Guida all'acquisto delle fotocamere vai al Forum

La scelta dell'usato
di Gandolfo Blando (Gandalef)

Le reflex digitali
Dove conviene acquistare? Conclusioni

 

Dove conviene acquistare?
Con l'usato molti possono avere accesso a prodotti di categoria professionale, o quasi, a prezzi abbordabili, ma spesso queste attrezzature sono tutt'altro che regalate, specialmente per quel che riguarda il "vintage", che ultimamente va molto di moda. Ora, non discuto il fatto che alcuni pezzi pregiati valgano la pena di essere acquistati da chi ha particolari esigenze o da un collezionista, ma molto spesso si è costretti ad acquistare questi prodotti senza avere avuto la possibilità di provarli.

Questo vale specialmente per gli acquisti online e/o all'estero, dei quali al massimo possiamo avere una visione in fotografia.
Concorderete sul fatto che il rischio di vedersi recapitare una fotocamera non in perfette condizioni o addirittura malfunzionante consiglia una certa prudenza, inoltre non è detto che quello che ci sarà consegnato soddisfi i nostri bisogni, e magari avremo speso 2000 euro per una macchina che neppure scatta.

In quest'ultimo capitolo cercheremo di analizzare attraverso quali canali è possibile acquistare una fotocamera usata, soffermando la nostra attenzione principalmente alle vendite attraverso internet. Una delle vie più diffuse e per questo più facile imbattersi in vere e proprie fregature. Quanto verrà successivamente detto potrà essere validamente applicato sia per i siti di ecommerce, i piccoli merchants presenti in rete nonché ai siti di aste online.

Internet
Ormai è stato ripetuto fino alla nausea: Occhi aperti, internet è piena zeppa di trappole, e a cascarci non sono solo i polli. Oggi il grado di sofisticazione dei truffatori è tale da indurre in tentazione anche chi ama ritenersi un navigatore navigato. La regola d'oro è tanto semplice quanto preziosa: Se è troppo bello per essere vero, allora non è vero. Ma allora, come faccio ad avere delle garanzie sugli acquisti via internet? Cerchiamo di analizzare razionalmente la questione secondo alcuni parametri di valutazione validi per tutti i siti di e-commerce.


Figura 38 – Esempio di un sito web
di vendita materiale fotografico

Per cominciare facciamo una considerazione di carattere generale. Mettere in rete un sito di e-commerce (v. figura 38) che propone molte migliaia, talvolta centinaia di migliaia di articoli, richiede investimenti molto ingenti, sia in termini economici che tecnici, di tempo e di impegno. Chi lo fa, sa che non potrà recuperare i suoi soldi prima di alcuni anni, se va bene.
Adottare pratiche commerciali non ortodosse, o peggio truffaldine, sarebbe la scelta più stupida, dato che il passaparola tra i navigatori abituali si diffonde con sorprendente rapidità. Per questo motivo l'acquirente che non ha la necessaria esperienza, prima di fare acquisti dovrebbe frequentare i forum che trattano questi argomenti, che sono una vera miniera di informazioni. In secondo luogo, il sito deve avere una pagina intitolata Condizioni di vendita o simile dicitura. Per prima cosa occorre individuare la pagina, aprirla e leggerla. È il solo modo per valutare la serietà di un sito che non conosciamo. La pagina deve contenere tutte le condizioni commerciali, economiche e legali che regolano ogni transazione, in particolare: 1

1 - Condizioni generali
2 - Modalità di acquisto
3 - Modalità di pagamento
4 - Modalità, tempi e costi di consegna
5 - Diritto di recesso
6 - Garanzia
7 - Tutela della privacy
8 - Leggi applicabili e Foro competente

Attenzione che le leggi di riferimento sono diverse per l'acquirente privato e l'acquirente istituzionale (dotato di Partita IVA). In particolare il Foro competente per il privato è quello di riferimento del suo Comune di residenza, mentre per i titolari di P.I. è quello di competenza territoriale della Società titolare del sito, chiaramente indicato.

