Dove conviene acquistare?
Con l'usato molti possono avere accesso a
prodotti di categoria professionale, o quasi,
a prezzi abbordabili, ma spesso queste
attrezzature sono tutt'altro che regalate,
specialmente per quel che riguarda il
"vintage", che ultimamente va molto di
moda. Ora, non discuto il fatto che alcuni
pezzi pregiati valgano la pena di essere
acquistati da chi ha particolari esigenze o
da un collezionista, ma molto spesso si è
costretti ad acquistare questi prodotti senza
avere avuto la possibilità di provarli.
Questo vale specialmente per gli acquisti
online e/o all'estero, dei quali al massimo
possiamo avere una visione in fotografia.
Concorderete sul fatto che il rischio di
vedersi recapitare una fotocamera non in
perfette condizioni o addirittura
malfunzionante consiglia una certa
prudenza, inoltre non è detto che quello
che ci sarà consegnato soddisfi i nostri
bisogni, e magari avremo speso 2000 euro
per una macchina che neppure scatta.
In quest'ultimo capitolo cercheremo di
analizzare attraverso quali canali è
possibile acquistare una fotocamera usata,
soffermando la nostra attenzione
principalmente alle vendite attraverso
internet. Una delle vie più diffuse e per
questo più facile imbattersi in vere e
proprie fregature. Quanto verrà
successivamente detto potrà essere
validamente applicato sia per i siti di ecommerce,
i piccoli merchants presenti in
rete nonché ai siti di aste online.
Internet
Ormai è stato ripetuto fino alla nausea:
Occhi aperti, internet è piena zeppa di
trappole, e a cascarci non sono solo i polli.
Oggi il grado di sofisticazione dei
truffatori è tale da indurre in tentazione
anche chi ama ritenersi un navigatore
navigato. La regola d'oro è tanto semplice
quanto preziosa: Se è troppo bello per
essere vero, allora non è vero. Ma allora,
come faccio ad avere delle garanzie sugli
acquisti via internet? Cerchiamo di
analizzare razionalmente la questione
secondo alcuni parametri di valutazione validi per tutti i siti di e-commerce.
Figura 38 – Esempio di un sito web
di vendita materiale fotografico |
Per
cominciare facciamo una considerazione di
carattere generale. Mettere in rete un sito
di e-commerce (v. figura 38) che propone
molte migliaia, talvolta centinaia di
migliaia di articoli, richiede investimenti molto ingenti, sia in termini economici che tecnici, di tempo e di impegno. Chi lo fa, sa che non potrà recuperare i suoi soldi prima di alcuni anni, se va bene.
Adottare pratiche commerciali non
ortodosse, o peggio truffaldine, sarebbe la
scelta più stupida, dato che il passaparola
tra i navigatori abituali si diffonde con
sorprendente rapidità. Per questo motivo
l'acquirente che non ha la necessaria
esperienza, prima di fare acquisti dovrebbe
frequentare i forum che trattano questi
argomenti, che sono una vera miniera di
informazioni. In secondo luogo, il sito
deve avere una pagina intitolata Condizioni
di vendita o simile dicitura. Per prima cosa
occorre individuare la pagina, aprirla e
leggerla. È il solo modo per valutare la
serietà di un sito che non conosciamo. La
pagina deve contenere tutte le condizioni
commerciali, economiche e legali che
regolano ogni transazione, in particolare:
1
1 - Condizioni generali
2 - Modalità di acquisto
3 - Modalità di pagamento
4 - Modalità, tempi e costi di consegna
5 - Diritto di recesso
6 - Garanzia
7 - Tutela della privacy
8 - Leggi applicabili e Foro competente
Attenzione che le leggi di riferimento sono
diverse per l'acquirente privato e
l'acquirente istituzionale (dotato di Partita
IVA). In particolare il Foro competente per
il privato è quello di riferimento del suo
Comune di residenza, mentre per i titolari
di P.I. è quello di competenza territoriale
della Società titolare del sito, chiaramente
indicato.
