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Calibrare Il Monitor
Hardware o Software?
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Coolshot
Messaggio: #1
Ciao a tutti, ho letto con interesse sul sito www.nadir.it un recente articolo sull'importanza di calibrare il monitor. L'articolo oltre a spiegare molto bene lo scopo dell'operazione, offre una piccola guida per la calibrazione attraverso Adobe Gamma e conclude, consigliando l'acquisto di un dispositivo hardware che senza tanti problemi ci porta subito alla risoluzione del problema.
Ho da poco più di un mese la D70, non ho una stampante e vorrei cominciare a "produrre" immagini su carta.
Trovo poco pratica la calibrazione con Adobe Gamma (ogni volta mi pare di ottenere un risultato diverso) devo orientarmi all'acquisto di un dispositivo hardware? voi come vi comportate?

Grazie.
Giorgio Baruffi
Messaggio: #2
io utilizzo, e con estrema soddisfazione, un prodotto della Pantone Colorvision, il Color Plus... è un piccolo dispositivo di calibrazione, con il relativo software di gestione...

beh, è tutta un'altra cosa rispetto al buon Adobe Gamma, credimi... oltretutto non costa eccessivamente...

riesco perfino ad utilizzare con buona precisione anche il mio monitor lcd che non è specifico per il fotoritocco... certo è che l'altro mio monitor, flatron crt, sembra un altro monitor calibrato così...

wink.gif
corradi55
Messaggio: #3
Anch'io ho preso il Color Plus, però non sono mai riuscito ad utilizzarlo perchè Windows , durante la rilevazione dei colori del monitor, blocca il programma dando un comunicato di errore.
Qualcuno è a conodìscenza del problema? huh.gif

grazie.gif grazie.gif

Massimo
Coolshot
Messaggio: #4
Grazie per le risposte,
vi chiedo ancora: se il fine è fare del bianco nero, la calibrazione in oggetto è ancora fondamentale?

Giorgio Baruffi
Messaggio: #5
beh, per me è ancora più necessaria... nel b/n la differenza fra delle buone tonalità di grigio e dei grigi medi piatti è molto labile...

wink.gif
Marco Negri
Messaggio: #6
Vedo più consona la discussione in "Tecniche fotografiche".

Un saluto.
domenico marciano
Messaggio: #7
Anche io uso il Pantone della Colorvision,
devo dire che in un primo momento ero un po' deluso ma poi piano piano sto iniziando a smanettarlo di piu' e a capire come usarlo al meglio.
Comunque indispenzabile.
meialex1
Messaggio: #8
Se posso dire la mia calibrate bene il vostro monitor e la differenza in fase di stampa la noterete, eccome.
Mi sono fatto prestare dal mio laboratorio di stampa il Profile Maker e da quando
ho effettuato la calibra. mi sembra si sia aperto un'altro mondo.
p.s. mi hanno dato anche delle dritte sul come calibrare perchè io non lo avevo mai fatto prima.
A primo impatto ho pensato che schifo questi colori!!!!!
Ma ho stampato le primw foto e magia......
Ciao a tutti
zalacchia
Messaggio: #9
Tarare e profilare al meglio il proprio monitor è la prima delle cose importanti da fare. Comunque io mi trovo benissimo con Adobe Gamma, certo mi piacerebbe provare una di quelle sonde...prima o poi...


Ciao
Stefano Z.
Coolshot
Messaggio: #10
QUOTE
Mi sono fatto prestare dal mio laboratorio di stampa il Profile Maker e da quando
ho effettuato la calibra. mi sembra si sia aperto un'altro mondo.
p.s. mi hanno dato anche delle dritte sul come calibrare perchè io non lo avevo mai fatto prima.