Le condizioni di garanzia vanno lette con grande attenzione. Se tutte le clausole previste sono a favore del venditore, abbandonate il sito senza rimorsi. Le Società serie non includono mai condizioni troppo restrittive o vessatorie. Il diritto di recesso è previsto e regolato dalla legge n° 185/1999 e può essere richiesto dall'acquirente privato per qualsiasi motivo e senza alcuna penale, fatte salve le condizioni previste, chiaramente elencate ed improntate a ragionevolezza. A tal proposito c'è da dire che molte persone nutrono forti dubbi sulla validità giuridica di un acquisto online perché lo si sente ripetere spesso "non c'è un contratto scritto".

In realtà anche se non c'è un pezzo di carta firmato dalle parti, il rapporto giuridico è quasi sempre correttamente instaurato. Per la legge italiana infatti il contratto scritto (e addirittura in certi casi rogato dal notaio) serve soltanto per alcune categorie di oggetti (case, automobili, ecc..). Ma quello che preoccupa maggiormente gli acquirenti è la tutela in caso di inadempimento.
In altri termini: che faccio se compro qualcosa pagando in anticipo con la carta di credito e poi non ricevo quello che avevo ordinato (o ricevo un prodotto diverso o difettoso)? Tecnicamente i rimedi sono parecchi.
La legge infatti obbliga il venditore a farsi carico degli eventuali vizi della cosa venduta, se questi sono segnalati entro otto giorni dalla consegna e ovviamente, a condizione che il prodotto non sia stato danneggiato dall'acquirente.
Anche il rispetto della privacy dovrebbe essere garantito sia dal fornitore della connessione internet sia dall'operatore economico che gestisce la vendita.

In pratica, tuttavia, queste belle norme rimangono nella stragrande maggioranza dei casi delle semplici affermazioni di principio. Innanzi tutto perché si applicano essenzialmente all'interno dell'Unione Europea e quindi sono inutili nei confronti di soggetti extracomunitari, come gli statunitensi, che detengono l'ottanta percento della rete. In altri termini, questo significa che acquistando al di fuori della UE (cioè la maggior parte delle volte) si perde la "protezione" assicurata da queste norme e ci si dovrà imbarcare in una causa internazionale, magari per poche decine di euro.

Il che introduce il secondo elemento che dimostra l'inutilità pratica di queste normative: la gran parte delle transazioni online, per quanto riguarda il "business to consumer", è di modesta entità. Anche volendosi limitare alla realtà italiana, chi mai darà vita ad una causa per ottenere la restituzione di cento euro, dovendo anticiparne molte di più in spese legali e aspettare almeno un paio d'anni per la sentenza di primo grado? Oltre il danno, dunque, si rischia anche la beffa.

Nella vita quotidiana, di alcune aziende ci si fida completamente, di altre meno, di altre ancora per nulla. Dobbiamo dunque essere tanto diffidenti fino al punto di rinunciare ad un ottimo affare online? Certamente nò! In linea di massima, i grandi siti di e-commerce presenti online da molto tempo sono molto affidabili, come sono affidabili quei piccoli "merchants" che fanno parte di un grande circuito commerciale. Non sono rari infatti, i siti relativamente piccoli che operano in nicchie di mercato e che offrono ottimi prodotti ed un eccellente servizio a prezzi assai vantaggiosi.

