Cercherò, nel mio piccolo, di descrivere tale obbiettivo meglio possibile sperando possa essere di aiuto a chi è intenzionato al suo acquisto

Innanzitutto due parole sulla struttura dell’obbiettivo. Eccellente qualità costruttiva, presenta paraluce incorporato metallico. Notevole la sensazione di qualità e robustezza tenendolo in mano propria di un'ottica professionale.



La particolarità di questo obbiettivo è il DC. Vi è una ghiera (vedi foto) posta vicino alla lente anteriore che presenta un punto “neutro” indicato con lo 0 e delle tacche alla sinistra ( F ) e alla destra ( R ) di tale punto con tacche 2, 2.8, 4.0 e 5.6. Prima cosa da dire per chi acquisterà tale obbiettivo: fate dei test e trovate il “vostro” punto di neutralità che può non essere quello indicato sulla ghiera. Dalle prove da me effettuate sul mio esemplare, il punto di neutralità, quello in cui raggiungo la massima nitidezza è F2.0 per il diaframma 2.0 e F2.8 per gli altri diaframmi. Complicato? Non troppo, basta saperlo.

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Nitidezza: eccellente già da 2.8-4.0, il top viene raggiunto a 5.6 e mantenuto a 8.0. Il grosso balzo di nitidezza si ha passando da 2.0 a 2.8

Questa l’immagine



E questi i crop 100% a f2.0, f2.8 e f4.0




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In quanto a nitidezza in termini assoluti, confrontato con il mostruoso 70-200VR (a proposito, non confrontate i vostri obbiettivi con questo killer….), il 105DC è praticamente sovrapponibile allo zoom che presenta però un maggior contrasto e saturazione dei colori. Il confronto è fatto all’infinito (forse il terreno meno favorevole al 105DC obbiettivo studiato per la distanza più ravvicinata, ma dico forse…).

L’immagine di partenza è questa



Questo il confronto della zona centrale (crop 100%) a f2.8 (a sinistra il 105DC):



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questo il confronto dei crop 100%% a f4.0




e a f5.6




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Finora ho utilizzato il 105DC solo in condizioni di neutralità puntando alla miglior definizione per il diaframma scelto. Questo comportamento è comune alla maggior parte degli utenti di tale ottica, un po’ preoccupati della complessità del sistema DC (e non hanno tutti i torti in quanto lo sfuocato che comunque si ottiene senza scomodare il sistema DC è eccellente).

Vediamo di cercare di capire che cosa succede utilizzando il DC. Per una lezione teorica sul concetto di profondità di campo e sfuocato, rimanderei a questo articolo dove troverete anche degli esempi di come il DC lavora:

http://www.stacken.kth.se/~maxz/defocuscontrol/

In parole molto povere, spostando la ghiera del DC verso F (front), viene sfuocato maggiormente il piano anteriore al punto di MAF, spostando la ghiera del DC verso R (rear) viene sfuocato maggiormente il piano posteriore al punto di MAF. Va detto che tale effetto è particolarmente evidente ai diaframmi più aperti (max f4.0) e andrà utilizzato a tali aperture. Può essere difficile prevedere l’effetto e, nel caso lo si voglia utilizzare, potrebbe essere saggio fare più scatti con varie impostazioni.
L’effetto ottenuto può essere piacevole e molto “soft” e non marcato come potrebbe essere quello di un filtro anche perchè può essere regolato. Ripeto però, l’effetto non è prevedibile totalmente e andranno eseguite alcune prove.

Ad esempio osserviamo questi due scatti entrambi a f2.8 il primo a F2.8 (max nitidezza) e il secondo a R2.8: l’effetto sullo sfondo non è significativo e il risultato non è soddisfacente (abbiamo penalizzato il volto senza beneficio sullo sfocato del fondo, questo almeno a mio parere e gusto).






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Osserviamo invece questi altri scatti a f2.0 :

il primo scatto è a F2.0 (max nitidezza)



il secondo scatto è a F4.0: si nota il maggior contrasto dello sfondo e la sfocatura accentuata dei piani anteriori al punto di MAF (spighe)



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il terzo scatto è a R4.0: si nota l’effetto “flou” con notevole sfocato dello sfondo e piano anteriori (spighe) più a fuoco



qui il risultato è notevole e anche piacevole (sempre secondo me e secondo il mio gusto). Quindi il risultato finale può dipendere dal soggetto, dalla distanza del soggetto, dal tipo di sfondo ecc. Ancora una volta l’invito: facciamo varie prove e cerchiamo di acquisire esperienza.
In conclusione, dopo questo mio primo approccio al DC, non mi sentirei di consigliare il 105DC perché ha il DC ma per le altre sue caratteristiche (nitidezza, resa dell’incarnato, gamma tonale ecc.) con un plus dato dal DC da cui si possono ricavare degli effetti interessanti con un po’ di pratica ed esperienza.

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L’obbiettivo chiaramente può essere utilizzato per scopi generali per chi volesse un medio-tele che su digitale supera comunque la lunghezza focale di 150mm. Io lo uso in abbinamento al 17-55DX (ottimo anche l’abbinamento con un 28-70AF-S) quando non si voglia portare dietro il pesante 70(80)-200…

Ed ecco alcuni scatti nel mondo reale:

a f2.8





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sempre a f2.8



a f3.5




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a f 4.0



a f5.6



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a f8.0





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ancora a f8.0





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Rromano,
un test molto interessante anche per chi, come me, non aveva mai considerato con attenzione questa ottica. Grazie mille per il bel lavoro che hai fatto, l'ho salvato sul mio PC... non si sa mai che possa tornare utile.

e ciao.