Le condizioni di garanzia vanno
lette con grande attenzione. Se tutte le
clausole previste sono a favore del
venditore, abbandonate il sito senza
rimorsi. Le Società serie non includono
mai condizioni troppo restrittive o
vessatorie. Il diritto di recesso è previsto e
regolato dalla legge n° 185/1999 e può
essere richiesto dall'acquirente privato per
qualsiasi motivo e senza alcuna penale,
fatte salve le condizioni previste,
chiaramente elencate ed improntate a
ragionevolezza. A tal proposito c'è da dire
che molte persone nutrono forti dubbi sulla validità giuridica di un acquisto online perché lo si sente ripetere spesso "non c'è un contratto scritto".
In realtà anche se non
c'è un pezzo di carta firmato dalle parti, il
rapporto giuridico è quasi sempre
correttamente instaurato. Per la legge
italiana infatti il contratto scritto (e
addirittura in certi casi rogato dal notaio)
serve soltanto per alcune categorie di
oggetti (case, automobili, ecc..).
Ma quello che preoccupa maggiormente gli
acquirenti è la tutela in caso di
inadempimento.
In altri termini: che faccio
se compro qualcosa pagando in anticipo
con la carta di credito e poi non ricevo
quello che avevo ordinato (o ricevo un
prodotto diverso o difettoso)?
Tecnicamente i rimedi sono parecchi.
La
legge infatti obbliga il venditore a farsi
carico degli eventuali vizi della cosa
venduta, se questi sono segnalati entro otto
giorni dalla consegna e ovviamente, a
condizione che il prodotto non sia stato
danneggiato dall'acquirente.
Anche il rispetto della privacy dovrebbe
essere garantito sia dal fornitore della
connessione internet sia dall'operatore
economico che gestisce la vendita.
In pratica, tuttavia, queste belle norme
rimangono nella stragrande maggioranza
dei casi delle semplici affermazioni di
principio. Innanzi tutto perché si applicano
essenzialmente all'interno dell'Unione
Europea e quindi sono inutili nei confronti
di soggetti extracomunitari, come gli
statunitensi, che detengono l'ottanta
percento della rete. In altri termini, questo
significa che acquistando al di fuori della
UE (cioè la maggior parte delle volte) si
perde la "protezione" assicurata da queste
norme e ci si dovrà imbarcare in una causa
internazionale, magari per poche decine di
euro.
Il che introduce il secondo elemento che
dimostra l'inutilità pratica di queste
normative: la gran parte delle transazioni
online, per quanto riguarda il "business to
consumer", è di modesta entità. Anche
volendosi limitare alla realtà italiana, chi
mai darà vita ad una causa per ottenere la
restituzione di cento euro, dovendo
anticiparne molte di più in spese legali e
aspettare almeno un paio d'anni per la
sentenza di primo grado? Oltre il danno,
dunque, si rischia anche la beffa.
Nella vita
quotidiana, di alcune aziende ci si fida
completamente, di altre meno, di altre
ancora per nulla. Dobbiamo dunque essere
tanto diffidenti fino al punto di rinunciare
ad un ottimo affare online? Certamente nò!
In linea di massima, i grandi siti di
e-commerce presenti online da molto
tempo sono molto affidabili, come sono
affidabili quei piccoli "merchants" che
fanno parte di un grande circuito
commerciale. Non sono rari infatti, i siti
relativamente piccoli che operano in nicchie di mercato e che offrono ottimi prodotti ed un eccellente servizio a prezzi assai vantaggiosi.
Ecco, alla luce di quanto detto, delle
semplici regole per limitare la possibilità di
sorprese sgradevoli e non presentarsi
totalmente indifesi di fronte a venditori
scorretti:
- Non effettuate acquisti "d'istinto".
Se trovate qualcosa che vi
interessa, innanzi tutto verificate se
lo stesso prodotto/servizio è disponibile anche su altri siti,
magari di venditori notoriamente
affidabili.
- Prima di acquistare su un sito "sconosciuto", o se avete qualsiasi
dubbio, chiedete al venditore le
informazioni che vi interessano.
Mettetelo "alla prova".
