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D70
macchie scure sulle foto
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tutmosi
Messaggio: #1
Ciao a tutti, è da un pò che ho notato delle macchie scure sulle foto che faccio con la mia D70, macchie non sempre presenti, ma quando lo sono , sono sempre allo stesso punto.
Si tratta di tre macchie posizionate una al centro del fotogramma e altre due sul lato in alto a sinistra.
Chiedo se è gia capitato a qualcuno di Voi oppure se qualcuno può darmi una spiegazione, naturalmente il Sensore sembra essere pulito,ho provato con diverse ottiche e con diversi filtri ma il risultato è sempre lo stesso.
Grazie e spero che qualcuno mi illumini, allego tre foto con il problema.
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tutmosi
Messaggio: #2
foto 2
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tutmosi
Messaggio: #3
foto 3
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dallostomauro
Messaggio: #4
sono macchie appunto e le vedi a focali chiuse e con sfondi omogenei, il cielo appunto. Ci sono un'infinità di tread su questo problema e su come pulire.
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #5
QUOTE (tutmosi @ Jul 30 2004, 03:33 PM)
...Si tratta di tre macchie posizionate una al centro del fotogramma e altre due sul lato in alto a sinistra...

Si tratta di impurità sul sensore.

Consideri che ad occhio risulta difficile vederle perchè ogni singolo pixel ha dimensioni nell'ordine di micron e non millimetri.

Dia un'occhiata alle numerose discussioni inerenti,

partendo da:

Pulizia Sensore...

Il CCD me lo Pulisco così...

Ci faccia quindi sapere.

Giuseppe Maio
www.nital.it
tutmosi
Messaggio: #6
QUOTE (Giuseppe Maio @ Jul 30 2004, 03:49 PM)
QUOTE (tutmosi @ Jul 30 2004, 03:33 PM)
...Si tratta di tre macchie posizionate una al centro del fotogramma e altre due sul lato in alto a sinistra...

Si tratta di impurità sul sensore.


Grazie, farò quanto da Voi cortesemente suggeritomi e ...... spero di risolvere il problema.
Claudio Rampini
Nikonista
Messaggio: #7
Una cosa interessante da chiarire, accennata più volte in tema di pulizia del sensore e mai chiarito a sufficienza, è:
quanto è delicato questo filtro davanti al sensore?
Sulla prima pagina del libretto di istruzioni della D70 c'è scritto esplicitamente che non bisogna toccare il sensore nemmeno con le setole di un pennello. E qui invece si parla addirittura di martora sintetica, che io uso da anni per il mio lavoro, ma che non rappresentano certamente un modello di morbidezza.
Desidero saperlo: il filtro low pass quanto è delicato?
E' delicato come una superficie di gelatina?
E' delicato come una lente di un obiettivo?
Perchè sul libretto di istruzioni c'è scritto in quel modo e perchè l'Ing. Maio avalla questi metodi di pulizia casalinghi?
Voglio la verità, tutta la verità, niente altro che la verità.
Ogni asserzione che seguirà questo messaggio sarà considerata sotto giuramento. mad.gif blink.gif biggrin.gif
dallostomauro
Messaggio: #8
Secondo me basta solo un poco di ragioamento.....se il manuale dicesse che è permesso passare con un pennello, e poi qualcuno passa un pennello con su granelli di polvere e questo si graffia, avremmo la fila di gente che pretenderebbe di avere la sostituzione del filtro gratis.

Per ciò che riguarda la pulizia. Forse non è ancora ben chiaro a tutti, ma NON SI PASSA IL PENNELLO CON LE SETOLE DI MARTORA (VERA, NON SINTETICA). Il pennello di martora serve perchè il pelo di martora è molto CEDEVOLE, quindi alla minima pressione si incurva...e se si incurva, allora applica una pressione MINIMA sul filtri law pass. Poi si RIVESTE il pennello di cartina kodak, in modo da avere una superfice pulita, liscia e pulente. Se lo passo a secco, rischio comunque di micrograffiarlo...se invece intingo il pennello (con sopra la cartina) nel liquido (POCHE GOCCE) rendo il tutto: estremamente scivoloso in quanto umido, estremamente liscio in quanto la carta bagnata scorre che è una meravilgia...estremamente soffice in quanto i peli di martora si piegano appena applichiamo una pressione troppo energica.

