appare accettabile ma è pure vero che la sensazione di "Sergiobutta" risulta corretta ... gli stipiti sono arrotondati. Per quanto rigurda la vetrina è tutto ok. Inviaci altre foto.

Alessandro
morgan
Messaggio: #8
Ciao Matteo, la foto da te allegata mostra effettivamente una distorsione abbastanza evidente ai bordi, tenendo presente anche la focale utilizzata, che è di ben 45mm. Nello stesso tempo, sono d'accordo anche con Sergio, che per giudicare oggettivamente l'immagine andrebbero presi in considerazione anche altri parametri. Tutto ciò premesso, qualche tempo avevo pensato di sostituire il mio AFS 17-35 2.8, che ritengo un'ottimo obiettivo, con il 17-55 per avere prestazioni migliori con la reflex digitale. Poi, dando un'occhiata a queste prove, e facendo alcune considerazioni, del tipo, che se il prezzo del 17-35 e tutt'oggi sensibilmente superiore a quello del al 17-55, pur avendo un'escursione focale minore, qualche motivo ci dovrà pur essere; che possedendo una F5 ho la possibilità di utilizzarlo ancora senza nessun problema , ho deciso di tenermi il mio "Dash"!!! Non so se ho fatto bene, ma mi è sembrato giusto operare questa scelta. wink.gif wink.gif wink.gif


My photo.net page


Daniele R.
Messaggio: #9
quello che non è chiaro e perdonatemi, ma io la interpreto così, è se Matteo imputa il difetto delle sue immagini, che dice essere di plastica, all'obiettivo citato.

Il problema si presenta anche con altre ottiche oppure è solo con quella?

anche a me sembra che la stampa chimica da file non renda giustizia alle imagini scattate, ho fatto una stampa di un primo piano una ragazza con il mio plotter (Epson 7600) e la resa è quantomeno eccezionale, ho preso lo stesso file, l'ho settato per la stampa professionale da laboratorio e il risultato è a parer mio scadente.

Ho due corpi D100 che uso con ottiche di prestigio, quali 35-70 f2.8, 80-200 f2.8, 60 micro f2.8, 20 f2.8, 50 f1,8 e devo dire che con tutte le ottiche se effettuo una stampa chimica il risultato non mi soddisfa

Chi sa dirmi dove sbaglio? blink.gif
botbot
Messaggio: #10
da una singola immagine non si può dire con certezza,

ma se gli angoli dello stipite erano in squadra , tu in asse con la porta, e con la macchina in bolla, questa è una bella distorsione a cuscinetto!(a l.f.45!!!)

prova a fotografare, in condizioni sopraelencate qualcosa di più regolare, tipo una griglia e verificherai subito se la distorsione è anormale.

ciao!

My Webpage
matiafis
Nikonista
Messaggio: #11
Innanzitutto un grazie di cuore a quanti stanno partecipando a questa discussione e per i suggerimenti che mi state dando.

Si sà che condividendo le proprie esperienze si riesce a risolvere i problemi
molto più in fretta in modo particolare diventa di primaria importanza per quei fotografi che come me si sono avvicinati solo di recente al mondo della fotografia digitale. (E' la prima volta che partecipo ad un forum)
Premetto che sono un fotografo professionista da 8 anni e mi dedico quasi esclusivamente alla foto di matrimonio.
La fotografia digitale per noi rappresenta un grosso vantaggio sia in termini di risparmio (Vedi rulli, sviluppi, provini ecc.) e sia in termini di praticità potendo valutarei mmediatamente anche se in modo sommario, che cosa stai portando a casa.
Prima utilizzavo una Mamyia RZ 67, con un 80 ed un 150 mm, la cui qualità era secondo il mio parere a dir poco stupefacente, e forse per questo motivo non mi sento abbastanza appagato con il digitale.
Con la D2H avere quell'incisione e quella saturzione di colori che prima avevo con la Mamyia è e sarà un utopia.
Affido le mie stampe ad un fotolaboratorio di provata professionalità:
FOTOCINE MERIDIONALE di Bari il quale ha mandato nel mio studio il suo tecnico
a tararmi il monitor, un La Cie Electron Blue 19, e ricevo le stampe al 99% fedeli a come le vedo a monitor.
Ma il problema principale sta proprio lì, gli scatti li devi regolare tu, e non come prima che c'era il loro stampatore che si preoccupava a togliere le dominanti e
a farti avere delle stampe sempre perfette.
La maggior parte dei miei scatti hanno bisogno essere manipolati per portarli ad una condizione accettabile ed a volte succede che si fatica molto.
Questo secondo il mio parere è dovuto al bilanciamento del bianco che io lo uso quasi sempre in automatico non avendo avolte i tempi necessari pe fare la taratura.
Uso per aprire i miei files Nikon Editor (avendi finito il trial di Capture) li salvo in Jpeg e poi li apro con Photoshop 7, Ho provato anche ad aprirli direttamente in Photoshop CS ma i risultati sono completamente differenti.
Qelli aperti in Photoshop CS presentano una dominante verdastra provate a fare il confronto.
Non mi dilungo di + e vi allego una foto fatta ad una coppia di sposi con degli amici che a me sembra di plastica. E' uno scatto fatto a 250/8 400 iso con flash
di schiarita. Gli sposi erano all'ombra e lo sfondo al sole, avevo focale 8 per il basso tempo di sincronizzazione ed i soggetti non si staccano abbastanza dallo sfondo. Valutate voi.
Scusatemi per il romanzo che ho scritto Ciao a Tutti
matiafis
Nikonista
Messaggio: #12
Scusate ho avuto problemi con l'Upload.
ecco la foto allegata
per quant riguarda la distorsione del 17-55 farò altre prove ci risentiamo + in la.
Immagine(i) allegate
Immagine Allegata
 