Flavio

è un'ottica che non rientra nei miei utilizzi, almeno x ora, ma hai fatto un ottimo lavoro che va colmare le mie carenze conoscitive su ottiche di uso + specifico. grazie

E' un'ottica molto bella che (in base alla mia modestissima esperienza) ha anche una ottima resa sul digitale, forse un solo un po' lunga.
In più aggiungerei (IMHO) che con quello sfocato non si sente la necessità del FF digitale e quindi questa lente diventa quasi un must per i nikonisti digitali.
I canonisti invece si devono comprare la 5D.

Grazie a rromano per la "review".
E' un'ottica molto bella che (in base alla mia modestissima esperienza) ha anche una ottima resa sul digitale, forse un solo un po' lunga.
In più aggiungerei (IMHO) che con quello sfocato non si sente la necessità del FF digitale e quindi questa lente diventa quasi un must per i nikonisti digitali.
I canonisti invece si devono comprare la 5D. 

Scusate per il doppio post: ho sbagliato a cliccare ...

Messaggio modificato da Led566 il Nov 17 2005, 02:57 PM

Mi permetto di linkare un'altra interessante riflessione conj qualche scatto di Francesco Tamburrino

Af 105 Dc, scatti di prova

Ottimo Lavoro!

Visto che è stato "riesumato" il thread, aggiungerei una cosa che è più di un'impressione ma che gradirebbe il conforto di chi è più esperto di me. Ci sono ottiche, rimanendo nelle ottiche di alto livello, che chiamerei "tutto subito" in quanto praticamente non necessitano di interventi in post-produzione in quanto l'immagine che forniscono è già nitida. Un esempio di queste è il 70-200VR e, in minor misura, il 17-55DX. Ve ne sono altre come proprio il 105DC che, soprattutto ai diaframmi più aperti, danno un'immagine appena uscita dalla macchina (impostata tutto "normale" come settaggi) che può lasciare un po' perplessi in quanto sembra poco nitida. Appunto, "sembra". Con un po' di post-produzione, aumentando la nitidezza e un po' di contrasto, l'immagine che ne risulta è, invece, molto bella in quanto l'aumento della nitidezza e del contrasto non causa una perdita dei passaggi tonali tipica di ottiche più economiche. La stessa cosa l'ho letta da chi possiede l'85 1.4 e mi aveva incuriosito il comportamento del 17-35 nel test di GianniZadra e Gemisto quando a f2.8 il 17-35 sembrava poco nitido. E' bastato aumentare lo sharpening perchè tutte le informazioni, fino ad allora nascoste, venissero magicamente fuori. La stessa cosa ho riscontrato con il 105DC a f2.0.

Ciao

Caspita, hai fatto un lavorone !!
Ottime descrizione dell'obiettivo, breve e con esempi significativi, secondo me. Bravo !!!

è un'ottica che non rientra nei miei utilizzi, almeno x ora, ma hai fatto un ottimo lavoro che va colmare le mie carenze conoscitive su ottiche di uso + specifico. grazie

mi associo

Recensione interessantissima (mi era inizialmente sfuggita), fatta con cura e buon senso (pratica), di uno degli obiettivi che mi sarebbero potuti interessare di più in futuro. Senz'altro mi hai convinto a non acquistarlo (possiedo un 'tuttofare' che in effetti mi sembra decisamente superiore ancor più ora...). O almeno non subito...
Grazie,
luca

E pensare che mi sono lasciato sfuggire una buona occasione di quest'ottica,il proprietario lo vendeva perche' non si trovava a proprio agio nell'utilizzarlo mentre io lo cercavo per il suo effetto flou...peccato,soprattutto dopo avere visto il tuo lavoro.


Omar

[...] I canonisti invece si devono comprare la 5D. 

Ah bè allora stasera mi addormento più tranquillo

Bel lavoro, rromano. Insieme allo studio a suo tempo postato da Francesco T.( e opportunamente riproposto) che era mirato specificatamente sulla sfuocatura graduale e controllata, dà una visione completa delle potenzialità del 105 DC.
Circa il tuo quesito (ottiche che sembrano richiedere postproduzione, altre che sembrano non averne bisogno) la risposta sta in una parola sola: contrasto.
Ottiche più contrastate (è il caso dei Dx) "sembrano" più nitide di prim'acchito.
Ottiche più morbide "sembrano" meno definite.
E' come se le prime avessero una maschera di contrasto incorporata; in realtà spesso a questa impressione di nitidezza vengono (spesso, non sempre) sacrificati i passaggi tonali, la resa dell'incarnato ad es., e il dettaglio nelle ombre, che appaiono "chiuse".
La postproduzione può agire sul dettaglio che c'è, non su quanto nel file originario non è presente.
Per questo il file del 17-35 è migliorabile in post molto più di uno analogo ottenuto col 18-35; che a monitor, a un occhio non allenato, potrebbe sembrare migliore.
Stessa cosa nelle stampe da pellicola: la superiorità dell'ottica migliore si fa tanto più netta, quanto più ingrandisci.
Il 105 DC è, a mio avviso, una grande ottica; mi ha lasciato, a suo tempo, a lungo incerto sulla scelta di un obiettivo da ritratti. Alla fine gli ho preferito l'85/1,4. Ma è un gran bel match..

Grazie Gianni per le tue puntualizzazioni tecniche e grazie a tutti per gli apprezzamenti