L'ing Maio elargisce consigli poichè sul forum c'è possibilità di confronto. Su un manuale NON PUO' SCRIVERE di pulire il ccd con cartina etc, visto che poi non tutti hanno la manualità per fare un lavoro simile, e quindi nessuno si vuole prendere la responsanilità di dire che si può pulire toccando il ccd...e fanno benissimo a dirlo. Altrimenti invece che 2 o 3 ccd graffiati, se ne avrebbe a decine in ltr pretendendo la garanzia. Ritengo appropriato parlarne sul forum invece poichè qui si può approfondire...vedere...confrontare, e capire meglio il problema. Se si legge bene tutti gli articoli della pulizia, e soprattutto gli ultimi ben fatti, non si dovrebbero avere dubbi.

Almeno riguardo il discorso del pennello, spero di aver contribuito a fare chiarezza.

Riguardo la robustezza:
il filtro law pass , se si usa un pennello come indicato (umido, ne secco ne zuppo) , è molto resistente, nel senso che se passo il pennelo 100 volte non succede nulla, come non succede nulla ad un pistone che scorre nel cilindro a 10.000 giri al minuto...ma se sul pistone (diciamo le fasce elastiche) mancha quel velo d'olio.......allora il tutto si grippa...e lo stesso è con il ccd...se è umido (ripeto umido) il pennello scorre e non si graffia nulla ...se è secco.....lascio a vuoi la condiderazione finale e la spesa per sostituirlo....


GALATINA??? blink.gif
Claudio Rampini
Nikonista
Messaggio: #9
Mauro, ho seguito puntualmente tutti i vari threads, praticamente ho imparato a mente il "metodo casalingo". Tuttavia, non è mai stato detto esattamente con "cosa" abbiamo a che fare. Il manuale d'istruzione a pag. 195 recita:
"Non usate un comune pennellino a pompetta, in quanto le setole potrebbero danneggiare il filtro".
E poi dice che eventuali granelli che non fosse stato possibile rimuovere con il getto d'aria della pompetta, andranno rimossi da personale specializzato dell'assistenza Nital.
Questo, oltre che essere in palese contraddizione con quanto viene affermato nei vari threads sull'uso di cartine ad "umido", sensor swab, ecc ecc non tranquillizza affatto nell'affrontare l'operazione con una certa tranquillità. Le setole di un pennello ad aria sembrerebbero essere di vaio, ossia un tipo di pelo noto a tutti i pittori per la sua morbidezza. Ma fosse anche di pelo di bue (un pochino più duro), certo non sarebbe più duro di un pennello di martora sintetica. E non basta che il pennello sia avvolto in una cartina ottica, perchè al tempo stesso il famigerato granello può essere annidato nelle fibre della suddetta cartina, oppure vista la porosità delle cartine, una setola può sporgere all'esterno rendendo inutili le attenzioni e gli accorgimenti.
E riguardo ai liquidi che sono stati via via elencati:
etere etilico
alcool per liquori a 95°
alcool isopropilico
bisogna dire che queste sostanze oltre ad avere uno spiccato potere detergente, hanno anche uno spiccato potere SOLVENTE.
Ben si sa il tipico effetto di opacizzazione che taluni solventi hanno su determinate materie plastiche.
Quindi, il filtro incorporato nel sensore è fatto di plastica? vetro? Io questo non l'ho mai saputo, ma visto che alcuni coraggiosi hanno affrontato l'operazione a proprio rischio e pericolo, si può stabilire in via del tutto empirica che i liquidi di cui sopra sarebbero idonei ad una pulizia del filtro low pass.
Però a me l'empirismo su queste cose garba poco, vorrei sapere di che materiale è fatto questo filtro e il motivo per cui è così facile scalfirlo (è sufficiente la setola di un pennello).
Ciò detto, quando sarà il mio turno provvederò senz'altro personalmente a pulire il filtro con il "metodo casalingo", ma vorrei sapere meglio con "chi" ho a che fare. Anche perchè penso (e spero), che il laboratorio di assistenza abbia cose molto più importanti da fare, piuttosto che trovarsi una sfilza di fotocamere a cui dare una lavatina con il tergicristallo. Di solito quello lo fanno altre persone ai semafori.
Chiedo scusa se il mio intervento possa apparire venato di un tono polemico, ma credo che più se ne sa intorno a questo argomento, meglio sarà per tutti.
Ciao.
dallostomauro
Messaggio: #10
.....ora ti dico come ho interpretato il manuale, e poi dimmi se secondo te sbaglio; usare la pompetta vuol dire spostare granelli di polvere appiccicati al filtro. Se si usa una pompetta con peli, il problema è, come è successo al sottoscritto, di toccare il filtro con le setole....NULLA si è graffiato, le setole non sono cosi dure, ma si è macchiato di piccole macchioline che ovviemante non possono piu venire via col la soffiatina classica, ma necessitano di pulizia a liquido. Eltretutto la pompetta con setole la si usa per pulire le lenti....sporche di polvere...e quindi si porterebbe sul filtro piu polvere di prima.