Daniele R.
Messaggio: #13
mah, vista così non sembra poi così male, bisognerebbe avere la possibilità di vederla stampata, perchè a parer mio è li che cambia tutto wink.gif
sergiobutta
Messaggio: #14
Matias, non riesco neanche a vedere la tua fotografia. E' troppo grossa. Riducila a max 800x600, salvala per web e ripostala. Da quanto leggo, già il partire da files jpg, pregiudica parte del lavoro successivo, in quanto lavori su dati già compressi e poi scompattati. Io possiedo una D100 e vedo i dati raw senza nessuna dominante verdastra, magari, al primo impatto sono poco brillanti. Ma una spolveratina (Dee) con Capture, e penso anche con Photoshop, le mette subito in ottima forma. Non ti avvilire subito, il tempo ti renderà quanto oggi ritieni di aver speso inutilmente.
sergiobutta
Messaggio: #15
Scusa, Matteo, sono riuscito a vedere la tua foto. Ho potuto notare due cose: che usi Photoshop Elements, che, credo, non legga i .nef (Raw). Inoltre ho trovato che lo spazio di colore è "uncalibrated", almeno letto con Acdsee. Sicuramente lo spazio di colore incide sull'immagine, io non ti so dire cosa significa "uncalibrated"nel gergo della D2h. Aspettiamo spiegazioni.
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #16
QUOTE (matiafis @ Jun 4 2004, 06:36 PM)
...Qelli aperti in Photoshop CS presentano una dominante verdastra provate a fare il confronto...

La fotografia digitale offre maggiori certezze,

e precisioni cromatiche a patto di rispettare le regole.
Se una pellicola si sviluppa senza i "santi crismi" che succede ?

Lo stesso su una immagine digitale "passata" a computer senza una coerente gestione colore.

Quale spazio colore ha impostato in Photoshop ed in tutte le applicazioni che "toccano" il file ?

Probabilmente quello del laboratorio di stampa e tutto ciò vuol dire che chiede al Suo computer di visualizzare le immagini in sintesi addittiva con le caratteristiche di stampa (sintesi sottrattiva) quindi deformando i colori originali e NON adattandoli con i criteri scientifici.

La gestione colore è tanto semplice quanto complessa se si tralascia anche un minimo particolare.
Personalmente suggerirei di prendere dei file originali e NON risalvati (correttamente esposti e con corretto bilanciamento del bianco) e farli stampare in differenti laboratori per rendersi conto dell'argomento. In questa fase di valutazione raggiunga anche dei laboratori più lontani (a Foggia ne troverà uno molto preparato). Presa visione della qualità che riuscirà a trovare, passerà all'approfondimento della gestione colore iniziando, magari, dalla documentazione Nikon ma anche Adobe. Questo stesso forum ha più volte trattato l'argomento gestione colore oltre a quello sulla qualità di stampa ottenibile con minilab chimici. La consapevolezza delle potenzialità Le daranno i reali parametri qualitativi ma soprattutto serenità, competenza e la possibilità di scegliere il laboratorio di stampa "professionale" a Lei più congeniale.

