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Il Blocco Psicologico Del Fotografo Neofita
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sorgigi
Messaggio: #1
Sarà che sono un appassionato ancora alle prime armi, o sarà un problema di carattere personale fatto stà che vivo un problema che mi blocca nell'esercitare la mia passione: il blocco psicologico o comunque semplice vergogna di girare armato di macchina fotografica alla ricerca di scatti. Naturalmente il tutto limita la possibilità di fotografare liberamente paesaggi, situazioni o persone e ci si deve accontentare di qualche scatto rubato in luoghi isolati o in ore inusuali. Certo, con le nostre care reflex tutto si può fare tranne che passare inosservati!

Volevo capire se questo è un problema che in genere colpisce l'appassionato fotografo o se è un problema solo mio (povero me!)

Comunque vorrei sapere cosa ne pensate guru.gif


(spero di aver postato nella sezione giusta)
_Mauro_
Messaggio: #2
Beh, potrebbe essere anche il posto giusto, se tra le tecniche fotografiche vi comprendessimo anche la faccia tosta o l'abilità nel sostenere lo sguardo dei soggetti fotografati. Secondo me è una questione di abitudine... e di rapidità... si dirà, riuscire a rubare qualche scatto (attenzione ai divieti e al rispetto della privacy...), oppure avere il coraggio di puntare l'obiettivo verso una persona che ci vede mentre lo facciamo (e che in molti casi reagisce sorridendo o mettendosi in posa)... ma a me capita sovente di farlo domandando deliberatamente al soggetto di mettersi in posa, anche se non c'eravamo mai visti prima, domandando talvolta il permesso a scattare la foto... l'ho fatto più volte e non ho mai ricevuto risposte sgarbate, fino ad oggi.

Ciao

Mauro
photoflavio
Messaggio: #3
QUOTE(sorgigi @ Mar 22 2007, 05:55 PM) *
[...] Volevo capire se questo è un problema che in genere colpisce l'appassionato fotografo o se è un problema solo mio (povero me!)

Ciao,
ti posso assicurare che non si tratta di un problema solo tuo. A me capita ancora adesso, molto spesso, di avvertire un certo senso di disagio quando alzo la fotocamera; solitamente quando devo fotografare la gente. Mi succede prevalentemente nella mia città, nei posti dove mi conoscono (e, comunque, negli ambienti più provinciali). Nelle grandi città, per esempio a Milano, Genova, o nei luoghi dove c'è una certa abitudine alla gente armata di fotocamera, non mi succede. Avverto a tal punto questa sensazione che, al solo gesto di estrarre anche la piccola compattina dalla tasca della giacca, ho l'impressione che tutti i presenti siano li a guardare solo me... come se stessi per alzare un revolver carico!

Spero che, in virtù del "mal comune, mezzo gaudio", tu ti senta più sollevato biggrin.gif

Ciao,
Flavio


raffaele tedesco
Messaggio: #4
Quoto in pieno qnto scritto da Mauro. Ci sono occasioni in cui la macchina fotografica può infastidire chi se la vede puntare contro, ma nella maggior parte dei casi si trova invece simpatia e collaborazione dalle nostre "vittime". Trovo che la fotocamera aiuti anche a socializzare, a trovare complicità con l'altro, a comunicare. Certo, a volte ci vuole un po' di faccia tosta, altre bisogna essere più discreti e magari rinunciare, in ogni caso cortesia e buon senso aiutano. Liberati dalla tua timidezza e scatta...
stincodimaiale
Messaggio: #5
E' una questione di farci il callo a essere osservato... Anch'io quando ho iniziato a fotografare mi muovevo a disagio sapendo che c'erano magari più di cento persone che mi guardavano... poi mi sono abituato e non ci ho fatto più caso. Vedrai che più esci a fotografare e meno badi a quello che ti circonda riuscendo a concentrarti di più sugli scatti. Se poi si tratta di un ritratto non devi avere paura di scambiare due parole con chi vuoi fotografare. Al massimo ricevi un garbato(?) rifiuto...