Hai voglia di spiegarmi i consigli che ti hanno dato?
Per tornare alla domanda iniziale: il Profile Maker è un programma o uno strumento hardware?
molecola
Messaggio: #11
Magie di Google..... smile.gif

ProfileMaker
meialex1
Messaggio: #12
Il prof. è un pacchetto composto da programma e strumento che ti aiutano nel
calibrare il tuo monitor, (n.b. devi usare il monitor solo con lo stesso pc in quanto il prof. agisce anche sulla scheda video).
i consigli sono parametri da impostare:
gamma 2.1
temperatura colore 5500°K
e luminosità 95%
Ripeto questi sono i parametri dati dal mio laboratorio di stampa, non è detto che siano validi per tutti, provateli stampate una decina di foto con situazioni luce colore ecc., altrimenti li cambiate.
Ciao
mauro65
Messaggio: #13
E' possibile calibrare i monitor dei notebook?
Da qualche parte avevo letto non è possibile. E' vero?

Io ho un HP Compaq NX9010

Grazie. Mauro
Giorgio Baruffi
Messaggio: #14
sempre con lo stesso aggeggio, io ho fatto così anche sul mio nb...
wink.gif
Coolshot
Messaggio: #15
Nell'articolo a cui facevo riferimento nel messaggio iniziale si diceva che l'operazione di calibrazione va effettuata periodicamente.
Voi ogni quanto la eseguite? notate delle differenze?

Faccio queste domande perchè 100 e passa euro non sono pochi......... smile.gif

Grazie a tutti!
Giorgio Baruffi
Messaggio: #16
ogni 15/20 giorni, ci metti 10 minuti forse...

wink.gif
meialex1
Messaggio: #17
Per Giorgiobs
Ciao
Ti volevo chiedere come mai calibri il monitor così spesso?
Ci sono problemi per cui con il tempo pc e monitor perdono questi valori?
Io come hai potuto leggere ho calibrato il mio monitor-pc con uno strumento che mi hanno prestato, devo quindi presumere che tra x giorni arisono da dove sono partito?
Ultima cosa mi puoi dare i dati dello strumento che hai tu per un moi eventuale acquisto.
grazie.gif
domenico marciano
Messaggio: #18
E' normale che con il passare del tempo e con l'uso i fosfori non hanno piu' quella caratteristica dei colori come appena comprato.Ecco perche' con l'uso giornaliero e usandolo intensamente per lavoro i colori cambiano, e quindi per avere un controllo e' meglio affidarsi ad una sonda per misurare colori e temperatura del bianco.
meialex1
Messaggio: #19
il discorso è valido sia per lcd che per il crt?
domenico marciano
Messaggio: #20
Credo di si.
Francesco T
Messaggio: #21
Uso anch'io lo Spyder, ed ho un monitor lcd.
L' operazione di per sè è semplice, tuttavia pur avendo il mio monitor la possibilità di calibrare i colori singolarmente, essendo collegato in DVI, lo stesso inabilita tale funzione. Risultato: calibrazione completamente automatica.

Per me - discromatopsico - il colorimetro è di fondamentale importanza, in quanto da solo non potrei apprezzare alcuna sfumatura.
In ultimo aggiungo che calibro il monitor, diciamo ogni tre - sei mesi.

Saluti.

morgan
Messaggio: #22
QUOTE (Francesco T @ Feb 15 2005, 06:53 PM)
Uso anch'io lo Spyder, ed ho un monitor lcd.
L' operazione di per sè è semplice, tuttavia pur avendo il mio monitor la possibilità di calibrare i colori singolarmente, essendo collegato in DVI, lo stesso inabilita tale funzione. Risultato: calibrazione completamente automatica.

Per me - discromatopsico - il colorimetro è di fondamentale importanza, in quanto da solo non potrei apprezzare alcuna sfumatura.
In ultimo aggiungo che calibro il monitor, diciamo ogni tre - sei mesi.

Saluti.

Anch'io uso lo Spyder per calibrare il mio monitor LCD, e la procedura che utilizzo è la stessa indicata da Francesco. Pollice.gif Pollice.gif
Saluti

Franco
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #23
peccato che lo spider non funzioni con apple. Ed il prodotto che invece funziona ... costa 100 € in piu'!

.oesse.
Coolshot
Messaggio: #24
E' lo scotto che dovete pagare per appartenere all'elite...... wink.gif
Marco Negri
Messaggio: #25
QUOTE (zalacchia @ Feb 13 2005, 06:57 PM)
Tarare e profilare al meglio il proprio monitor è la prima delle cose importanti da fare...................