Personalmente non posso andare oltre se prima non ci si chiede:

Perchè Photoshop, Nikon Capture e Nikon View richiedono lo spazio colore di lavoro ? Cos'è ?
Perchè Nikon offre sulle fotocamere tre (o quattro a seconda dei modelli) spazi colore selezionabili ? Perchè l'uno o l'altro ?
Cos'è il profilo monitor di Photoshop, del sistema operativo e di tutte le applicazioni interessate ?

Pherchè Photoshop ha un comando chiamato prova colore (Menu Visualizza, Imposta Prova...) ?

Per verificare l'importanza di quanto sopra esposto, provi ad aprire una immagine in Photoshop quindi dal menu "Immagine", "Metodo", "Assegna profilo", assegni differenti profili e constati come l'immagine cambia colorazione, contrasto, saturazione e dominanti.

la prima regola dunque e quella di calibrare il sistema di gestione colore in forma coerente per mantenere una gestibile linearità. Senza ciò, non troverà MAI pace sulla cromia.

Giuseppe Maio
www.nital.it
Alessandro Catalano
Messaggio: #17
Caro Matteo
la foto di matrimonio che hai allegato non sembra neanche a me così drammatica! Tuttal'più io vedo una leggera dominante magenta. Ovviamente mi baso su ciò che vedo sul mio monitor (ovviamente tarato con Adobe gamma e con i profili colore inseriti omogeneamente su tutti i programmi immagine).

Ciao Alessandro
matiafis
Nikonista
Messaggio: #18
Grazie al sig. Giuseppe Maio per il suo intervento.

Vorrei precisare ancora alcune cose: dopo moltissime prove di stampa da me effettuate ( sempre con risultati deludenti) per arrivare ad un punto di accordo da ciò che si vede al monitor e ciò che arriva stampato, adesso direi che ci siamo.

Il tecnico del laboratorio ha generato, con la procedura della taratura del monitor fatta con un'apparecchiatura dedicata, un profilo colore personalizzato per il Mio monitor ed ha salvato codesto profilo per poi trasferirlo nella loro Laserlab ed assegnarlo ogni volta alle mie stampe.

Da allora ho impostato Photoshop in modo che ad ogni file aperto venga assegnato quel profilo e come ho detto in precedenza le stampe adesso mi arrivano al 99% uguali a come li vedo.

Superato questo però i problemi non sono affatto terminati.

Fotografando esclusivamente persone in varie ambientazioni e con set di luci non sempre uguali ( infatti in un matrimonio, almeno nella mia zona, si parte a fotografare gli sposi nella loro casa ove non sempre la luce disponibile è adatta
per l'occasione e quindi c'è la necessita di allestire un set di luci appropriato).
I set da me preparati sono sono quasi sempre di varia natura e con temperatura colore differente faccio qualche esempio:

Luce finestra 5500K (ove dsponibile) e controluce dietro al soggetto con lampada Ianiro 650W a 3200k;

Lupo Quadilight a 5600K con contrluce sempre Ianiro ma con un filtro arancio;

Luci in chiesa quasi sempre a 3200K e scatto con il Flash 5600K

Non mi dilungo di più ma ditemi voi se non procedi ogni volta con la taratura del bianco la D2H come si comporta in queste situazioni di luce mista?

Essendo impossibilitati a tarare il bianco per ogni sitazione per ovvi motivi di tempo che un matrimonio comporta si preferisce lasciarlo in automatico e qui secondo il mio parere consiste il problema.

La D2H anche se in automatico si comporta egregiamente avendi 3 sensori atti allo scopo farà sempre una media delle situazioni di luci capitate e credetemi
non riuscirà mai a restituire l'incarnato reale per quella situazione.
Da qui la necessità di intervenire con le vare manipolazioni sia in Capture che in Photoshop perché molti (quasi tutti) degli scatti eseguiti necessitano interventi per riportarli diciamo A REGIME.

Quindi con il digitale secondo a mio parere oltre che ad essere un bravo fotografo devi essere anche un esperto stampatore e passare daventi al computer intere giornate per regolare le immagini.

Ma non ci avevano detto che il lavoro sarebbe stato molto più semplice?

Ritornando alla distorsione del 17-55 ho provato come suggeritomi da BOTBOT
a fotografare una griglia la distorsione c'è anche alla focale 55 dategli un occhata
e fatemi sapere le vostre opinioni.