Messaggio modificato da stincodimaiale il Mar 22 2007, 07:00 PM
sorgigi
Messaggio: #6
QUOTE(photoflavio @ Mar 22 2007, 06:48 PM) *


Mi succede prevalentemente nella mia città, nei posti dove mi conoscono (e, comunque, negli ambienti più provinciali). Nelle grandi città, per esempio a Milano, Genova, o nei luoghi dove c'è una certa abitudine alla gente armata di fotocamera, non mi succede.
Ciao,
Flavio


E' la stessissima cosa che capita anche a me. Sono comunque convinto che oltre a superare la propria timidezza è anche necessario (per condividere la tesi di "stincodimaiale") aquisire una certa esperienza

QUOTE(raffaele tedesco @ Mar 22 2007, 06:50 PM) *

. Trovo che la fotocamera aiuti anche a socializzare, a trovare complicità con l'altro, a comunicare. Liberati dalla tua timidezza e scatta...


Condivido in pieno, anzi penso che quello che dici sia musica per le orecchie di chi come noi ama la fotografia. Certo non tutti possono capire!
sergioebasta
Messaggio: #7
Un consiglio per superare la timidezza è cominciare a fare un po' di esperienza fotografando sconosciuti in situazioni dove è normale che ci siano tanti fotografi cioè gli eventi pubblici: manifestazioni, cortei, feste di paese, concerti in piazza...
Saranno situazioni cui ti sentirai sicuramente più a tuo agio perchè non sarai il solo, perchè noterai di passare piuttosto inosservato e perchè avrai "dalla tua" la legge (che ti garantisce il diritto di fotografare ed anche pubblicare senza il consenso dei soggetti, purchè siano inquadrati in un contesto pubblico e non siano colti in atteggiamenti lesivi della propria dignità).

Anche io all'inizio mi facevo un sacco di problemi a puntare l'obiettivo. Adesso che ho fatto un po' di esperienza scattando in tante situazioni come quelle che ti ho descritto me ne faccio un po' di meno wink.gif .

perrins
Messaggio: #8
QUOTE(sorgigi @ Mar 22 2007, 05:55 PM) *

Volevo capire se questo è un problema che in genere colpisce l'appassionato fotografo o se è un problema solo mio (povero me!)


no ci sono anche io... che il 90% di volte mi blocco per lo stesso motivo smile.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #9
Sposto in "Temi" wink.gif

buona continuazione

Fabio
.Eli.
Messaggio: #10
Ritengo che per riuscire ad ottenere buone fotografie non si debba avere ansia...io non sono mai riuscita a fotografare le persone in giro (tranne qualche rarissimo caso) e non credo ci riuscirò mai. Ognuno ha il suo stile dettato in parte anche dal suo carattere.
Per riuscire ad avere una foto decente devo prima prendere confidenza con l'ambiente circostante, il che mi porta a girare con l'attrezzatura (senza scattare), a guardare, a camminare, a respirare (il tutto rigorosamente in silenzio e possibilmente da sola) fino a quando non mi sento parte del posto dove sono e riesco a non vedere più la gente...solo a quel punto posso guardare nel mirino con sufficiente tranquillità ed a fare click ed è una bellissima sensazione perchè il tempo si ferma, il mondo si traforma e diventa ciò che passa attraverso il mio sguardo.
Non sarò mai da "punta & scatta", lo so bene, anzi!...il posto dove riesco ad avere il rapporto migliore con la mia fotografia è la casa...quindi se fossi in te non mi preoccuperei più di tanto se ti senti bloccato: magari devi solo trovare il genere più adatto a te wink.gif

Eli
Renzo.
Messaggio: #11
Prova ad uscire con qualche altro appassionato e armato di macchina fotografica, il disagio si sopporta meglio se lo si può condividere, poi si sà che l'unione fa la forza.
ringhiobd
Nikonista
Messaggio: #12
Anche io avevo lo stesso problema, mi sentivo guardato da tutti sapendo di non passare inosservato (sono alto 1,90 e largo in proporzione) per cui all'inizio ho adottato la tecnica del grandangolare: usavo un grandangolare abbastanza spinto e scattavo tenendo il soggetto principale, le persone che volevo riprendere, abbastanza decentrate nel fotogramma. In questo modo davo l'impressione di non fotografare loro ma qualcosa a fianco e la gente si rilassava e pian piano non faceva più caso a me permettendomi, a volte, di comporre inquadrature migliori.
Poi con il tempo è venuta anche la sfacciataggine.
nisant
Messaggio: #13
Ti capisco, eccome se ti capisco, però ti voglio dare un barlume di speranza biggrin.gif