Ora, se usi solo aria di pompetta, quindi ne forte ne sporca, non danneggi nulla. Se non tocchi con setole sporche il filtro, non si macchia, e quindi si limitano i danni.


Il niobato di litio è un solido cristallino non presente in natura, sintetizzato per reazione chimica da carbonato di litio e pentossido di niobio.
E' simile al vetro, e quindi inerte a sostanze come etere o alcol, non si opacizza ne si intacca. Ma come il vetro, si puo graffiare, se pulito a secco.
Claudio Rampini
Nikonista
Messaggio: #11
QUOTE (dallostomauro @ Jul 30 2004, 11:34 PM)
Il niobato di litio è un solido cristallino non presente in natura, sintetizzato per reazione chimica da carbonato di litio e pentossido di niobio.
E' simile al vetro, e quindi inerte a sostanze come etere o alcol, non si opacizza ne si intacca. Ma come il vetro, si puo graffiare, se pulito a secco.

Ma lo sai che più ti conosco e più ti stimo? rolleyes.gif laugh.gif
dallostomauro
Messaggio: #12
dimenticavo:

il litio di niobato lettricamente è un isolante, con una band gap di 4.0 eV, è birifrangente e ferroelettrico, con una temperatura di Curie di 1142 °C, elevata in relazione alla temperatura di fusione pari a 1253 °C. Le rilevanti proprietà elettro-ottiche, acustico-ottiche e fotorefrattive fanno del niobato di litio uno dei materiali più usati e promettenti nell'ambito dell'Ottica Integrata.
zalacchia
Messaggio: #13
Ciao, Claudio.

Il tuo ragionamento non fa una piega.

Inizio col sostenere che le discussioni sulla pulitura casalinga con pennello cartina ed etere etilico le ho postate per la prima volta io, non lo dico per accreditarmi un merito che non ho, in quanto ho semplicemente esposto un metodo insegnatomi da F. Blanco e solo dopo averlo provato di persona prima di raccontare l'esperienza.

Avevo raccomandato di usare un pennello in pelo di martora in quanto mi è stato raccomandato come "migliore" e come il più morbido, migliore perchè più costoso e di conseguenza anche meglio costruito così da evitare che eventuali peli si stacchino durante la pulitura.
Sicuramente esisterà al mondo un pelo migliore e più morbido*, se commercializzato e riuscite a trovarlo tanto meglio.

L'uso dell'etere etilico è un'ottima soluzione, altri prodotti dedicati lo sono.
Non sono un chimico ma il farmacista dove l'ho comprato mi ha spiegato che ha un leggero potere sgrassante ma non è da considerarsi assolutamente un solvente.

Le cartine tipo Kodak, non credo proprio possano annidare granelli, se così fosse sarebbero in pericolo tutte le nostre preziose ottiche.

Sulla fragilità del filtro-sensore credo che nei manuali di istruzione si sia esagerato un po', ma d'altronde era inevitabile, come spiega Mauro "Su un manuale NON PUO' SCRIVERE di pulire il ccd con cartina etc".
Nital e i centri di assistenza, credo, si siano accorti che se tutte le pulizie-sensore le dovessero fare loro per tutte le fotocamere vendute diventerebbe un serio problema gestirle.
Se poi si considera il costo e i tempi di attesa che il cliente dovrebbe sostenere per 3/4 pulizie l'anno...? Pochi comprerebbero una reflex digitale una seconda volta.
Nital ha considerato valida la "Pulizia fai da te" raccomandando in ogni caso la massima prudenza e delicatezza dell'operazione, da eseguirsi solo se si ha la certezza e sicurezza in quello che si sta facendo.

La pulizia va comunque considerata di due tipi: quella diciamo "leggera" e quella "approfondita"

La leggera consiste nel soffiare via le particelle dal sensore, con apposita bomboletta o clistere.
Personalmente uso la bomboletta ma non mi sento di consigliarla, la fuoriuscita di particelle liquide e "unte" è un pericolo reale.
L'uso del clistere (nuovo) è sicuramente il sistema più sicuro e ugualmente efficace.
(Oltretutto, se graffiate il sensore, vedrete che il clistere lo troverete utile subito dopo)

La pulizia approfondita è invece quella che viene in questa discussione citata, è consigliabile eseguirla solo in presenza di sporco tenace, che non viene rimosso con il semplice soffio d'aria.