I file sono ridimensionati in Element perche al computer di casa ove ho Internet non ho ne Photoshop ne Capture.

Salve a tutti
Immagine(i) allegate
Immagine Allegata
 
domenico marciano
Messaggio: #19
matiafis Inviato il Jun 4 2004, 06:36 PM
CODE
Affido le mie stampe ad un fotolaboratorio di provata professionalità:

Anche io lavoro con Fotocine e dall'immagine che hai postato non e' che sia poi tanto male.Secondo me e' la D2h che e' stata concepita per altri scopi e credo che sicuramente la futura D2x sara' la macchina giusta per i matrimonialisti e non.Altra cosa molto importante che secondo me e' basilare,dobbiamo imparare a controllare per bene il bianco perche' qui sta la chiave per tutto il processo digitale. Pollice.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #20
QUOTE (matiafis @ Jun 5 2004, 10:16 AM)


Luce finestra 5500K (ove dsponibile) e controluce dietro al soggetto con lampada Ianiro 650W a 3200k;

Lupo Quadilight a 5600K con contrluce sempre Ianiro ma con un filtro arancio;

Luci in chiesa quasi sempre a 3200K e scatto con il Flash 5600K

.

Ma non ci avevano detto che il lavoro sarebbe stato molto più semplice?


Se ho capito bene il tuo principale problema è quello della taratura del bianco.
Mi pare ovvio che se usi contemporaneamente fonti luci diverse nella stessa foto sarà molto dura trovare un bilanciamento corretto per tutte e due.

Ma questo vale sia operando in digitale sia operando in analogico.

Ad esempio se in chiesa usi il flash per il primo piano ed il tiungsteno per lo sfondo quest'ultimo apparirà giallo.
Un'inizio potrebbe essere quello di equiparare le fonti di luci quindi potresti mettere un filtro arancione sul flash per portare la sua temperatura a 3200 come il tungsteno e impostare il WB di conseguenza.

Quanto alla tua considerazione sul maggior lavoro da fare operando in digitale è vera per il semplice fatto che ora il lavoro che veniva fatto dello stampatore (filtratura per la correzione delle dominati e mascherature varie) lo puoi fare tu prima sul file.
Il vantaggio però c'è infatti ora non è più necessario ricorrere ad un costoso stampatore in manuale infatti una volta tarato il sistema (come tu hai fatto) la stampa si effettua senza interventi.

Credo che fra un po' assiteremo alla nascita di nuove professionalità che saranno in grado di preparare i file forniti dal fotografo per la stampa , guadagneremo tempo ma a mio parere perderemo anche buona parte delle nostre facoltà creative. Ragione per la quale personalmente continuerò a trattare personalmente le mie immagini.

ciao

Lorenzo

www.lorenzocevavalla.it


Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #21
QUOTE (matiafis @ Jun 5 2004, 10:16 AM)
Vorrei precisare ancora alcune cose: dopo moltissime prove di stampa da me effettuate ( sempre con risultati deludenti) per arrivare ad un punto di accordo da ciò che si vede al monitor e ciò che arriva stampato, adesso direi che ci siamo.

Il tecnico del laboratorio ha generato, con la procedura della taratura del monitor fatta con un'apparecchiatura dedicata, un profilo colore personalizzato per il Mio monitor ed ha salvato codesto profilo per poi trasferirlo nella loro Laserlab ed assegnarlo ogni volta alle mie stampe.

Da allora ho impostato Photoshop in modo che ad ogni file aperto venga assegnato quel profilo e come ho detto in precedenza le stampe adesso mi arrivano al 99% uguali a come li vedo.

Superato questo però i problemi non sono affatto terminati...

Come descritto nel predente intervento,

il metodo utilizzato NON mi trova d'accordo per seri problemi di base.
Lo spazio colore di stampa è molto lontano e "peggiore" ma soprattutto diverso di quello di un monitor RGB calibrato. A parte ciò non tiene in considerazione tutte le variabili di stampa!
Il profilo di stampa "caricato" con quale carta è stato eseguito, con quale calibrazione, a quale temperatura, con quali condizioni chimiche dei bagni con quale intensità laser o led... Le condizioni di stampa ritrovate dopo giorni o mesi sono poi paragonabili al profilo che resta matematicamente fisso nel computer ?