A me, tuttora, capita che se sto per un certo periodo senza andare in giro a far foto, la sola idea di mostrare la fotocamera, manco di scattare, mi mette a disagio.
In compenso, se invece mi capitano due tre uscite ravvicinate, mi estraneo completamente da chi mi circonda, come se fossi solo, come se nessuno si accorgesse di me (che poi, tutto sommato, è la situazione più prossima alla realtà).

Per cui ti consiglio di fare e continuare a fare una piccola forzatura iniziale al tuo carattere e il resto lo farà l'abitudine. wink.gif
Se poi cominci a pensarla prima, la foto, allora diminuisce anche il tempo che imbraccerai l'arma e sarà anche più facile.

Ciao.
Antonio
Federix
Messaggio: #14
QUOTE(Renzo. @ Mar 23 2007, 10:30 AM) *

Prova ad uscire con qualche altro appassionato e armato di macchina fotografica, il disagio si sopporta meglio se lo si può condividere, poi si sà che l'unione fa la forza.


I meeting servono anche a questo e quello di Firenze per me è stato illuminante, basta essere in due o tre e la paranoia e il disagio passa subito.

Anche io all'inizio mi sentivo in paranoia quando dovevo fare i servizi, specialmente se erano nella mia città dove in molti potevano riconoscermi e canzonarmi biggrin.gif
Poi col tempo, molta gente si ricorda che fai il fotografo e non ci fa più neanche caso e, a volte, capita anche che ti facciano sentire a tuo agio quando devi lavorare.
La paura è una cosa soggettiva, io ce l'ho avuta e ce l'ho ancora, ma molta meno di prima. Il mio collega non guarda in faccia a nessuno e riesce a tirare fuori degli scatti incredibili, soprattutto quando si parla di persone e cose difficili da fotografare.
È brutto dirlo, ma a volte, se vuoi avere un bello scatto, devi anche avere una vena menefreghista che ti permette di spingerti oltre il semplice scatto rubato, devi stressare, devi farti odiare, devi prenderti delle infamate che sono fine a se stesse, la gente non ti porterà mai rancore per avergli scattato un fotogramma, anzi, magari al momento ti dice millemila cose brutte, ma alla fine ci gode ad essere fotografata. smile.gif
Alessandro Casalini
Messaggio: #15
Penso succeda quasi a tutti, specialmente all'inizio.

Un consiglio: prova, se ce l'hai, a montare un obiettivo poco vistoso, non so... un 20mm, un 24, finanche un 50ino.

Con questi le nostre fotocamere assumono un'aspetto molto meno "bellico" e gli inquadrati guardano a noi con molto meno timore che se montiamo un 300f2,8AF-s laugh.gif

Inoltre con un grandangolo puoi dissimulare lo scatto e, se vuoi fotografare un soggetto, puoi tranquillamente stargli abbastanza vicino e impostare l'area di messa a fuoco tutta da un lato esattamente dove si trova il soggetto stesso... porti a casa lo scatto e nel frattempo acquisisci "esperienza" e fai il callo ad essere visto con la fotocamera al collo.

Ciao, Ale. Pollice.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #16
capisco il problema, penso sia una cosa abbastanza comune ai piu'.
Ma c'e' un modo per passare oltre: provarci e portare a casa belle foto.
Infatti credo che il nocciolo sia dato dall'insicurezza caratteriale, come se i primi a non credere a quello che stiamo facendo siamo proprio noi.
Ovvio che sdraiarsi per terra in mezzo ad una piazza non risultera' semplice, ma prova dapprima un uso "standard" della macchina fotografica, ricercando situazioni o visuali particolari.
Ed in poco tempo otterrai i risultati, non ultimo quello di infischiartene di cosa possa pensare la gente!

Vai e scatta

.oesse.
reefaddict
Messaggio: #17
Intanto ricordo che esiste una legge sulla privacy e scattare contro la volontà del soggetto è reato. Quindi dire che ci vuole un po' di cinismo e faccia tosta è un po' pericolosetto. Vedete voi.