(*) Esclusi i doppi sensi, grazie.

Ciao
Stefano Z.

fratnike
Messaggio: #14
QUOTE (claudio60 @ Jul 30 2004, 11:37 PM)
E riguardo ai liquidi che sono stati via via elencati:
etere etilico
alcool per liquori a 95°
alcool isopropilico
bisogna dire che queste sostanze oltre ad avere uno spiccato potere detergente, hanno anche uno spiccato potere SOLVENTE.

Sorry,

sono arrivato quasi al dunque della pulizia del piccolo CCD della mia creatura (D70).

Le differenze tra questi liquidi sono piuttosto marcate, si potrebbe avere una scaletta in ordine decrescente dal migliore al peggiore? Personalmente utilizzo l'alcool isopropilico per lavoro ma ... non vorrei irritare il filtro facendogli il contropelo.


Enrico
dallostomauro
Messaggio: #15
A poter fare il top, bisogna mettere il 30% di ispopropilico con 70% di etere, così hai massimo potere pulente, ma evapora con più calma grazie all'isopropilico e non devi per forza spennellare alla velocità della luce.

L'altro alcolo non l'ho mai usato, ne credo che lo farò, visto che con l'etere pulisco al 100%, non mi serve di più.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #16
Ma da quando in qua...

Sconsiglio vivamente i vari eteri... primo perché se inalati non fanno bene alla salute... poi sono troppo aggressivi a lungo andare potrebbero opacizzare il sensore...

Alcool a 95 gradi ma che dovete fare il limoncello?

La sostanza migliore è l'alcol isopropilico... costa poco... non fa male se inalato o almeno è il meno nocivo in assoluto... ha il giusto rapporto aggressività pulizia... non opacizza il sensore e soprattutto evapora velocemente senza lasciare residui e aloni... in commercio si trova in concetrazioni abbastanza pure...

Non dimentichiamoci poi che il solvente utilizzato deve servire per agevolare il distacco delle particelle di sporcizia più ostinate ovvero tale processo può avvenire con un ulteriori passate non è necessario sradicare subito la zella ma farlo con delicatezza per evitare graffi al sensore...

Etere etilico boh... un paio di bombe a mano no... blink.gif
dallostomauro
Messaggio: #17
L'etere etilico lo ha consigliato pure Maio, e io lo uso senza problemi, come molti altri. Se per te non va bene, nessun problema, ma da qui a dire che è una c.......a usarlo quando sono mesi che se ne parla, mi sembra un'po strano, soprattutto detto da te. Visto che sono mesi che se ne parla, non potevi dirlo prima?

Scusa se ti sembro polemico, ma questa risposta sembra che me la hai data dopo esserti svegliato mala stamattina.
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #18
QUOTE (dallostomauro @ Jul 31 2004, 10:02 AM)
A poter fare il top, bisogna mettere il 30% di ispopropilico con 70% di etere, così hai massimo potere pulente, ma evapora con più calma grazie all'isopropilico e non devi per forza spennellare alla velocità della luce.

L'altro alcolo non l'ho mai usato, ne credo che lo farò, visto che con l'etere pulisco al 100%, non mi serve di più.

Come avrete notato,

non sono mai entrato in merito sulla spasmodica ricerca dei detergenti ideali perchè non ne comprendo le motivazioni. Inoltre entriamo in un discorso di pericolosità che diviene soggettiva da caso a caso. Non ho mai "avvallato" l'utilizzo dell'etere perchè con esso bisogna fare attenzione! Non l'ho mai smentito solo perchè spero non passi l'idea del silenzio assenso su un forum pubblico (la cosa mi preoccupa perchè tra mille ottimi consigli, questo forum ospita anche mille "castronerie"). I miei punti di vista li ho chiaramente espressi ma ciò non toglie che ognuno è libero di fare ciò che vuole. Mi riferivo anche a questo aspetto quando suggerivo di "rivedere" e perfezionare lo splendido lavoro proposto da flyingzone Il CCD me lo pulisco così....