Non mi stupisce dunque leggere che i problemi non sono finiti perchè il modo di operare semmai riuscisse a dare determinati risultati in certe situazioni, in altre cambierebbero in forma "inspiegabile" oltre che inaccettabile.

Non stravolgiamo le severe regole di gestione colore nate per fortuna in aiuto ma se pensiamo di fare meglio dei luminari di gestione colore allora forse qualcosa non torna.

Il laboratorio dovrebbe utilizzare un sistema di gestione colore in grado di adeguare gli spazi colore noti (quelli descritti matematicamente in forma oggettiva e differenti proprio per le diverse finalità e tecnologie di stampa) alle caratteristiche della macchina da stampa. Il laboratorio dovrebbe in pratica consegnare una stampa di una scala colori accettabile sia da uno spazio colore sRGB, sia da un Adobe RGB 1998. I colori creati matematicamente da Photoshop sono oggettivi e non soggettivi.

Chi lavora professionalmente per la stampa tipografica mica imposta il profilo di stampa CMYK sul monitor. Gestisce la separazione calibrata da una visione RGB aiutandosi con l'esperienza e quando non alta, con gli strumenti di avvertimento gamma.

Il fotografo quindi dovrebbe decidere in quale spazio colore di lavoro operare (valutandone le caratteristiche, potenzialità e limiti) ed utilizzare il profilo monitor per correggere le differenze fisiche di quel monitor e non per aggiungere le differenze di stampa. Le differenze di stampa vanno gestite dal motore di gestione colore della macchina da stampa analogamente a quelle monitor.

Senza rispettare quanto sopra esposto ci si trova in vicolo cieco senza uscita.

Con quanto esposto, non intendo entrare in "polemica" con i laboratori ma solamente dissociarmi da una gestione colore "provinciale" e non standardizzata.
Con i metodi di gestione colore ufficiali potrà mandare una stampa a diversi laboratori e trovare accettabile coerenza se gli stessi gesticono il colore come da me descritto (ma soprattutto se la macchina da stampa è tarata per le innumerevoli variazioni fisiche, climatiche, specifiche carta e legate anche ai chimici).
Se prova a mandare a diversi laboratori i file trattati come da Lei descritto ci si troverà di fronte ad improponibili ed incontrollabili livelli qualitivi.

Giuseppe Maio
www.nital.it
Pesante
Messaggio: #22
QUOTE (matiafis @ Jun 5 2004, 10:16 AM)


Il tecnico del laboratorio ha generato, con la procedura della taratura del monitor fatta con un'apparecchiatura dedicata, un profilo colore personalizzato per il Mio monitor ed ha salvato codesto profilo per poi trasferirlo nella loro Laserlab ed assegnarlo ogni volta alle mie stampe.

Da allora ho impostato Photoshop in modo che ad ogni file aperto venga assegnato quel profilo e come ho detto in precedenza le stampe adesso mi arrivano al 99% uguali a come li vedo.


Il tecnico del laboratorio, se quello che tu dici è realmente ciò che ha fatto lo stesso, ti ha detto una emerita s......a.
L'apparecchio in questione, lo spettrofotometro, serve sì a generare un profilo colore per lo stesso monitor, ma questo viene caricato dal sistema operativo all'avvio per "distorcere" l'aspetto colore dello stesso per rientrare in un "aspetto" più vicino allo spazio colore ideale dello stesso monitor. Questo profilo "NON DEVE ESSERE ASSEGNATO" come spazio di lavoro, e ne tantomeno in Photoshop tranne che se avessimo la necessità di distribuire le nostre immagini a utenti che abbiano lo stesso monitor e tarato in quella stessa maniera. Lo spazio di lavoro, per la stampa digitale, è e sarà sempre quello della carta fotografica. Quella precisa carta fotografica, abbinata a quella specifica stampante digitale, sviluppata con quella specifica chimica. Nel momento in cui una di queste variabili cambia, cambierà necessariamente il profilo colore di riferimento. Continuo a pensare che nel digitale le cose non sono poi così complicate...... diventano complicate quando "LE COSTANTI" sono "INCOSTANTI".
Un saluto.
Michele Pesante
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #23
QUOTE (domenico marcianò @ Jun 5 2004, 10:17 AM)
...Secondo me e' la D2h che e' stata concepita per altri scopi e credo che sicuramente la futura D2x sara' la macchina giusta per i matrimonialisti e non....