Dear;
Dalle precise parole di Stefano, traggo spunto per documentare meglio.......

Spesso nel nostro Forum trattiamo di profili, colorimetri e metodi per “tarare” il Nostro monitor in modo di avere una risultanza colorimetrica il più precisa possibile.
Sarebbe bello insieme trarre delle conclusioni su.... cos’è esattamente un Profilo colore.

La Gestione del colore
L’avvento dell’era digitale ha consentito di raggiungere molti importanti traguardi nel settore della gestione del colore ed in particolare nei campi della progettazione grafica, della prestampa, del video e della fotografia digitale. Questi traguardi hanno però messo in luce nuovi
problemi, tra cui quella la difficoltà di riprodurre lo stesso colore su monitor diversi.
Le caratteristiche del colore cambiano infatti da monitor a monitor. Per risolvere questo problema, è essenziale avere uno strumento in grado di controllare o gestire queste differenze. La soluzione più efficace per la gestione del colore dei monitor consiste nell’utilizzare un dispositivo hardware ed un’applicazione software per la regolazione e il controllo del colore su uno o più monitor .
Per gestire il colore in modo ottimale, è essenziale calibrare correttamente e creare singoli profili personalizzati per tutti i monitor utilizzati.
Dopo la calibrazione del monitor e la creazione del profilo, questo viene utilizzato per comunicare con il sistema operativo e l’applicazione software nonché per visualizzare le immagini nelle modalità desiderate.

Il cervello umano percepisce il colore attraverso gli stimoli di tre tipi di cellule nervose presenti negli occhi e sensibili alle aree del rosso, del verde e del blu dello spettro. Per questo motivo per la riproduzione del colore sui monitor vengono utilizzati pixel composti da tre punti che
emettono rispettivamente luce rossa, verde e blu.

L’intensità della luce emessa dai punti di rosso, verde e blu di ciascun
pixel è impostata in funzione di tre impostazioni comunemente note
come R, G e B, per le quali è possibile specificare un valore intero
compreso tra 0 e 255 per ogni singolo pixel.

• Se si seleziona l’impostazione R=255, G=255, B=0, i punti di
rosso e verde saranno visibili alla massima intensità, mentre il punto
di blu non sarà visibile. Il colore risultante è un giallo intenso.
• Se si seleziona l’impostazione R=128, G=128, B=128, i tre punti
di rosso, verde e blu verranno visualizzati con un’intensità media. Il
risultato combinato è un pixel il cui colore viene percepito come
grigio intermedio.
• Se si seleziona l’impostazione R=0, G=0, B=255, i punti di rosso e
verde non saranno visibili mentre il punto di blu sarà visibile alla
massima intensità. Il pixel risultante verrà quindi globalmente
percepito come di colore blu intenso.

Valori RGB dipendenti dal dispositivo
Come detto in precedenza, ciascun monitor ha impostazioni RGB specifiche, che vengono scelte dai produttori dei monitor in base ai componenti utilizzati. Conseguentemente, le stesse impostazioni RGB generano colori diversi a seconda dei monitor.
Queste differenze non dipendono solo dai diversi componenti, ma anche da altri fattori. Sulla resa del colore dei monitor TFT influiscono infatti altri fattori importanti; ad esempio:

• I filtri colore utilizzati per creare i punti di ciascun pixel
• La natura delle retroilluminazioni
• Le caratteristiche di trasmissione della luce della tecnologia a cristalli liquidi utilizzata
• La luminosità, il contrasto e altre impostazioni
• Il numero degli anni di utilizzo del monitor

Ad esempio se prendiamo in considerazione che;.
Su alcuni tipi di monitor il blu potrebbe propendere verso l’azzurro, su altri verso il blu scuro e su altri ancora verso un’altra tonalità di blu. Ciò vale per tutti i colori, non solo per il blu.
Poiché il colore effettivamente ottenuto con un’impostazione RGB specifica non è necessariamente identico per tutti i monitor, gli studiosi del colore affermano che i valori RGB dipendono dal dispositivo.