Personalmente tra le decine di sostanze elencate sono disposto a tollelare solo l'alcool isopropilico che comunque non risulta di facile reperibilità. Le eventuali percentuali di taglio con altre sostanze (ad esempio anche la benzina avio) variano lievemente l'efficacia comunque da mediare con le temperature coinvolte. Il "taglio" non è dunque da inserire tra le significative variabili. Da sempre suggerisco il liquido della Eclipse acquistabile presso numerosissimi negozianti di fotografia e dai diversi siti segnalati.

Chi vuole andare oltre faccia pure ma sotto le personali responsabilità.

Il fattore di evaporazione è legato al liquido impiegato ma maggiormente alle condizioni di temperatura interessate. Se il sensore ed il filtro sottoposto a pulizia è a temperature prossime allo zero o comunque freddo perchè magari ci troviamo in Norvegia (è un esempio che rende l'idea) l'evaporazione sarà più lenta e le passate dovranno di conseguenza essere estremamente rallentate. Se la pulizia la facciamo a 50 gradi (o comunque con un sensore che ha appena lavorato per centinaia di riprese o per una prolungata posa "B" fatta d'estate in un paese caldo) l'evaporazione sarà più veloce. La temperatura del sensore è dunque fattore variabile ma anche la temperatura ambiente ed il fattore di umidità. Non ricercherei dunque "miracolose" sostanze perchè tutto sta nelle capacità manuali e nella precisione che ognuno di noi ha su forme di soglia molto differenti.

Giuseppe Maio
www.nital.it
dallostomauro
Messaggio: #19
.....mi scusi se ho riportato il suo parere sull'etere, ma mi rifacevo ad una sua citazione, tutto qua. Dopo averla letta, non mi sono venuti dubbi in merito. Se poi va meglio l'alcol ispropolico, me ne faccio portare fuori una tanica da un mio amico che fa il chimico in una azienda di Varese senza problemi.

Per lambretta: nulla di personale, ma rifacendomi proprio a questa citazione letta, mi pareva scontato che andasse bene l'etere, visto che lo uso e funziona, e non mi pareva che nessuno lo avesse sconsigliato.
Se ora invece non va bene, passeremo all'alcolo isopropilico e basta che già aggiungevo all'etere (quando lo trovavo).

-----------------------------------------------------------------------------------

NO !!!

Nulla contro l'etere che potrebbe essere impiegato con i tamponcini ma MAI nebulizzato sul sensore !

Giuseppe Maio
www.nital.it

------------------------------------------------------------------------------------
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #20
QUOTE (dallostomauro @ Jul 31 2004, 11:34 AM)
.....mi scusi se ho riportato il suo parere sull'etere, ma mi rifacevo ad una sua citazione...

Ciò dimostra quanto sia difficile comunicare alla "massa".

Ho infatti utilizzato il condizionale dopo tre esclamativi di negazione.

Avrei dovuto dire:

NO !!!
Nulla contro l'etere che potrebbe essere impiegato (sotto personale rischio) con i tamponcini ma MAI nebulizzato sul sensore come qualunque altra sostanza !

I miei punti di vista li ho chiaramente espressi nell'aperura della discussione dedicata ma ciò non toglie che ognuno è libero di fare ciò che vuole sotto le personali responsabilità. Mi riferivo anche a questo aspetto quando suggerivo di "rivedere" e perfezionare lo splendido lavoro proposto da flyingzone Il CCD me lo pulisco così....

Ma dopo le ferie, come proposto... aggiungeremo i "tasselli" toccati.

Giuseppe Maio
www.nital.it
dallostomauro
Messaggio: #21
una info: è questo il liquido della eclipse che va bene anche per i ccd?
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fratnike
Messaggio: #22
Mah! Mi sa tanto che comincio a dare ragione a bonomo biggrin.gif

Cercando di fare il punto della situazione: l'Ing. Maio, GIUSTAMENTE, non consiglia il fai da te ma se e' volonta' dell'utente suggerisce i prodotti in commercio anche se non disprezza l'isopropilico specialmente se usato in Norvegia dove l'intenso freddo favorisce il rallentamento delle operazioni e quindi il rischio di surriscaldare il sensore per eccessivo strisciamento. Cosa giusta e lecita considerando i costi di riparazione coinvolti e la varieta' manuense del parco utenti Nikon.

Qualcuno sconsiglia proprio di pulire il sensore e di mandare in vacanza la macchina a Torino o presso qualche altro centro autorizzato.

Qualcuno lavora senza problemi con i prodotti commerciali.

Qualcuno lavora di piccone, zappa e rastrello.

Qualcuno lavora con il fai da te di vario tipo.