Personalmente,

ritengo la D2H adeguata anche alla fotografia di cerimonia. Certo l'attesissima x aumenterà le prestazioni ma quelle di precisione cromatica all'interno di una coerente gestione colore non necessitano variazioni salvo accettare un peggioramento del prodotto.

Gestione colore in primis dunque e poi gestione del bilanciamento del bianco al seguito.

Ciò che intendo dire è che è assolutamente inutile parlare di bilanciamento del bianco se prima non si pongono basi di gestione colore.
Valutare la cromia di bilanciamento del bianco senza gestire il colore equivale a parlare di colore con un daltonico. La maggior parte delle immagini che riceviamo con richieste di chiarimento sulla percepita colorazione, risultano corrette e semplicemente "viste" calde o fredde perchè visualizzate in spazi colore non gestiti. Come già detto provate ad assegnare in Photoshop spazi colore differenti alla stessa immagine altrimenti non potete "sintonizzarvi" su quanto cerco di comunicare.

Riprendo la frase:

"Per verificare l'importanza di una corretta gestione colore, provi ad aprire una immagine in Photoshop quindi dal menu "Immagine", "Metodo", "Assegna profilo", assegni differenti profili tra quelli proposti e constati come l'immagine cambia colorazione, contrasto, saturazione e dominanti."

Discutere di colore e bilanciamento del bianco senza gestione adeguata, è come cercare di sovralimentare un motore per aumentare prestazioni di velocità rallentate dal freno a mano tirato!
Prima togliamo i freni e poi proseguiamo con il motore e l'aerodinamica.

Giuseppe Maio
www.nital.it
Pesante
Messaggio: #24
A proposito di automatismi. Gli automatismi, tutti, sono una cosa indiscutibilmente utile e comoda. Scopriranno e affiniranno il pilota automatico per le nostre automobili........ quando si affronterà un viaggio in autostrada sarà una figata. IO LA MIA FAMIGLIA E LA MIA PELLE in una strada di montagna irta e pericolosa non la porterò mai in auto usando il pilota automatico, anche se non sono Shumacher, voglio essere sicuro di dove la mia auto decide di mettere le ruote........
Michele Pesante
matiafis
Nikonista
Messaggio: #25
Dagli interventi effettuati dall'ing. Maio in aggiunta a quelli dei colleghi stanno partecipando a questa discussione si evince che la problematica della gestione del colore nella fotografia digitale sia alquanto una materia ostica e a mio parere di difficile comprensione.

Il mio intento principale nell'avviare questa discussione era di riuscire a capire se
con la mia D2H avrei potuto ottenere immagini migliori di quelle che attualmente ho, considerando tutto cio che ho precedentemente affermato.

UN INVITO , sia all'ing. Maio di spiegarci meglio in parole povere (comprensibili anche a chi non ha molta esperienza) tutti gli interventi da effettuare per arrivare ad un settaggio ottimale sia sulla D2H che dei vari software, magari avviando un corso sul sito, e sia ai numerosi colleghi intervenuti di non essere cosi sintetici e parlare con frasi che lasciano tutto per scontato.

Le esperienze di ogniuno vanno condivise in maniera approfondita, che ogniuno esponga i vari problemi e le che ha incontrato e le soluzioni che ha attuato.

Io penso che il fine sia comune per tutti e cioè quello di ottenere delle belle immagini magari con meno fatica.

Un problema da me esposto in precedenza era quello dell'apertura dei Files
RAW in Photoshop CS che avevano una dominante strana vi allego un file
ove sono presenti due versioni della stessa immagine. Un file RAW compresso, aperto in Nikon Editor ( foto sopra) salvato in Jpeg e raperto in Photoshop e lo stesso aperto direttamente in Photoshop CS (foto sotto).

Cosa ne pensate?

Io so solo che prima che mi accorgessi di questo problema le cose andavano molto peggio perché con Photoshop dovevo ogno volta a stare a regolare i vari
parametri rtelativi al colore per avere una foto che si avvicinasse alla realtà.
Adesso che uso quasto metodo cioè quello di aprire i Nef con Nikon Editor
e salvarli in Jpeg le cose vanno molto meglio.

Avete dato un occhiata alla foto fatta alla griglia?

Il 17-55 è proprio così oppure il mio è difettoso?

Vorrei sapere il parere dell'ing Maio e suggerirmi su come procedere se tale eventulità fosse vera.

Confidenzialmente saluto tutti!!!!!!!!!!

Immagine(i) allegate
Immagine Allegata
 
 
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