Ecco, alla luce di quanto detto, delle semplici regole per limitare la possibilità di sorprese sgradevoli e non presentarsi totalmente indifesi di fronte a venditori scorretti:

  • Non effettuate acquisti "d'istinto". Se trovate qualcosa che vi interessa, innanzi tutto verificate se lo stesso prodotto/servizio è disponibile anche su altri siti, magari di venditori notoriamente affidabili.
  • Prima di acquistare su un sito "sconosciuto", o se avete qualsiasi dubbio, chiedete al venditore le informazioni che vi interessano. Mettetelo "alla prova".
  • Non fornite dati o indicazioni personali (specie di terze parti, come amici, familiari ecc.), in particolar modo indirizzi e numeri di telefono, chiaramente inutili ai fini dell'esecuzione del contratto. Se il venditore esige il conferimento di questi dati, non procedete all'acquisto.
  • Se la transazione si interrompe e non avete la certezza dell'esito, inviate una lettera raccomandata al venditore e per conoscenza alla vostra banca e alla società emittente la carta di credito, segnalando che l'acquisto non è stato effettuato e quindi che non si deve procedere all'addebito.
  • Diffidate dei prezzi eccessivamente convenienti. Il fatto che state acquistando online non implica necessariamente ottenere sconti galattici.
  • Se la procedura d'acquisto o di shopping vi richiede di scaricare file eseguibili e non vi fidate in modo particolare del venditore, rinunciate all'acquisto.
  • In caso di disavventure, raccontate la vostra storia nei newsgroup e scrivete alle riviste specializzate. Siate precisi, fate soltanto affermazioni che potete documentare.
  • Stampate sempre la pagina o la email di conferma dell'acquisto. Questo vi facilita la prova della legittimità dell'acquisto in caso di controlli.
  • Conservate sempre gli estratti conto della carta di credito.


Le aste online


Figura 39
– Un esempio di asta ondine. In questo caso è stata messa in vendita un'ottica


Figura 40 – Un'offerta “all inclusive” che si può trovare nelle aste online. Sarà davvero conveniente?

Per quanto riguarda le aste online si può fare affidamento sul feedback del venditore. Questi siti permettono di dare dei voti ai venditori e agli acquirenti. Ciò è una vera e propria manna dal cielo, poiché permette di valutare l'affidabilità della persona che mette in vendita il proprio strumento preventivamente.
Un feedback con 10 voti positivi sarà sicuramente una garanzia, ma diffidate di chi ha anche un solo voto negativo, e nel caso faceste affari con uno di questi furboni, non lesinate email con richieste di precise garanzie.

Si possono osservare prezzi convenienti acquistando fotocamere in America o ad Hong Kong. Badate bene le "eventuali" spese di spedizione, l'acquisto di prodotti fuori dalla UE comporta costi aggiuntivi per lo sdoganamento ed in certi casi il risparmio si tramuta in costo
(v. figura 39).

Se volete un consiglio, i migliori venditori sono i collezionisti, in quanto non hanno nessun interesse a perdere la faccia rifilandovi un bidone, inoltre è gente molto seria e preparata, che di solito prima di vendere fa una piccola revisione al materiale (di solito, ma voi chiedete sempre), facendovi risparmiare la seccatura di portarla in un centro assistenza.

Diffidate quindi dei numerosi "falsi negozi" on-line che, offrendo apparentemente prodotti tecnologici a prezzi stracciati, tentano invece di truffare i navigatori meno attenti. Soprattutto fate attenzione ai siti di apparente fattura asiatica (Cina e Taiwan) e, comunque, a tutti quelli che propongono prezzi palesemente fuori mercato, anche a costo di perdere quello che potrebbe apparire come l'"affare del secolo".
A questo punto resta solo un problema (piuttosto grosso, a dir a verità): i pagamenti.


Figura 41 – Alcune delle modalità
di pagamento in un'asta online

Ovviamente non è possibile rateizzare e questo provoca non pochi disagi se si devono spendere somme ingenti. Eh si, dovrete pagare tutto in un blocco, spesso con carta di credito o comunque passando attraverso infrastrutture finanziarie che sfruttano i conti bancari e le carte di credito, e alcuni richiedono il pagamento anticipato delle somme (quasi sempre per le vendite internazionali, ed è comprensibile visto che se il pacco non viene ritirato comunque le spese di spedizione devono essere pagate, e si parla di centinaia di euro) (v. figura 41). Inoltre i metodi di pagamento sono a volte poco chiari, essendo noi europei poco avvezzi a trafficare con pagamenti internazionali. Comunque, se avete i soldi e un pò di santa pazienza questi sono ostacoli facilmente aggirabili. Ricordatevi di chiedere sempre un'imballaggio a prova di bomba nel caso decideste di acquistare in questo modo, pena vedere arrivare la vostra fotocamera trasformata in una fantastica ciambella (i corrieri non sono certo famosi per la gentilezza con cui trattano quello che devono consegnare).