Io fotografo la gente o dopo aver instaurato un rapporto, che vuol dire anche solo due chiacchere e poi "Le posso fare una foto?", oppure faccio degli scatti rubati cercando di rendermi invisibile, come se fossi parte dell'arredo urbano. A seconda dei casi.

Esempio 1: fermo in un angolo di una via da un po' mi si presenta questa scena a 3-4 metri, alzo l'80-200 (neppure tanto mimetico...) e scatto, nessuno sta a badare a me, anche perché non mi sono mosso, ho alzato la macchina all'ultimo momento, non ho fatto rumore...
IPB Immagine

Esempio 2: fare leva sull'orgoglio, sul narcisismo, ecc. "Signora che bel cagnolino, un amoooooore, Le faccio una foto?" (non che la foto sia un granché, però l'esempio resta valido...)
IPB Immagine
reefaddict
Messaggio: #18
Qualcosa di un po' più carino...

Esempio 3: seduto al tavolino nessuno bada a te e puoi cogliere delle scenette come questa a un metro di distanza. Se poi la gente è occupata a fare qualcosa non sta a badare a te.
IPB Immagine

Esempio 4: un ritratto studiato con soggetto "consenziente". La modella dopo un po' di scatti di cui era ben consapevole si è annoiata, ha smesso di guardare in macchina e... l'espressione è migliorata molto.
IPB Immagine
buzz
Staff
Messaggio: #19
Il problema, come detto, investe quasi tutti.
Il sistema che ho adottato per aumentare il mio livellio di faccia tosta è molto semplice: avere una giustificazione per quello che faccio.
Trovarsi in un luogo anonimo con la fotocamera e rubare scatti fa una certa impressione, ma trovarsi ad esempio in uno stadio ti permette di mostrarti con due corpi e armato di cannoni.
Wusti sono i due esempi estremi, ma mopstrare una scusa evidente perchè ti trovi in un determinato posto, aiuta molto la psicologia della gente attorno e di conseguenza anche la tua.

Trovarsi nelle manifestazioni con la fotocamera ti permette di fare scatti da "street" senza dare nell'occhio, oppure in una città non tua (qui rischi di essere riconosciuto) hai loa scusa che stai scattando monumenti, e puoi soffermarti sulla gente.

Oppure puoi usare la soluzione preferita dai migliori fotografi: una bella telemetro, piccola, silenziosa, discreta, passa sempre inosservata.
Alessandro Casalini
Messaggio: #20
QUOTE(reefaddict @ Mar 23 2007, 11:47 AM) *

Intanto ricordo che esiste una legge sulla privacy e scattare contro la volontà del soggetto è reato. Quindi dire che ci vuole un po' di cinismo e faccia tosta è un po' pericolosetto. Vedete voi.



Fermo restando le tue giuste considerazioni qui mi sa che però c'è parecchia confusione(anche da parte mia, beninteso...)

Da quello che ne so io si può fotografare tutto e tutti tranne dove ci sia specifica restrizione(centri commerciali ad esempio) a condizione che non venga lesa la dignità della persona(sempre bene quindi non identificare troppo il luogo...) ma questo SOLO per uso privato, per la vendita delle immagini occorre invece specifica liberatoria firmata dal soggetto.

Questo è quello che ho letto in giro... mi farebbe piacere il parere di un avvocato o chi per esso ma attendibile smile.gif

Ciao, Alessandro.
sorgigi
Messaggio: #21
QUOTE(Federix @ Mar 23 2007, 10:52 AM) *

se vuoi avere un bello scatto, devi anche avere una vena menefreghista che ti permette di spingerti oltre il semplice scatto rubato, devi stressare, devi farti odiare, devi prenderti delle infamate che sono fine a se stesse, la gente non ti porterà mai rancore per avergli scattato un fotogramma, anzi, magari al momento ti dice millemila cose brutte, ma alla fine ci gode ad essere fotografata. smile.gif