Influenza delle caratteristiche del dispositivo:

A causa dell’influenza delle caratteristiche del dispositivo, un’immagine specifica, ad esempio una foto digitale, non viene necessariamente visualizzata allo stesso modo su due monitor diversi. In alcuni casi, ci sono sostanziali differenze di colore, contrasto o dettaglio che possono avere ripercussioni molto negative sulla produttività. L’agenzia che riceve una foto da un fotografo può avere l’impressione che sia necessario correggere in qualche modo il colore della foto, anche se tale operazione è già stata fatta dal fotografo. Lo stesso problema può verificarsi quando si invia alla stampante un disegno in formato digitale incluso nel documento di un cliente. I colori visualizzati sul monitor della stampante possono non coincidere con quelli che vedeva il cliente.

Calibrazione del monitor e profili dispositivo:

Il monitor viene calibrato in termini di:
luminosità,
gamma,
temperatura del punto di bianco.
Ciò consente al professionista del colore di scegliere consapevolmente la gamma di colori da visualizzare sul monitor ed essere certo che i colori visualizzati corrispondano a quelli standard.

Per il monitor viene creato un profilo ICC (International Color Consortium), incorporato automaticamente nell’immagine prodotta dalla workstation del professionista. Il profilo ICC funge da convertitore tra i valori RGB e le misurazioni colorimetriche assolute espresse in un modello colore scientifico, quale CIELAB o Yxy.

Questi meccanismi di conversione contenuti nel profilo ICC permettono ad un qualsiasi altro monitor (o una qualsiasi altra periferica, ad esempio una stampante) di riprodurre fedelmente gli stessi colori assoluti anche in presenza di componenti, impostazioni e numero di anni di utilizzo diversi. Il vantaggio? Tutti gli utenti possono vedere gli stessi colori in tutte le fasi del flusso di lavoro.


Calibrazione del monitor
Il processo di calibrazione consente ai professionisti di impostare la gamma desiderata per i colori da visualizzare.

Curva della gamma.
Questa curva determina le caratteristiche dei colori assoluti associate a tutti i valori RGB tra il punto bianco e il punto nero.
Esprime l’intensità della luce emessa da ciascuno dei punti RGB per ogni valore intermedio compreso tra 0 e 255. In particolare, la forma della curva della gamma determina il livello di dettaglio e il contrasto visualizzati sul monitor. Questa curva viene descritta mediante un valore numerico che ne indica l’inclinazione.

Punto di bianco.
Il punto di bianco esprime le caratteristiche del colore visualizzate in base al valore RGB R=255, G=255, B=255. Per riferirsi a tutte queste caratteristiche viene genericamente utilizzato il termine Temperatura del punto di bianco, in base al modello sviluppato dagli operatori, secondo cui un dato corpo portato a una certa temperatura emette luce di un colore specifico. Questa temperatura è espressa in gradi Kelvin (°K). L’impostazione comune della temperatura del punto di bianco nel flusso di lavoro di prestampa è compresa tra 5000 e 6500 K. Per modificare la temperatura del punto di bianco, è necessario regolare l’intensità o guadagno dei punti di rosso, verde e blu emessi in corrispondenza di un valore RGB pari a (255, 255,255).

La luminosità
Si definisce la luminosità complessiva del monitor.

Con un colorimetro, è possibile regolare tutti questi fattori e definire le impostazioni desiderate per luminosità, gamma e temperatura del punto di bianco. Il sensore è un dispositivo avanzato che misura la luce emessa dal monitor e la esprime in termini colorimetrici assoluti.

Profili dispositivo
I profili del dispositivo costituiscono l’elemento più importante della gestione del colore, in quanto in assenza di un profilo ICC non è possibile gestire il colore a livello di grafica.
I profili svolgono tre importantissime funzioni:
• Descrivono il colore effettivamente rappresentato dai valori dei pixel RGB
• Mettono in relazione i valori RGB dipendenti dal dispositivo con i valori CIELAB/Yxy non dipendenti dal dispositivo
• Contengono i dati per la conversione dei valori RGB prodotto da ciascun dispositivo nel valore numerico CIELAB/Yxy.

Spero di non averVi annoiato.

P.S. dimenticavo...io utilizzo Adobe gamma.... laugh.gif laugh.gif scherzo... tongue.gif


Un saluto.
 
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