Se ho capito bene dovrei andare in vacanza con la D70 in una casa di campagna dove ci siano picconi e zappe, infilarmi in un congelatore (per simulare il clima Norvegese) e quindi utilizzare la coda di una martora (martora passata prima per l'etere cosi' sta' ferma) coperta da cartine Kodak ed imbevuta da un liquido rigorosamente commerciale. biggrin.gif

hmmm.gif Continuo ad essere perplesso ma in generale il fai da te mi piace molto e finora ho fatto pochissimi danni. Credo che per cominciare acquistero' un kit di pulizia commerciale (come giustamente consigliato dall'Ing.) ma la pulizia la tento da solo (grazie comunque LTR).

Enrico

Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #23
QUOTE (dallostomauro @ Jul 31 2004, 11:44 AM)
una info: è questo il liquido della eclipse che va bene anche per i ccd?

Si.

ma è indicato da me in differenti link messi apposta nella discussione principale:

Pulizia Sensore...

Micro-Tools...

Da questo sito come da moltissimi altri si possono anche acquistare "fazzoletti" dello specifico "panno" da impiegare per la passata inumidita. L'acquisto distinto dei "fazzoletti" dedicati e del liquido costituiscono economica soluzione per decine e decine di pulizie da farsi in anni di utilizzo reflex. Questa soluzione permette (non è un obbligo ma un suggerimento per chi è in grado di "costruirsi" il supporto per il passaggio sul sensore "risparmiando) evitando l'acquisto dei più cari Sensor Swab composti di fatto "solo" del panno tagliato a misura e fissato con elastici sull'apposita "cannuccia a palettina".

Wipe...

e-wipe...

Link della Micro-Tools Europe...

Giuseppe Maio
www.nital.it
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #24
QUOTE (enrico.fratnik@tin.it @ Jul 31 2004, 11:59 AM)
Mah! Mi sa tanto che comincio a dare ragione a bonomo  :D

Cercando di fare il punto della situazione: l'Ing. Maio, GIUSTAMENTE, non consiglia il fai da te ma se e' volonta' dell'utente suggerisce i prodotti in commercio anche se non disprezza l'isopropilico specialmente se usato in Norvegia dove l'intenso freddo favorisce il rallentamento delle operazioni e quindi il rischio di surriscaldare il sensore per eccessivo strisciamento...

Ciò che non si è capito,

è che sono gli utenti diversi non i prodotti. Inoltre come è palese ognuno interpreta un messaggio a Suo uso e consumo.

I consigli vanno dunque mirati, compresi e NON travisati.

Ne abbiamo un ennesimo esempio nelle Sue affermazioni. Io NON ho mai sconsigliato categoricamente ed il mio punto di vista o provato con la massima precisione possibile di trasmetterlo con il post Pulizia Sensore che ho proposto di aggiornare...
Non ho poi detto affatto che è meglio fare la pulizia al freddo. Ciò che intendevo è esattamente l'opposto. Con il sensore più caldo è più facile l'evaporazione ma non è meglio l'una o l'altra soluzione che cambia solo la velocità di evaporazione quindi anche la velocità da apportare nelle "passate" per evitare aloni e NON per danneggiare qualcosa.

Nessuno ha poi detto possibile il surriscaldamento per "strusciamento". O perlomeno penso che tra gli utenti non ci siano mani con "vibrazioni" ad ultrasuoni incorporate.

Giuseppe Maio
www.nital.it
fratnike
Messaggio: #25
Chiedo umilmente perdono per il travisamento di quanto da Lei affermato. guru.gif

Non era mia intenzione ne congelare la D70 ne anestetizzare una povera martora. Sono pero' ancora perplesso dalle varie risposte. Capisco perfettamente che ne Lei ne nessun altro di Nital potra' mai consigliare questo o quello (relativamente al fai-da-te).

Ho fatto due conti (della serva ?!?) per acquistare il liquido commerciale con il kit di pulizia partono circa 70 euro, qualcuno nel forum ha scritto che LTR ne vuole 40 + 5gg (a spanne facendo una media compresi i tempi di spedizione - mi scuso in anticipo se mi sbaglio -) e si e' lamentato del prezzo (anche se il risultato e' sicuramente perfetto), flyingzone credo abbia speso molto meno ma con il rischio di far fuori il sensore (accettabile in base al grado di manualita' di chi opera).

Mi permetta di essere perplesso e tutto sommato anche l'idea di andare in vacanza in Norvegia ... non era poi cosi' male.
 
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