essenzialità DSLR ed elevata qualità nell'immagine
Di Mauro Minetti

Differenze rispetto la D70s
Nuove ottiche DX Prova 55-200DX
Trasformiamo il 55-200DX in Micro Conclusioni

 

Trasformiamo il 55-200DX in Micro

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Immagine realizzata ad 1/60 sec.
con diaframma tutto chiuso (f.32)
alla massima focale (200 mm.)
ed ISO 200 con l'impiego
del flash incorporato.

Poter realizzare delle ottime macro anteponendo solamente un filtro a vite davanti all'ottica (disponibili in diverse gradazioni), è il metodo più economico e redditizio che esista per ottenere un buon risultato.

Una lente addizionale (filtro close up) avvitata davanti alla lente frontale dell'ottica utilizzata non potrà certo offrire la stessa qualità di immagine derivata dall'impiego di un ottica micro, ma certamente un risultato molto simile soprattutto in certe dimensioni di stampa.

Dobbiamo anche considerare che la spesa è limitata a pochi euro (circa € 12 cad. filtro close up Cokin), ed è una soluzione tascabile che offre la comodità di non portarsi dietro altre ottiche, senza per questo dover rinunciare alla fotografia macro.

Possiamo tranquillamente parlare di macro, e non di fotografia a distanza ravvicinata, in quanto con un solo filtro +3D superiamo il rapporto RR=1:1, raggiungendolo addirittura sulle dimensioni dello stesso sensore da 6 milioni di pixel (mm. 23,7x15,6)

 

 


Prendendo come riferimento le dimensioni della pellicola, con il filtro close up +2D otteniamo un rapporto
RR superiore ad 1:1 misurando 32 mm. circa sul lato lungo.
Mentre con il filtro +3D raggiungiamo un RR = 1.5:1 misurando 24 mm. sul lato lungo.
 


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Immagine realizzata a mano libera
ad 1/1250 sec. ISO 220 con diaframma f.18 alla massima
focale (200 mm.). Come possiamo notare la profondità di campo è veramente limitata (close up +3D).

Utilizzando questi filtri close up che consentono forti ingrandimenti, saremo costretti a prestare maggiori attenzioni nella messa a fuoco, anche per effetto della limitata profondità di campo derivata dalla focale utilizzata, e nel tempo d'esposizione che ci costringerà a tempi brevissimi d'esposizione per evitare il micromosso o il mosso.

In macro fotografia, l'uso di un cavalletto sarebbe indispensabile, soprattutto per controllare con assoluta precisione la messa fuoco, abbastanza difficoltosa se eseguita a mano libera.
Inoltre, con questi filtri, sarà quasi impossibile utilizzare il sistema autofocus quando utilizzati su un'ottica che non è dedicata alle riprese a brevissima distanza (ottiche Micro). Il movimento delle lenti è troppo veloce per riuscire a cogliere al primo tentativo il punto desiderato per la messa a fuoco.


Il 55-200DX dispone di una ghiera per la messa a fuoco manuale dal movimento molto fluido e preciso che consente di utilizzare questi filtri senza alcuna difficoltà.

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Ottimi risultati si otterranno a focali più contenute,
per ottenere maggiore profondità di campo,
come in questo esempio alla focale
135 mm. f.18 ad 1/400 sec. ISO 250
(close up +3D)


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