a cura di Gerardo Bonomo

AI, AI-S e AF / AF-S
Vecchie ottiche, nuovi corpi
Capture NX: il vetro non è tutto Stessa baionetta, stessa filosofia nel tempo
Il bello dell'AI Conclusioni

 

Capture NX: il vetro non è tutto

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Uno scatto eseguito in RAW/NEF con Nikon D40x e obiettivo 18-135 f/3,5-5,6 G: sviluppato con il software proprietario
Nikon Capure NX, è possibile controllare e migliorare l'aberrazione cromatica, la distorsione e la vignettatura.
Se l'obiettivo fosse stato un fish-eye sarebbe stato possibile apportare ulteriori modifiche all'immagine.

Non va dimenticato infine, a tutto vantaggio delle ottiche Nikon dell'ultima generazione, il fatto che l'ottica informa in modo sostanziale della sua presenza e del suo utilizzo all'interno del file che, sviluppato successivamente con programmi dedicati come NX, permette di risolvere brillantemente problemi come l'aberrazione cromatica, la distorsione piuttosto che la vignettatura.

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Un ottica Nikon con baionetta AI della serie già definitiva delle
ottiche AI realizzate direttamente in fabbrica.

Non si può neppure immaginare cosa faranno i software di miglioramento fotografico dei prossimi anni, ma un fatto è certo: uno scatto in RAW/NEF eseguito con un'ottica dell'ultima generazione, permetterà nei prossimi anni miglioramenti sul puro piano fotografico oggi neppure immaginabili.

Perché quindi utilizzare ancora oggi in alcune situazioni un ottica AI e non un'ottica AF?
Le motivazioni possono essere molteplici: diciamo innanzitutto che nella maggior parte dei casi tutte le focali Nikon quando sono state "doppiate" da AI a AF sono state ridisegnate con il risultato, sempre nella maggior parte dei casi, di una qualità in termini di risoluzione e non solo, maggiore: una miglioria che risulta poco visibile negli scatti eseguiti su pellicola, dove la grana e la seppur migliore scansione impediscono di poter visivamente apprezzare queste migliorie ottiche, ma per certo più che visibili negli scatti fatti con le macchine digitali, già oggi, con ottimi sensori, chissà domani, quando la tecnologia dei sensori bisserà quella attuale.

Non è quindi per motivi di qualità che si monta un'ottica AI su una Nikon DSRL dell'ultima generazione anche se le prove sul campo e i confronti effettuati hanno portato a una differenza in termini di risoluzione e di migliorata nitidezza apparente appena percettibili a monitor o in stampa.

In seconda battuta aggiungiamo che questa differenza, pur risibile, è per certo più visibile lavorando in digitale piuttosto che sulla pellicola, dove a bloccare la nitidezza assoluta di un obiettivo è la grana stessa della pellicola prima che la risoluzione dell'obiettivo stesso.

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Una baionetta AI-S: evidenziato dalla freccia l'avvallamento che permetteva ad alcune fotocamere come
la Nikon FA (1983) di avere l'informazione sulla focale innestata variando di conseguenza il tempo di scatto in modalità Program

 
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