© James Edward Bates
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Anche quest'anno Visa
pour l'image, il Festival internazionale di fotogiornalismo
di Perpignan, si conferma uno dei più importanti
appuntamenti europei per gli appassionati di fotografia.
La XVa edizione (30 agosto
/ 14 settembre) è ricchissima di proposte stimolanti.
Si va da soggetti inevitabili, come le immagini che raccontano
l'ultima guerra in Iraq o l'Intifada
palestinese, a reportage più insoliti. Per esempio
quello sul Ku Klux Klan, l'organizzazione
(nata nel 1865) che molti pensano ormai scomparsa dopo gli
anni di lotta per i diritti civili negli Stati Uniti, e
che invece continua a esistere come prova il reportage di
James Edward Bates realizzato all'alba di questo nuovo secolo.
O quello sui Masai, pastori,
cacciatori di leoni, guerrieri, attrazione turistica, che
Elizabeth Gilbert ha realizzato viaggiando tra Kenya e Tanzania.
Restando in Africa, segnaliamo il reportage sul Sudan,
il più grande paese africano, teatro di un'infinita
guerra civile tra il nord islamizzato e il sud cristiano
e animista che sembra abbia causato altrettanti morti (2
milioni e mezzo di persone) della Seconda Guerra Mondiale.
© Elizabeth Gilbert
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© Kishor Parekh |
Spostandosi in Asia, c'è il reportage
di Massimo Sciacca sul cimitero
nord di Manila, con i suoi
30.000 mq il più grande della capitale filippina,
diventato il rifugio di molti senzatetto; vi vivono più
di 500 famiglie che lo hanno trasformato in un vero e proprio
villaggio, con i suoi negozi, i suoi ristoranti, l'acqua,
l'elettricità. Jonathan Torgovnik racconta invece
Bollywood, l'industria del
film in India, che produce più di 800 nuovi film
all'anno per servire i 14 milioni di spettatori che invadono
ogni giorno i cinema indiani. Visa pour l'image è
poi, naturalmente, proiezioni,
incontri, premi,
laboratori, workshop,
che continuano a fare di Perpignan un crocevia della fotografia
mondiale.
www.visapourlimage.fr
© Jonathan Torgovnik
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© Zohra Bensemra |