Tipo: fotocamera reflex formato 24X36mm, con mirino a pentaprisma intercambiabile
Tempi di posa: da 1 sec. a 1/1000, B e T
Otturatore: a tendina in titanio sul piano focale
Sincro-flash: terminale sincro PC e contatto diretto, con anello selettore del tipo di sincronizzazione; sincro x, 1/60 sec.
Predisposizione motore: per motori F36 e F250
Inizio produzione: 20 marzo 1959
Peso: 715 gr.

 

La Nikon F è la prima reflex 35mm della Nippon Kogaku, frutto di un progetto elaborato in funzione dell'impegno professionale.
Dispone, tra le altre, di queste caratteristiche: mirino e schermo di messa a fuoco intercambiabile; commutazione avanzamento/ riavvolgimento sul collare intorno al pulsante di scatto; sincronizzazione flash a 1/60 sec.; selezione della sincronizzazione tramite sollevamento e rotazione dell'anello dei tempi; indicatore di autonomia della pellicola (20 o 36 pose), blocco dello specchio in posizione sollevata; leva dell'autoscatto con pulsantino di avvio; contatto sincro-flash diretto intorno al bottone di riavvolgimento; pulsante di previsualizzazione della profondità di campo; dorso staccabile per consentire il montaggio dei dorsi motore F36 o F250; otturatore a tendina sul piano focale, in lega di titanio; disco memo-ASA sul fondello; filettatura per treppiede rinforzata; inquadratura del 100% del campo ripreso!

 


Nikon F - Presentazione

La prima Nikon F disponeva di un mirino pentaprisma con una grande F incisa nella parte frontale e il numero di serie 6400001.
I primi corpi macchina prodotti sono riconoscibili per la leva di avanzamento cava, come sulla Nikon SP, e alcuni di questi hanno l'otturatore a tendina in tessuto.
Le fotocamere con finiture nere realizzate nella prima fase produttiva sono pochissime: la prima Nikon F nera reca il numero di serie 6400900.

Allo scopo di evitare errori di identità e confusione con gli apparecchi prodotti in Germania dalla Zeiss-Ikon, negli anni compresi tra il 1963 e il 1968 le fotocamere Nikon destinate al mercato tedesco vennero ribattezzate Nikkor.
I modelli così identificati stanno assumendo un interesse via via crescente, in particolar modo tra i collezionisti giapponesi ed americani.