- Non fornite dati o indicazioni
personali (specie di terze parti,
come amici, familiari ecc.), in
particolar modo indirizzi e numeri
di telefono, chiaramente inutili ai
fini dell'esecuzione del contratto.
Se il venditore esige il
conferimento di questi dati, non
procedete all'acquisto.
- Se la transazione si interrompe e
non avete la certezza dell'esito,
inviate una lettera raccomandata al
venditore e per conoscenza alla
vostra banca e alla società emittente
la carta di credito, segnalando che
l'acquisto non è stato effettuato e
quindi che non si deve procedere
all'addebito.
- Diffidate dei prezzi eccessivamente
convenienti. Il fatto che state
acquistando online non implica
necessariamente ottenere sconti
galattici.
- Se la procedura d'acquisto o di
shopping vi richiede di scaricare
file eseguibili e non vi fidate in
modo particolare del venditore,
rinunciate all'acquisto.
- In caso di disavventure, raccontate
la vostra storia nei newsgroup e
scrivete alle riviste specializzate.
Siate precisi, fate soltanto
affermazioni che potete
documentare.
- Stampate sempre la pagina o la email
di conferma dell'acquisto.
Questo vi facilita la prova della
legittimità dell'acquisto in caso di
controlli.
- Conservate sempre gli estratti conto
della carta di credito.
Le aste online
Figura 39 – Un esempio di asta ondine. In questo caso è stata messa in vendita un'ottica
Figura 40 – Un'offerta “all inclusive” che si può trovare nelle aste online. Sarà davvero conveniente? |
Per quanto riguarda le aste online si può fare affidamento sul feedback del
venditore. Questi siti permettono di dare
dei voti ai venditori e agli acquirenti. Ciò è
una vera e propria manna dal cielo, poiché permette di valutare l'affidabilità della
persona che mette in vendita il proprio
strumento preventivamente.
Un feedback
con 10 voti positivi sarà sicuramente una
garanzia, ma diffidate di chi ha anche un
solo voto negativo, e nel caso faceste affari
con uno di questi furboni, non lesinate email
con richieste di precise garanzie.
Si possono osservare prezzi convenienti acquistando fotocamere in America o ad Hong Kong. Badate bene le "eventuali" spese di spedizione, l'acquisto di prodotti fuori dalla UE comporta costi aggiuntivi per lo sdoganamento ed in certi casi il risparmio si tramuta in costo
(v. figura 39).
Se volete un consiglio, i migliori venditori
sono i collezionisti, in quanto non hanno
nessun interesse a perdere la faccia
rifilandovi un bidone, inoltre è gente molto
seria e preparata, che di solito prima di
vendere fa una piccola revisione al
materiale (di solito, ma voi chiedete
sempre), facendovi risparmiare la seccatura
di portarla in un centro assistenza.
Diffidate quindi dei numerosi "falsi
negozi" on-line che, offrendo
apparentemente prodotti tecnologici a
prezzi stracciati, tentano invece di truffare i
navigatori meno attenti.
Soprattutto fate attenzione ai siti di
apparente fattura asiatica (Cina e Taiwan)
e, comunque, a tutti quelli che propongono
prezzi palesemente fuori mercato, anche a
costo di perdere quello che potrebbe
apparire come l'"affare del secolo".
A questo punto resta solo un problema
(piuttosto grosso, a dir a verità): i pagamenti.
Figura 41 – Alcune delle modalità
di pagamento in un'asta online |
Ovviamente non è possibile
rateizzare e questo provoca non pochi
disagi se si devono spendere somme
ingenti. Eh si, dovrete pagare tutto in un
blocco, spesso con carta di credito o
comunque passando attraverso
infrastrutture finanziarie che sfruttano i
conti bancari e le carte di credito, e alcuni
richiedono il pagamento anticipato delle
somme (quasi sempre per le vendite
internazionali, ed è comprensibile visto che
se il pacco non viene ritirato comunque le
spese di spedizione devono essere pagate, e
si parla di centinaia di euro) (v. figura 41).
Inoltre i metodi di pagamento sono a volte
poco chiari, essendo noi europei poco
avvezzi a trafficare con pagamenti
internazionali.