Infatti, quando quella vena menefreghista è venuta fuori, sono riuscito ad ottenere dal soggetto il piacere di essere fotografato. Anzi il più delle volte tutti corrono a vedere il risultato della foto dal monitor e perchè no nè richiedono delle copie. Ma si tratta soprattutto di amici, colleghi o parenti. Più difficile è ottenere lo stesso risultato con gente che non si conosce almeno che si riesce a "rubare" degli scatti (complimenti a reefaddict). Certo l'attenzione al rispetto delle leggi sulla privacy, quando si vuole fotografare gente comune o luoghi privati, ha il suo peso e non poco. guru.gif




QUOTE(Renzo. @ Mar 23 2007, 10:30 AM) *

Prova ad uscire con qualche altro appassionato e armato di macchina fotografica, il disagio si sopporta meglio se lo si può condividere, poi si sà che l'unione fa la forza.


Ti garantisco, ne sono alla ricerca.


Comunque (non per voler chiudere l'argomento) grazie a tutti per i consigli e gli incitamenti! guru.gif
redfax
Messaggio: #22
Questa mel'ha insegnata un mio amico professionista:

Sparati la musica a palla in cuffia.


Aiuta...

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #23
QUOTE(redfax @ Mar 25 2007, 03:00 AM) *

Questa mel'ha insegnata un mio amico professionista:

Sparati la musica a palla in cuffia.
Aiuta...


Concordo al 100%!! Anche io ho questo problema, cioè quello di una certa "timidezza" o comunque di un senso di disagio, pur vivendo in una città medio grande come Torino. Però è anche vero che scattando dopo un pò ti sciogli, e riesci meglio nel lavoro. Spesso fotografo con l'I-Pod nelle orecchie, e devo dire che è davvero un ottimo rimedio... Pollice.gif

Messaggio modificato da madxxx il Apr 27 2007, 12:22 PM
IgorDR
Messaggio: #24
Premetto che non mi piace rubare fotografie, non ritratti almeno.
Di conseguenza chiedo sempre il permesso, basta un sorriso, un complimento, una battuta (ad esempio "Si rende conto che lei è un soggetto perfetto per la foto che stavo cercando? smile.gif ")
All'inizio anche io avevo problemi di timidezza, ma vedrai che con i primi successi svaniscono e scompaiono per sempre.

Personalmente mi trovo più a mio agio con un cannone (D200 + 70-200) che con una compattina.
Se qualcuno mi vede con una compattina in mano, pensa che io sia un fotoamatore del tubo, per loro sono una scocciatura.
Se mi vedono con due corpi reflex al collo pensano invece che io sia un professionista, di conseguenza si sentono lusingati che abbia scelto loro per le mie foto.
Unavolta che prendi la mano può succedere ditutto, mi è capitato di essere circondato da gente che voleva che fotografassi l'intera famiglia, sono stato invitato in casa di sconosciuti perché volevano fotografassi la loro dimora, ho visto addirittura un peschereccio fare marcia indietro per finire nella foto del tramonto che stavo facendo, insomma ho visto cose che voi umani...

Perciò, concludendo, non ci sono scuse, buttati e basta, alle volte si rimorchia pure. wink.gif

P.S. a me quella della musica nelle orecchie per isolarsi dal mondo e sentirsi autorizzati a fotografare gente senza permesso mi sembra una cafonata. Cioè va bene per i paesaggi, ma per gli esseri umani ci vuole rispetto.

IPB Immagine

Messaggio modificato da IgorDR il Apr 27 2007, 12:53 PM
PAS
Messaggio: #25
L’approccio al soggetto nella fotografia spontanea non ha regole precise. Occorre maturare una discreta sensibilità per gestire al meglio le diverse situazioni.

La richiesta preventiva del permesso di fotografare può spesso togliere spontaneità poiché il soggetto tenderà a mettersi in posa.
La fotografia potrà essere sì meglio studiata tecnicamente, ma questo lo si pagherà con una minore vitalità.

Un approccio che in genere paga di più è cogliere l’attimo rubando comunque la foto per poi mostrarla alla persona ritratta con un <<…scusi ma l’attimo mi ha ispirato lo scatto, le mostro la fotografia mi dica cosa ne pensa e se posso tenerla..>> (ovviamente con la digitale).

Spesso sono maggiori le remore del fotografo che l’indisponibilità dei soggetti a farsi riprendere.
 
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