Il negozio


Figura 42 – In un negozio è quasi sempre possibile provare l'usato prima dell'acquisto

Discorso a parte per l'usato che si trova nei negozi, che si può visionare e collaudare. Solitamente i rientri vengono revisionati e sistemati, inoltre ci si può fare un'idea sommaria di come è stato trattata la macchine. Ma è anche vero che il ricarico applicato da parte dei negozianti può essere talvolta "importante". Visto che si può anche fare affidamento sulle possibilità offerte dalla rete, la cosa migliore è ponderare l’acquisto con attenzione.
Alcuni negozianti offrono anche brevi periodi di garanzia sull'usato, di solito non più di tre mesi che comunque sono sufficienti per scoprire se il vostro acquisto ha qualche magagna di troppo. Il poter rateizzare poi è un'ottima cosa, ma badate bene che gli interessi non siano troppo alti, pena il pagare ancora più cara una fotocamera che già non vi regalano. In definitiva, le casistiche sono molteplici, e dietro quello che sembra un buon affare si può sempre celare una fregatura paurosa, occorre stare in campana e ponderare bene le proprie scelte.


Il privato


Figura 43 – Un esempio di annuncio di vendita inserito in un forum

L'acquisto di materiale usato venduto da un privato tramite annuncio (v. figura 43) su una rivista o la conoscenza diretta del venditore, è sempre da preferire. Vuoi perché da un lato abbiamo la possibilità di interloquire in maniera diretta col venditore, vuoi perchè abbiamo la possibilità di vedere e toccare in modo concreto la fotocamera. Tuttavia, per cercare di evitare la fregatura, occorre sempre fare un controllo accurato prima dell'acquisto.

Il consiglio, sempre valido, quando non si hanno le necessarie conoscenze per valutare il prodotto è di portarsi dietro un amico o conoscente che sappia come valutare l'usato: se non altro quattro occhi vedono meglio di due. Se già dalle prime verifiche dovessero uscire problemi, indirizzatevi verso un'altra fotocamera.

Spesso negli annunci di vendita si legge che la fotocamera è stata posseduta da un professionista: ciò significa che probabilmente è stata usata molto. Il classico amatore che la tiene bella lucida sullo scaffale e la usa una volta alla settimana forse sarebbe meglio. Per quanto attiene la verifica del corretto funzionamento dei vari componenti si è già discusso prima nei capitoli precedenti.

Controllate sempre che ci siano i documenti comprovanti l'acquisto per certificarne la provenienza, nel qualcaso non sia presente alcuna ricevuta e/o fattura o alcun certificato di garanzia, diffidate dall'acquisto e se proprio ci tenete a possedere quell'oggetto allora fatevi rilasciare una dichiarazione di vendita firmata, e datata, dal venditore in cui sia compreso anche il prezzo di vendita. Anche eventuali ricevute emesse dai centri assistenza ufficiali potrebbero fare al caso nostro. Un centro assistenza difficilmente riparerebbe una fotocamera di dubbia provenienza. In sostanza, fatevi fornire tutta l'eventuale documentazione in suo possesso che possa esservi d'aiuto per attestare la provenienza della fotocamera. Per di più un'eventuale foglio di intervento in assistenza, può darvi l'idea se è stata fatta la manutenzione della macchina (soprattutto nel caso di prodotti "vintage" che andrebbero revisionati) e/o quali problemi si sono ravvisati durante il suo uso.