Comunque, se avete i soldi e un pò di santa
pazienza questi sono ostacoli facilmente
aggirabili. Ricordatevi di chiedere sempre
un'imballaggio a prova di bomba nel caso
decideste di acquistare in questo modo,
pena vedere arrivare la vostra fotocamera
trasformata in una fantastica ciambella (i
corrieri non sono certo famosi per la
gentilezza con cui trattano quello che
devono consegnare).
Il negozio
Figura 42 – In un negozio è quasi sempre possibile provare l'usato prima dell'acquisto |
Discorso a parte per l'usato che si trova nei negozi, che si può visionare e collaudare. Solitamente i rientri vengono revisionati e sistemati, inoltre ci si può fare un'idea sommaria di come è stato trattata la macchine. Ma è anche vero che il ricarico applicato da parte dei negozianti può essere talvolta "importante". Visto che si può anche fare affidamento sulle possibilità offerte dalla rete, la cosa migliore è ponderare l’acquisto con attenzione.
Alcuni negozianti offrono anche brevi periodi di garanzia sull'usato, di
solito non più di tre mesi che comunque
sono sufficienti per scoprire se il vostro
acquisto ha qualche magagna di troppo. Il
poter rateizzare poi è un'ottima cosa, ma
badate bene che gli interessi non siano
troppo alti, pena il pagare ancora più cara
una fotocamera che già non vi regalano. In
definitiva, le casistiche sono molteplici, e
dietro quello che sembra un buon affare si
può sempre celare una fregatura paurosa,
occorre stare in campana e ponderare bene
le proprie scelte.
Il privato
Figura 43 – Un esempio di annuncio di vendita inserito in un forum |
L'acquisto di materiale usato venduto da
un privato tramite annuncio (v. figura 43)
su una rivista o la conoscenza diretta del
venditore, è sempre da preferire. Vuoi
perché da un lato abbiamo la possibilità di
interloquire in maniera diretta col
venditore, vuoi perchè abbiamo la
possibilità di vedere e toccare in modo
concreto la fotocamera. Tuttavia, per
cercare di evitare la fregatura, occorre
sempre fare un controllo accurato prima
dell'acquisto.
Il consiglio, sempre valido,
quando non si hanno le necessarie
conoscenze per valutare il prodotto è di
portarsi dietro un amico o conoscente che
sappia come valutare l'usato: se non altro
quattro occhi vedono meglio di due. Se già dalle prime verifiche dovessero uscire
problemi, indirizzatevi verso un'altra
fotocamera.
Spesso negli annunci di vendita si legge
che la fotocamera è stata posseduta da un professionista: ciò significa che
probabilmente è stata usata molto. Il
classico amatore che la tiene bella lucida
sullo scaffale e la usa una volta alla
settimana forse sarebbe meglio. Per quanto
attiene la verifica del corretto
funzionamento dei vari componenti si è già discusso prima nei capitoli precedenti.
Controllate sempre che ci siano i documenti comprovanti l'acquisto per
certificarne la provenienza, nel qualcaso
non sia presente alcuna ricevuta e/o fattura
o alcun certificato di garanzia, diffidate
dall'acquisto e se proprio ci tenete a
possedere quell'oggetto allora fatevi
rilasciare una dichiarazione di vendita
firmata, e datata, dal venditore in cui sia
compreso anche il prezzo di vendita.
Anche eventuali ricevute emesse dai centri
assistenza ufficiali potrebbero fare al caso
nostro. Un centro assistenza difficilmente
riparerebbe una fotocamera di dubbia
provenienza. In sostanza, fatevi fornire
tutta l'eventuale documentazione in suo
possesso che possa esservi d'aiuto per
attestare la provenienza della fotocamera.
Per di più un'eventuale foglio di intervento
in assistenza, può darvi l'idea se è stata
fatta la manutenzione della macchina
(soprattutto nel caso di prodotti "vintage"
che andrebbero revisionati) e/o quali
problemi si sono ravvisati durante il suo
uso.