Chiedete sempre di provare la fotocamera. Se il venditore si rifiuta di farvi eseguire delle verifiche funzionali o se avete il sospetto che la fotocamera avesse preso qualche brutto colpo allora il mio consiglio è di diffidare e rinunciare all'acquisto. Riguardo la garanzia, è pensiero comune che una macchina venduta da privato non debba godere di alcuna forma di garanzia ma si acquista così com'è "as is", in realtà a meno che non viene esplicitamente menzionato (meglio se messo per iscritto), il venditore è obbligato a dare un periodo di garanzia sull'usato, inoltre si deve ricordare che il venditore ha dovere di correttezza nelle trattative e non deve nascondere all'acquirente nessuna pregiudiziale (per esempio una caduta o urto). Deve garantire l'acquirente contro i vizi o difetti occulti che la cosa ha al momento della vendita e che si manifestano dopo la vendita. In pratica ciò vuol dire che la fotocamera deve funzionare, non certo come una nuova, ma come una che ha le funzionalità e le caratteristiche dichiarate dal venditore. Ovviamente se la macchina che stiamo acquistando gode ancora di un periodo di garanzia fornito dalla casa madre, possiamo dormire sonni relativamente tranquilli.


Figura 44 – Nital Card. (Ottica Nikkor AF 50mm f/1.8)

A tal proposito per l'usato Nikon ricordo che per godere della garanzia il prodotto deve essere accompagnato da un documento fiscale valido e dalla Nital Card (v. figura 44).
Questo vale per qualunque acquisto usato, sia online che presso un negozio o privato che sia. Quando la garanzia non è concessa o è insoddisfacente, sarebbe bene, anche se realmente non succede quasi mai, farsi rilasciare dal venditore la certificazione dello stato d'uso. Ovvero un documento che dichiari le condizioni dell'usato.
Anche in questo caso se il venditore non vuole rilasciare per iscritto neppure la certificazione dello stato d'uso, sta a voi decidere se continuare nell'acquisto o rinunciare.

 


I mercatini


Figura 45 – Una delle tante
mostre mercato che si svolgono
nelle nostre piazze

In passato sono state prodotte ed immesse sul mercato moltissime fotocamere che adesso è possibile reperire facilmente sulle bancarelle delle fiere o delle mostre mercato che si svolgono in diverse piazze d'Italia e all'estero (v. figura 45). Un tempo gli otturatori elettronici montati sulle fotocamere erano una rarità, mentre il sollevamento manuale dello specchio era piuttosto normale perchè alcuni obiettivi super-grandangolari di vecchia progettazione sporgevano all'interno della fotocamera tanto da costringere a sollevare a mano lo specchietto per poterli montare. Se volete acquistare una fotocamera fuori produzione trovata sul mercato dell'usato il mio consiglio è di comprarla completa degli accessori, oppure controllate in vari negozi o sulle riviste specializzate se essi sono ancora reperibili. Non ha infatti senso acquistare un corpo macchina che, per esempio, consente la sostituzione degli schermi di messa a fuoco se poi questi sono introvabili.

In linea di massima i controlli e le precauzioni sono gli stessi di quando si acquista da un negoziante o privato. Purtroppo però non sempre i venditori sono ben disposti a far provare la merce. Circostanza che, se da un lato trova la sua giustificazione (immaginate centinaia di persone che toccano, provano, aprono macchine il cui valore è parecchio elevato con conseguente preoccupazione da parte del venditore), dall'altro non ci consente di verificare il buon funzionamento della fotocamera e se una volta giunti a casa ci ritroviamo un oggetto mal funzionante, una volta terminata la fiera non è tanto semplice riuscire a rintracciare il venditore. Quantomeno per cercare di trovare insieme una soluzione al problema, vuoi che trattasi della restituzione dell'importo pagato che di una eventuale riparazione a spese del venditore. La maggior parte delle volte ci troviamo a dover scegliere un'usato soltanto fidandoci delle garanzie verbali offerte dal venditore o dallo stato visivo in cui si trova la macchina. Insomma spesso bisogna andare "a naso".

 
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