Chiedete sempre di provare la
fotocamera. Se il venditore si rifiuta di
farvi eseguire delle verifiche funzionali o
se avete il sospetto che la fotocamera
avesse preso qualche brutto colpo allora il
mio consiglio è di diffidare e rinunciare
all'acquisto. Riguardo la garanzia, è
pensiero comune che una macchina
venduta da privato non debba godere di alcuna forma di garanzia ma si acquista così com'è "as is", in realtà a meno che non viene esplicitamente menzionato (meglio se messo per iscritto), il venditore è obbligato a dare un periodo di garanzia sull'usato, inoltre si deve ricordare che il venditore ha dovere di correttezza nelle trattative e non deve nascondere all'acquirente nessuna pregiudiziale (per
esempio una caduta o urto). Deve garantire
l'acquirente contro i vizi o difetti occulti
che la cosa ha al momento della vendita e
che si manifestano dopo la vendita. In
pratica ciò vuol dire che la fotocamera
deve funzionare, non certo come una
nuova, ma come una che ha le funzionalità e le caratteristiche dichiarate dal venditore.
Ovviamente se la macchina che stiamo
acquistando gode ancora di un periodo di
garanzia fornito dalla casa madre,
possiamo dormire sonni relativamente
tranquilli.
Figura 44 – Nital Card. (Ottica Nikkor AF 50mm f/1.8) |
A tal proposito per l'usato Nikon
ricordo che per godere della garanzia il
prodotto deve essere accompagnato da un documento fiscale valido e dalla Nital Card (v. figura 44).
Questo vale per qualunque
acquisto usato, sia online che presso un
negozio o privato che sia.
Quando la garanzia non è concessa o è insoddisfacente, sarebbe bene, anche se
realmente non succede quasi mai, farsi
rilasciare dal venditore la certificazione
dello stato d'uso. Ovvero un documento
che dichiari le condizioni dell'usato.
Anche in questo caso se il venditore non
vuole rilasciare per iscritto neppure la
certificazione dello stato d'uso, sta a voi
decidere se continuare nell'acquisto o
rinunciare.
I mercatini
Figura 45 – Una delle tante
mostre mercato che si svolgono
nelle nostre piazze |
In passato sono state prodotte ed immesse sul mercato moltissime fotocamere che adesso è possibile reperire facilmente sulle bancarelle delle fiere o delle mostre
mercato che si svolgono in diverse piazze
d'Italia e all'estero (v. figura 45).
Un tempo gli otturatori elettronici montati
sulle fotocamere erano una rarità, mentre il
sollevamento manuale dello specchio era
piuttosto normale perchè alcuni obiettivi
super-grandangolari di vecchia
progettazione sporgevano all'interno della
fotocamera tanto da costringere a sollevare
a mano lo specchietto per poterli montare.
Se volete acquistare una fotocamera fuori
produzione trovata sul mercato dell'usato il
mio consiglio è di comprarla completa
degli accessori, oppure controllate in vari
negozi o sulle riviste specializzate se essi
sono ancora reperibili. Non ha infatti senso
acquistare un corpo macchina che, per
esempio, consente la sostituzione degli
schermi di messa a fuoco se poi questi
sono introvabili.
In linea di massima i controlli e le
precauzioni sono gli stessi di quando si
acquista da un negoziante o privato.
Purtroppo però non sempre i venditori
sono ben disposti a far provare la merce.
Circostanza che, se da un lato trova la sua
giustificazione (immaginate centinaia di
persone che toccano, provano, aprono
macchine il cui valore è parecchio elevato
con conseguente preoccupazione da parte
del venditore), dall'altro non ci consente di
verificare il buon funzionamento della
fotocamera e se una volta giunti a casa ci
ritroviamo un oggetto mal funzionante,
una volta terminata la fiera non è tanto
semplice riuscire a rintracciare il venditore.
Quantomeno per cercare di trovare insieme
una soluzione al problema, vuoi che trattasi
della restituzione dell'importo pagato che
di una eventuale riparazione a spese del
venditore. La maggior parte delle volte ci
troviamo a dover scegliere un'usato
soltanto fidandoci delle garanzie verbali
offerte dal venditore o dallo stato visivo in
cui si trova la macchina. Insomma spesso
bisogna andare "a naso".